9 Aprile, 2013
Dublino, Irlanda.-Non ce l'ha fatta.-Bronerox stava lavorando ad una chimera che avrebbe usato contro i due giovani cacciatori.
-Può succedere- rispose Abesh, con tono pacato, mentre si accendeva una sigaro cubano.
-Patetica- disse Nalea. -Uccidere è la cosa più facile e piacevole che si possa fare.-
-Parli bene tu...- interloquì Drox -...ma quella è un'umana. Loro non sono come noi.-
-Il ciccione ha ragione- parlò Kelsan.
Drox lo guardò storto. -Chi sarebbe il ciccione, scusa?-
Ma l'altro lo ignorò e riprese a parlare. -Ma anche Nalea ha ragione. Nonostante la magia che le hai trasmesso e tutta la sua notevole maestria, non ha saputo strappare il cuore di quello stupido cacciatore. È un ragazzino con una mente molto fragile. E io so come agire.-
-Vuoi farlo impazzire?- domandò Abesh, guardando suo fratello.
-Oh no...sarebbe troppo crudele persino per uno come me. No, no voglio renderlo inoffensivo. Però sono un pò arrugginito con certi rituali. Forse dovresti pensarci tu, fratello- rispose Kelsan.
-Mi piace- disse Bronerox. -La tua idea mi piace. E mentre voi vi occuperete di quel dannato cacciatore arabo, io mi occuperò dell'altro cacciatore, insieme alla mia nuova creazione.-
-No- intervenne Nalea. -Non è giusto che siate solo voi maschietti a divertirvi. Lascialo a me, l'altro cacciatore. Ho proprio voglia di maltrattare un pò di carne fresca.-
Bronerox le rifilò un'occhiataccia solo perché l'aveva interrotto. E a lui non stava bene. Ma poi annuì. -In ogni caso ti porterai la mia nuova creazione. Voglio proprio vedere come se la caveranno quei due mocciosi.----------------
Alex se ne stava vicino alla finestra, indosso solo boxer e camicia. Fumava una delle sue amate sigarette al cioccolato e la guardava.
Guardava il corpo di Nadja, nudo e avvolto dalle lenzuola, rilassato e...bellissimo.
Ancora non riusciva a credere a ciò che era successo.
Loro due aveva fatto l'amore ed era stato davvero meraviglioso, sebbene lui fosse scioccato e frastornato da tutto quello che era successo in quella giornata davvero pessima.
Eppure...
Le immagini gli sfilarono davanti agli occhi come un carosello. Rivide il momento in cui c'era stato il primo bacio.
Un bacio che aveva il sapore salato delle sue lacrime e dolce del lucidalabbra alle fragole di lei.
Un bacio che era stato come una scintilla sulla benzina.
Un bacio che era stato l'inizio e la fine di tutto. Perché così si erano dati la buonanotte, quando stanchi e soddisfatti erano crollati in quel letto sfatto: con un dolce e leggero bacio.
Scosse la testa stancamente.
Com'era arrivato a quello?
La sua vita era pressoché perfetta fino a poco più di un mese fa.
Ed ora?
Un casino dietro l'altro, un pericolo che si sostituiva a quello appena passato, una ex fidanzata che voleva ucciderlo e un demone che voleva il suo cuore perché magico.
Cavolo!
Solo due mesi prima andava in giro per l'Europa a caccia di qualche stupido demone o vampiro che non aveva saputo stare al suo posto. Amava viaggiare, vedere nuove città e conoscere nuovi confratelli. Spesso andava anche nella sede principale dell'Ordine, soprattutto quando si svolgevano le cerimonie dei giuramenti o quando qualcuno sceglieva il suo "fratello d'armi".
Lui ancora non ne aveva uno perché...bè...probabilmente perché non si era mai fermato a riflettere sull'argomento. Ma ora che ci stava pensando, si disse che avrebbe voluto Hill come suo "fratello d'armi". Si, tra di loro c'era una buona intesa e condividevano molto. Avevano già combattuto insieme e si erano dimostrati molto affiatati. Quindi, era deciso: avrebbe scelto Hill Carter.
Sempre che a lui andasse bene. Decise che gliene avrebbe parlato l'indomani e magari, una volta risolta tutta quella faccenda, avrebbero potuto procedere con la cerimonia.
Terminò la sigaretta e la gettò fuori dalla finestra, per poi tornare a letto. Si stese e subito Nadja gli si fece più vicino, fino a poggiare la testa sul suo petto.
Lui l'abbracciò istintivamente, poi chiuse gli occhi pregando di non avere incubi o visioni, e si addormentò nel buio della stanza.--------------
Hill aprì gli occhi di scatto.
La stanza era avvolta nel buio e solo qualche raggio di luna la illuminava. Afferrò il cellulare sul comodino per guardare l'orario.
Erano le 2:45.
Posò il cellulare e sbuffò silenziosamente, girandosi sulla schiena. I suoi occhi verde nocciola si puntarono dapprima sul soffitto, poi su Alyssa che dormiva dandogli le spalle, la schiena nuda e scoperta. Afferrò il lenzuolo e lo tirò un pochino più sopra per coprirla.
Poi scese dal letto e gli spifferi di freddo graffiarono il suo corpo nudo. Si vestì rapido e silenzioso, sentendo il bisogno di una boccata d'aria.
Quando fu pronto, lasciò la stanza.

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The Hunter's Saga - Half an Angel
Fantasy29 Agosto 1995. Sulle sponde del Tamigi, un angelo combatte contro un demone. Egli brama tutto il potere divino, racchiuso nel cuore degli angeli e quando si trova sul punto di conquistare anche quello del suo attuale avversario, viene imbrogliato. ...