Capitolo VIII

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0ggi è il 10 Maggio. Sono le 12 e mezza. E' una giornata coperta e tranquilla. Sono seduto sul divano, Kuma il mio cane dorme sul pavimento proprio davanti a me e c'è un silenzio molto insistente che mi permette di riflettere e meditare sul alcuni aspetti di me stesso e dell'ambiente in cui vivo. Qualche anno fa avevo deciso, insieme alla mia compagna attuale, di iniziare a conoscere meglio quella parte di me che la società attuale, per come è strutturata, non permette di far esprimere. Allora ci siamo messi a cercare su internet qualcosa che potesse fare al caso nostro. Si inizia sempre così. Ci sono risposte che non arrivano immediate o palesi e quindi ci muoviamo spinti da qualcosa di superiore. Così un giorno Sara mi invita a vedere il sito di un maestro Reiki residente vicino Rimini per partecipare ad un seminario di primo livello. Pensandoci ora non saprei perché decidemmo di spostarci fino a li, ma sicuramente le risposte arrivarono presto. Il posto era bellissimo. Un borgo medievale a ridosso della costa marittima con una gran bella atmosfera. Li incontriamo Giuseppe Imperiale e trascorriamo dei momenti anche molto intensi. Con lui ancora oggi condividiamo un grande affetto reciproco. E' stato il nostro primo vero maestro. Un fratello che poi raggiungeremo anche ad Ibizia. Il viaggio può essere una scusa che ci creiamo per fare capolino e capire cosa c'è di diverso fuori dalle nostre quattro mura. Oppure può essere motivo di pellegrinaggio verso nuove sensazioni, mete che aggiungono tasselli al puzzle del nostro film. E voi viaggiate? Se la pigrizia fino ad oggi vi ha spinto a non muovevi troppo, organizzate subito un viaggio. Non dovete per forza prendere un aereo e andarvene a 12 ore da qui, ma basta programmare posti facilmente raggiungibili, anche economici, ma lontani da ciò che sono le nostre abitudini. Rompiamo la nostra routine e ciò che è da sempre immobile, si muoverà e ci trasformerà in persone nuove. Allora dove andiamo? Io inizio a pensare e già con una parte di me sono lì. E mi sento diverso. Mi sento un viaggiatore di questa realtà e cavalco l'onda delle direzioni più improbabili. Questo si chiama viaggiare. Sena partire, senza muoversi per forza, ma sfidando quella parte di noi che pensa di avere tutto, ma si sta perdendo anche quel poco che c'è. Non esitate. Fate il primo passo con la mente e tutto il resto arriva da se. Andate portando tutti vi stessi, il vostro cuore. Partite per essere lì con tutto. Non per scappare, ma per ritornare con un bagaglio di serenità che potrà essere contagioso per tanti. Assicuratevi la strada per la felicità.

La musica della mia AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora