Sabato mattina Althea fu svegliata da Misha che le saltò letteralmente addosso.
"Ma.. che succede?" Chiese con la voce ancora impastata dal sonno.
"Dai dai che oggi c'è la partita di Quidditch" esclamò entusiasta Misha "Non vedo l'ora di vedere come se la caveranno i giocatori. E poi ci sono ben sette Nimbus Duemila Uno in campo. Ooohh. Come sono enozionata".
"Sì bene sono contenta" disse Althea che non era ancora completamente sveglia.
"Dove sono Daishan e Caribia?" Disse quando si fu svegliata completamente.
"Malfoy è già sceso per il prepartita. Sono andate a incoraggiato è ovvio" esclamò Misha disgustata.
"Ma che ora è?" Domandò Althea.
"Sono già le dieci e mezza, tra poco inizia la partita" le fece notare l'amica.
"Cavolo" esclamò lei, si alzò e si vestì in fretta prendendo anche la sciarpa verde e argento dei Serpeverde.
Anche se non gli stavano simpatici e giocatori lei era pur sempre di quella casa.
Per le undici erano pronte e le due ragazza seguirono il resto della scuola che si stava dirigendo allo stadio.
Era una giornata umida e nuvolosa e c'era un forte odore di pioggia.
Misha e Althea presero posto sugli spalti insieme a tutti gli altri Serpeverde, ma si misero proprio davanti al professor Piton, così che nessuno osasse farle qualche brutto tiro.
"La nostra squadra ha delle scope indubbiamente migluori" esclamò un ragazzo davanti a loro.
"Vinceremo sicuramente. È un bene che Malfoy abbia voluto entrare nella squadra o non avremmo le Nimbus Duemila Uno" ribattè il suo vicino.
Althea si rabbuiò.
I giocatori entrarono in campo, tutta la scuola, tranne Serpeverde, tifava per Grifondoro.
Madame Hooch chiese ai due capitani, Marcus Flint per Serpeverde e Oliver Hood per Grifondoro, di stringersi la mano. Althea avrebbe giurato che più che strinsersela se la stessero stritolando.
"Al mio fischio" Urlò Madame Hooch "tre... due... uno..."
Tutta la scuola esplose quando i quattordici giocatori si alzarono in volo.
Harry si portò subito in alto ma Malfoy gli si avvicinò e gli saettò vicino, dicendogli probabilmente qualcosa di provocante e canzonatorio.
Ma Harry non fece in tempo a rispondere a tono perché un bolide nero gli si avvicinò, puntandolo. Harry riuscì a schivarlo per un pelo.
"Harry riesce a schivare il bolide e subito George Weasley si affretta a buttarlo via" un ragazzo stava facendo la telecronaca. Althea scoprì in seguito che si chiamava Lee Jordan "Ma.. cosa succede! Il bolide torna indietro! George si affretta ad allontanarlo di nuovo".
Ma niente da fare, il bolide tornò indietro. Harry tentò di fuggire facendo un ampio giro, ma il bolide gli era alle calcagna.
Che stava succedendo? I bolidi non prendevano mai di mira un giocatore perché il loro compito era disarcionarne il più possibile.
Davanti ad Harry un altro giocatore aspettava il bolide, Harry schivò all'ultimo ma il bolide fu colpito in pieno.
"E questa volta è Fred Weasley a cacciare il bolide al mittente".
Ma quello fece un ampio giro, e si lanciò nuovamente all'inseguimento di Harry.
Intanto aveva iniziato a piovere ma nessuno si mosse dagli spalti, erano tutti troppo presi dalla partita.
"Serpeverde in vantaggio per sessanta a zero" annunciò intanto Lee Jordan, tutta la tribuna verde argento si alzò in piedi per esultare, solo Althea mantenne lo sguardo su Harry.
"Ma che succede?" Esclamò Althea "Perché il bolide non lo lascia in pace?"
"Che colpo di fortuna! Forza Serpeverde" Urlò invece Misha.
'Questa non è fortuna, il bolide è stato stregato' Pensò Althea, e infatti poco dopo la partita fu interrotta. Grifondoro aveva chiamato intervallo.
Una marea di fischi e risate derisorie si levò dai Serpeverde e tutti scoppiarono a ridere quando si buttarono in tre per tenere fermo il bolide impazzito.
Ad un certo punto Madame Hooch si avvicinò ai Grifondoro e quelli si rimasero in posizione, pronti a ripartire.
Ora la pioggia cadeva più fitta e alcuni ragazzi che erano stati presidenti iniziarono a tirare fuori gli ombrelli.
Madame Hooch fischiò e i giocatori tornarono di nuovo in campo.
Ovviamente il bolide incominciò nuovamente la sua caccia e Harry, ora non più protetto dai battitore della sua squadra, fu costretto a fare parecchie piroette e giravolte a mezz'aria per schivarlo. Era ridicolo, inutile negarlo, più di qualcuno è non solo da Serpeverde, scoppiò a ridere guardandolo.
Malfoy gli si avvicinò per prenderlo in giro mentre Harry faceva un'altra piroetta.
Harry lo guardò ma si deconcentrò e rimase fermo un po' troppo, il bolide lo raggiunse e gli colpì il braccio.
Il rumore dell'osso che si rompeva raggiunse persino gli spalti, come amplificato.
Il cercatore Grifondoro si accasciò sul manico della sua scopa. Il bolide tornò indietro e per miracolo il ragazzo riuscì a schivarlo.
Poi all'improvviso si lanciò verso Malfoy.
"Ma che vuole fare?" Chiese Misha.
Draco si spostò dalla traiettoria, spaventato, ma Harry non lo seguì, allungò la mano sana in avanti e.. la strinse attorno al boccino d'oro.
Ma ormai era rimasto attaccato alla scopa solo con le gambe, mezzo stordito e senza controllo, si lanciò a capofitto verso il terreno che colpì con violenza rotolando via dalla scopa.
"Harry!" Urlò Althea senza riuscire a trattenersi.
Tutta la tribuna dei Grifondoro si era alzata in piedi e aveva urlato di terrore.
Althea chiuse la bocca, molti Serpeverde si erano girati quando aveva gridato e ora la guardavano con disgusto.
Althea si costrinse a rimanere ferma anche se avrebbe voluto correre in campo e controllare con i suoi occhi.
Harry Potter era una sagoma inerme in mezzo al fango, tutti i suoi compagni gli erano attorno, tranne Fred e George Weasley che tentavano di domare il bolide che ancora opponeva una fiera resistenza.
Presto raggiunsero la scena anche alcuni Grifondoro, tra i quali Ron ed Hermione, e un professore.
Ad Althea mancò un colpo quando si accorse che era Lockhart.
"Tornate nel vostro dormitorio" ordinò Piton dietro di loro, la delusione e la rabbia per la sconfitta nella voce.
Tutto il gruppo si alzò in piedi e si diresse verso il castello."Ma che ti è saltato in mente!?" Le urlò dietro Misha una volta arrivate nel dormitorio.
Daishan e Cabiria avevano deciso di restare in sala comune per consolare il povero Malfoy una volta che sarebbe tornato.
"Sei impazzita? Urlare così il nome di Potter?" Continuò la ragazza.
Althea si buttò sul letto "È un mio amico ok? E poi hai visto che brutta caduta? E aveva anche un braccio rotto. Poteva farsi molto male, forse si è fatto molto male".
"Sì ma i Serpeverde odiano Potter. Non bastava quella Weasley, ora anche Harry Potter. Te lo cerchi il soprannome di Amica dei perdenti" la riprese Misha, irata.
"E intanto hanno vinto e i perdenti siamo noi" rise ironicamente Althea "Malfoy aveva il boccino d'oro accanto all'orecchio e non se n'è accorto perché era troppo impegnato a ridere di Potter. Non l'avevo detto? L'avremmo persa la prima partita. E a causa di Malfoy".
"Qui non stiamo parlando di chi ha vinto e chi perso ma delle tue amicizie e di come queste influiscono sulla tua vita" esclamò Misha.
"Io non mi scelgo gli amici in base a quello che dicono gli altri. Io loro gli ho conosciuti e sono veramente simpatici. Non sono spocchiosi e non sono fissati con la storia Purosangue e sappi che non si sentono affatto inferiori perché non lo sono. Siamo... siete... gli unici a sentirvi superiori. Bell'affare. E poi io decido da sola cosa farne della mia vita" gridò Althea, presa e piena di rabbia.
Misha la guardò, il suo sguardo era gelido "Molto bene. Arrangiati allora, se fai tutto da sola" e detto questo uscì dalla porta e andò in sala comune.
Althea gridò di frustrazione e si girò dall'altra parte del letto.
Non si era mai sentita così sola, così poco capita.
Lentamente le lacrime iniziarono a scenderle lungo le guance e iniziò a piangere nel silenzio della sua stanza.
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Hogwarts
FanfictionPotrebbe essere solo una storiella tanto per scrivere ma sono una amante di Harry Potter e non potevo non scrivere la mia storia