"Siamo pronte."
Harley ha portato tre costumi; due di noi saranno poliziotti, l'altra un detenuto. Porteremo Catwoman dentro, poi libereremo Due Facce, con cui si è accordata prima.
Alleato numero uno, le piante.
"Ehi, non dimentichiamo che posso comunicare con Midnight e questo ci aiuterà." Dice la nostra donna gatto.
"Selina, sono contenta di riaverti tra noi! Oh, Ivy, dovresti vedere quello che sa fare!" Harley sgrana gli occhi e mi rivolge un sorriso sgargiante.
"Certo. Non vedo l'ora."
"Bene ragazze, io rimango pronta ad intervenire. Buona fortuna."
Barbara ha un tono incoraggiante, comprensivo; questo mi rattrista, se lei è preoccupata, forse dovrei esserlo anche io, forse falliremo.
Le abbraccio, dicendo:
"Andiamo, Gotham City Sirens."***
Oh cavolo, oh cavolo, oh cavolo.
Ci scopriranno, è certo, falliremo, moriremo tutte. Ok, caaaaalma. Calma.
"Ehi, Jack. Cos'ha fatto questo bocconcino per meritarsi Arkham?"
Mi rivolgo a Pamela. Un ciuffo di capelli rossi spunta dal cappello; dannazione.
"È Catwoman. Abbiamo almeno un centinaio di motivi per metterla dentro; è una criminale."
"Ivy hai una ciocca in bella vista..." Sussurro. Se la sistema velocemente.
Avanziamo a grandi passi, cercando di sembrare tranquille; Selina ci lancia sguardi truci, osserva gli ambienti, come per studiare una via di fuga. Ottimo lavoro, Cat.
Incontriamo un poliziotto, che quasi non ci considera; dietro di lui un'intera pattuglia corre silenziosa.
Non si fermano. Ok. Bene.
Tranne uno. Si è girato.
"Matt? Sei tu? Ragazzi, avete preso Catwoman?"
Non possiamo rispondere.
Uno squarcio nel pavimento. Un enorme radice che affiora dalla terra umida, afferra l'uomo e lo trascina con sè, in una profonda oscurità.
"Ho chiesto aiuto alla mia amica quercia, qui fuori." Dice Ivy.
"Le telecamere ci stanno riprendendo; sanno che siamo qui, adesso. MUOVIAMOCI!"
Corriamo. Arriviamo alla cella di Harvey Dent, Due Facce.
Proviamo ad aprire con le chiavi che ho recuperato dai poliziotti uccisi per procurarci le divise.
"ESCI."
Conosco questo posto come le mie tasche; sapevo che lo avremmo trovato nel reparto di psicologia e riabilitazione, ma solo lui sa dove hanno portato Starfire. Non metto piede ad Arkham da anni, lui ci vive, conosce tutto, comunica con le guardie e con i detenuti. Midnight, parlando con lui, ha appreso che Due Facce ha visto la nostra principessa aliena. Potrebbe essere una trappola, ma non abbiamo scelta.
"SEGUITEMI."***
Corriamo tra il labirinto di corridoi. Arriviamo davanti ad una semplice grata, nel lato est dell'edificio.
Starfire è schiacciata in un angolino, piange.
"STAAAAAAAR!"
"IVY! HARLEY! CAAT!"
Proviamo con le chiavi, ma nessuna funziona.
"Fermi tutti. Armi a terra e mani in alto."

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FanfictionHarley Quinn. Che cosa le succede nella nostra dimensione, nel presente in cui viviamo? Seguiamola, ma in silenzio, tra i bui vicoli di Gotham City e nel suo covo di vipere. Arkham Asylum. - L'AVVENTURA CONTINUA NEL SEQUEL, "SMILE".