La lettera di Hogwarts

472 13 6
                                    

Sembrava una mattina come le altre a casa Swift, il sole splendeva, il silenzio regnava e un gufo entrava silenzioso dalla finestra portando la posta del mattino.
Nella sua camera Althea dormiva serena senza sapere che presto la sua vita sarebbe cambiata.
"Svegliati ragazzina. Stai ancora dormendo? C'è una lettera per te!" La voce acuta di una donna, Romilda Swift, rimbombò per i corridoi vuoti della casa raggiungendo le orecchie di Althea e svegliandola di colpo.
"Maledetta babbana. Prima o poi l'avveleno" imprecò la ragazza buttando da parte le coperte e vestendosi velocemente. "Arrivo" biascicò poi.
Ma quando scese in cucina non trovò nessuno se non una busta sul tavolo.
Si avvicinò sbadigliando e la aprì: SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Per poco la lettera non le cadde di mano.
È vero. Althea sapeva di essere una strega.. dopotutto la sua vera madre era stata una strega e a volte le capitava di fare delle magie anche se inconsapevolmente, era vissuta tutta la vita dentro questo mondo. Ma non credeva che sarebbe andata alla mitica Hogwarts.
"Aaahhhh che bello. Devo subito mandare la risposta" prese foglio e penna e scrisse in fretta e furia una risposta con il suo consenso, ma si bloccò quando si rese conto che serviva la firma di un adulto, che serviva la firma di Romilda.
Romilda era la persona più odiosa che si potesse immaginare, era la matrigna di Althea, la moglie del padre che era morto e l'unica sua responsabile dato che era minorenne. Ma si da il caso che Romilda odiasse e amasse il mondo della magia. Affascinata da tutto ciò che si poteva fare con una bacchetta, odiava la figliastra perché aveva dei poteri magici e lei no. Per questo non perdeva mai l'occasione per sminuire le capacità della ragazza, o per farle passare il peggio per la sua vita. Per di più Romilda era anche infetta da una grave malattia che la rendeva ancora più scorbutica e indisposta. Ma lei voleva a tutti i costi una strega addestrata in casa, e questo era l'unico fatto positivo perché non ostacolava Althea e il suo sogno. Ma nonostante tutto la ragazza non riusciva a sopportarla e il fatto che servisse il suo consenso per andare a scuola non la entusiasmava granché. In quel momento comparve sulle scale la signora "Ma che succede qui? Allora cosa diceva quella lettera?". Alta, scheletrica, sembrava più una mummia che un essere umano, e la sua voce era acuta e tagliente,un effetto collaterale dei farmaci che assumeva per tenere a bada i dolori della malattia. "È l'iscrizione per Hogwarts e serve una tua firma. Puoi?" Chiese la ragazza porgendogli la lettera, Romilda la prese e la esaminò "Ma siamo sicuri che questa Hogwarts sia la scuola di magia migliore del mondo?" Chiese sospettosa. "Sì Romilda. Ho sentito parlare molto bene di quella scuola da mia mamma, c'è andata da giovane".
Ed ecco, bastò quel minimo accenno a Nelly Swift che si scatenò il putiferio.
"Mai devi parlare di quella donna in mia presenza hai capito?" Urlò Romilda.
Nelly Woods, poi Swift, era stata la prima moglie del signor Flavio Swift e madre di Althea. Era morta a causa di una malattia incurabile quando la ragazza aveva 6 anni e quest'ultima ricordava pochissimo di lei.
Ma sembrava che alla morte di Flavio, avvenuta in un incidente stradale 2 anni prima, Romilda avesse trovato una lettera della signora Swift che diceva che tutti i beni, ed erano tanti, di Nelly Swift, potessero essere usati solo ed esclusivamente dalla figlia e non potevano essere amministrati ne dal marito ne da un tutore.
Romilda si era infuriata così tanto che qualsiasi riferimento a Nelly Swift o al suo patrimonio era diventato tabù. La malattia di cui Romilda era infetta non era una malattia normale, la donna infatti aveva cercato di impadronirsi lo stesso dei soldi con l'inganno ma Nelly aveva lanciato una maledizione su di essi e Romilda, che non era appunto Althea, l'aveva subita.. prendendosi la stessa malattia che aveva ucciso la madre della ragazza.. solo in forma lievemente minore.
Althea si zittì, era meglio non dire niente, tanto Romilda non le dava mai ragione. Uno dei suoi modi preferiti per prendere in giro Althea era quello di paragonarla sempre al Grande Harry Potter. Harry Potter era entrato a Hogwarts l'anno prima perché aveva un anno più di Althea e già le sue gesta si erano sentite in tutto il mondo magico. La frase che più piaceva a Romilda era qualcosa come " Sei proprio insulsa. Non riesci neanche a fare questo incantesimo quando Harry Potter ha sconfitto il più grande mago oscuro a un anno. Fai proprio schifo come maga". Per questo Althea aveva sviluppato una forte avversione per il maghetto considerato che, dato che era famoso, sicuramente se la sarebbe tirata un sacco.
Ma in quel momento Romilda non sembrava interessata a stuzzicarla perché non disse niente. Se ne andò semplicemente in camera sua a fare chissà cosa lasciando ad Althea il compito di spedire il gufo e preparare il pranzo.

**
Voglio ringraziare quelli che lo leggeranno e vi prego di lasciare commenti e dirvi che ve ne pare. Siate critici e non risparmiatevi. Grazie :)
**

HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora