Capitolo 5

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P.O.V. Ashton

-"perché mi hai portata qui?"
-"perché il vociare della stanza affianco mi metteva molta ansia.." Affermai prendendo un maglione del cofano per poi raggiungerla sul parabrezza della mia macchina, dove si era sdraiata.
-"non potevi semplicemente tirare due o tre pugni al muro per farle smettere come faccio io?"
-"non è colpa mia se le tue vicine gracchiano nella stanza affianco."
Trattenne una goffa risata prima di girarsi di fianco a me.
-"Ashton volevo parlarti di una cosa.." La sentì deglutire rumorosamente.
-"dimmi piccola.." Mi voltai anch'io mettendomi su una mano per guardarla negli occhi, che teneva costantemente bassi.
-"volevo chiederti scusa per come ti ho trattato in tutto questo tempo.." Tirò fuori dopo un po di tempo.
-"scusa per cosa?" Chiesi curioso e leggermente confuso.
-"scusa per non essermi resa conto prima di quanto tu fossi importante per me." Finalmente mi guardò.

Non riuscì a risponderla subito.
Ci fu qualche imbarazzante minuto di silenzio che mi permisero di pensare alla sua storia con quello stronzo di Luke, e di sentire i grilli nel sottofondo che mi incitavano a parlare.

Infondo eravamo su una montagna.

Comunque fosse andata sentivo di dover sdrammatizzare a tutti i costi.

-"sai, non vorrei sembrarti antipatico, ma sapevo che sarebbe finita così."
-"cioè?" Alzò un sopracciglio.
-"che tu saresti tornata da me.." Dissi con tono quasi sicuro alzando il mento in modo snob.
-"è perché?" Rise.
-"ho sempre saputo che tu fossi una buona intenditrice, o quasi.." Alzai le sopracciglia.
-"oh ma ti prego!" Mi spinse con tale sgarbatezza da farmi quasi scivolare e cadere giù con il sedere per terra.
-"ma sei proprio uno scaricatore di porto!" Sbraitai appena poggiai saldamente i piedi per terra.

Ovviamente stavolta scoppiò in una grassa risata piegandosi in due senza neanche chiedere scusa per l'accaduto.
-"e sei pure una grande scostumata!" Dissi avvicinandomi pericolosamente a lei, la presi dalle caviglie e la feci scivolare da dove stava fino a farla finire sotto di me nonostante le rumorose proteste.
-"ma sei anche bellissima.." Affermai non appena si calmò, guardando i suoi profondi occhi e notando il riflesso delle stelle in essi.

Ero incantato, le sue ciglia lunghe sbattevano velocemente mentre increspava le labbra in un dolce sorriso mostrandomi la sua fossetta.

-"grazie.." Disse con tono basso.
Mi avvicinai lento a lei poggiando i gomiti ai lati del suo viso, prima di regalarle un lungo bacio .

Dopo un po di tempo decisi di staccarmi a malincuore per parlarle.
-"ti andrebbe di venire con me in un posto speciale?" Sussurrai.
-"cioè?" La vidi sorridere.
-"ti avverto, non sono un ragazzo da cose romantiche e penso che tu mi conosca abbastanza bene da saperlo, ma dovresti anche sapere che con te nonostante tutto mi è sempre venuto naturale."

La vidi guardarmi dritto negli occhi, gli occhi di cui mi sono innamorato.

-"illuminami allora."
-"con piacere." Gli tesi la mano per portarla con me.

La guidai verso un sentiero apparentemente buio e tortuoso, finché non arrivammo alla meta.

-"Ashton, ma questa è sabbia?!" Disse prima di alzare gli occhi per gustare il panorama.

C'era un lago illuminato dalla penombra della bianca luna piena.
L'acqua blu sembrava rispecchiare il cielo nei minimi dettagli.

Mi girai una volta ancora per vedere Lae ma notai che era assorta nei suoi pensieri, così per distoglierla le proprosi di farci un bagno.

-"sei pazzo?" Fu la prima cosa che mi disse.
-"no, sono Ashton." Risposi scherzando.
-"dai Ash, non scherzare.." Lamentò incrociando le braccia voltandosi verso il lago.
-"preferisci andare da sola o ti ci butto io?" La stuzzicai.
-"dai che inizio a crederci.." Indietreggiò.
Per evitare che le cose andassero per le lunghe decisi di prenderla in braccio.
-"pronta al mio tre trattieni il respiro, uno.."
-"Mettimi giù!"
-"due.." Continuai ignorandola.
-"Ashton Irwin!" Iniziava ad agitarsi.
-"tre!" Iniziai a correre verso il lago e la sentii stringersi forte a me durante l'impatto con l'acqua.
-"ti detesto!" Ringhiò sbucando da sotto strofinandosi gli occhi.
-"so che non è così.."
-"sei troppo sicuro di te.." Mi puntò un dito contro.
-"ne sei certa?" Mi avvicinai spostandole un ciuffo dal viso e ne approfittai per baciarla.

Il Vero Volto Della Perfezione 2.    5SOS ↹ 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora