Capitolo 3

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P.O.V. Laeti

Passarono quasi due settimane da quando decisero di dimettermi dall'ospedale.

Avevo ripreso un po di peso ed abbastanza liquidi per riuscire a stare bene.

Ma purtroppo io non stavo per niente bene.

-"Ehi Lae? Tutto okay?" Mi chiese Ashton confuso guardandomi negli occhi.

Eravamo nella mia stanza, io sul mio letto seduta di fianco a lui abbracciandomi le gambe.

-"cos.. Beh si.. No.. Non lo so Ash.." Dissi mettendo una mano fra i capelli.
-"piccola.. Devi stare tranquilla e pensare a tutte le cose positive che ci sono, ti sei finalmente dimessa, non mangerai più pappine e hai tante persone che ti amano vicino!" Mi consolò carezzandomi una spalla.

Sorrisi anche se il suo contatto mi imbarazzava, ma soprattutto anche perché non riuscivo a non pensare che il mio ragazzo, o meglio ex ragazzo, era diventato padre e compagno del peggior essere vivente su questo pianeta mentre io stavo quasi per morire per colpa sua.

-"Ashi anche io ci tengo tanto a te, ma non posso cancellare certe cose.."

Sospirò sconsolato.

Lo conoscevo, e sapevo benissimo che quando non riusciva in ciò che voleva si sentiva "inutile".

Perciò capii che dovevo davvero dare una svolta, e questo lo avrei fatto solamente per lui.

-"senti, facciamo un patto ok?" Proposi con lo sguardo di una bambina felice mettendomi vicina a lui, prendendogli le mani.
-"cioè?" Mi guardò dolce.
-"tutto ciò che fai e che hai fatto ma soprattutto che continuerai a fare per me è bellissimo, ma io non ti sto ripagando nel modo giusto!"
Mi guardò confuso.
-"nel senso.." Continuai cercando di spiegarmi meglio," smetterò di pensarci troppo e tu smetterai di rimanerci male se mi vedi giù."
-"ma sai che tengo a te abbastanza da starci male se tu lo sei.."
Lo guardai insistente.
-"ti devo comunque un mega favore! Grande così!" Allargai le braccia nell'intento di fargli capire.
-"sei troppo dolce, io non ce la posso fare!" Rise prima di prendermi tra le sue possenti braccia.

Mi sentivo piccola piccola quando ero vicino a lui, anche se ero abbastanza magra da poterlo sembrare a vista d'occhio.

Mi sentivo a casa con la testa sul suo petto ed il suo profumo sotto il naso, mentre mi dava piccoli baci e delicate carezze sulla testa.

Se non fossi tanto egoista penserei che tutti avrebbero bisogno di un Ashton al proprio fianco, ma dato che io lo sono penso: se poi tutti dovessero avere un essere così speciale diventerebbe banale e scontato, e solo io posso averlo.

Purtroppo ragionando su quei pensieri potei arrivare solo a due cose:

La prima, che sono stata una cogliona ad averlo trattato fino ad oggi con banalità.

E la seconda, che sono stata una doppia cogliona a non essermi accorta prima che mi stavo invaghendo di lui.
Ancora una volta.

Ma probabilmente questa volta per davvero.

P.O.V. Harry

Stavo finalmente vivendo la mia vita con tranquillità, insieme a Memis, anche se lei non era della mia stessa idea.

Iniziavo a credere avesse tirato fuori le corna.

-"perché l'hai guardata?"
-"cosa?!" Chiesi catapultandomi dai miei pensieri.
-"cosa?!? A quella Harry! Non fare finta di niente."
-"stavo solo pensando!" Cercai di difendermi.
-" a quella magari!"
La ignorai sbruffando.

Eravamo al solito e banalissimo bar poco lontano dai dormitori.

Non sapevo perché si comportava così, non sapevo perché da qualche giorno giu di li avesse tirato fuori gli artigli e fosse diventata tanto sgarbata nei miei confronti.

Il Vero Volto Della Perfezione 2.    5SOS ↹ 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora