La vittima

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Althea si guardò intorno tremando dalla paura.
Quella voce era così fredda.
... tanta fame... da tanto tempo...
Althea guardò verso il muro, si stava allontanado. Doveva vedere dove portava, doveva scoprire a chi apparteneva.
... uccidere... giunto il momento di uccidere...
No! Stava per uccidere. La voce sembrava proprio accanto a lei ma si spostava, verso l'alto.
Althea era terrorizzata ma doveva fermarlo, chiunque lui fosse. Doveva riuscirci. Prese le scale per il secondo piano e corse a perdifiato.
... sento odore di sangue... SENTO ODORE DI SANGUE...
Althea si sentì le gambe molli.
"Sta per ammazzare qualcuno!" disse una voce alle sue spalle, giù per le scale, ma lei non ci fece caso. Doveva fermarlo. Corse per tutto il secondo piano alla ricerca di qualcosa. Stava quasi per arrendersi quando udì delle voci dietro l'angolo appena avanti.
"Guardate!"
Althea si affrettò a raggiungerli.
Davanti a lei c'erano due ragazzi e una ragazza "L'avete sentita anche voi la voce? Avete capito cosa è suc.." ma si bloccò non appena riconobbe uno dei due ragazzi. Harry Potter.
"Anche tu hai sentito la voce?" chiese lui.
"S.. si" rispose Althea.
La ragazza esclamò "Guardate li!"
Tutti rivolsero la loro attenzione alla parete che stava di fronte sulla quale si vedeva luccicare qualcosa.
Si avvicinarono lentamente cercando di capire cosa fosse, tra le due finestre una scritta enorme luccicare al chiarore delle torce.

LA CAMERA DEI SEGRETI È STATA APERTA
TEMETE, NEMICI DELL'EREDE

"Cos'è quell'affare che pende... la sotto?" chiese il ragazzo con un brivido nella voce.
Il gruppo si avvicinò e Harry Potter per poco non scivolò: il pavimento era tutto bagnato.
Appena capirono cos'era i ragazzi fecero un balzo indietro.
"Ma.. ma è Mrs Norris" esclamò Althea.
"Andiamocene via" disse invece l'altro ragazzo.
Harry invece esclamò in tono incerto "Ma non sarebbe il caso di aiutarla..."
"Date retta a me" continuò il ragazzo "Non ci conviene farci trovare qui".
Ma proprio in quel momento dal basso si sentì un rombo di tuoni che annunciò che la festa era finita.
Un cicaleccio e scalpiccio di piedi si sentì da entrambi i lati del corridoio, gli studenti stavano salendo, e in breve irruppero nel corridoio.
Tutti si fermarono e si zittirono alla vista della gatta e della scritta.
Althea, Harry, il ragazzo e la ragazza erano soli, in mezzo al corridoio.
Althea vide Draco Malfoy farsi avanti, lesse la scritta, sorrise e gridò "Temete, Nemici dell'Erede! La prossima volta tocca a voi, Sanguemarcio!".
"Che cosa succede qua? Che cosa succede?".
Attratto dall'esclamazione di Malfoy, Gazza arrivò in un batter d'occhio, arrabbiato, ma appena vide la scena e realizzò che il fagottino appeso era Mrs Norris cadde a terra coprendosi il viso con le mani, orripilato, gridando "La mia gatta! La mia gatta! Cosa è successo a Mrs Norris?"
Poi i suoi occhi caddero su Harry Potter e gridò "Tu! Tu! Sei stato tu ad uccidere la mia gatta. Sei stato tu ad ucciderla! Io ti ammazzo! Io..."
"Argus!"
Anche il preside Silente era giunto sulla scena insieme ad un sacco di insegnanti. Si affrettò ed andò a recuperare Mrs Norris dal braccio di lanterna cui era appesa poi disse "Seguimi Argus. E anche voi, signor Potter, signor Weasley, signorina Granger e signorina..."
"Swift" disse Althea con un filo di voce. Che cosa le sarebbe accaduto adesso?
Lockhart si fece avanti ed esclamò pimpante "Il mio ufficio è il più vicino, signor Preside... qui al piano di sopra... la prego di fare come se fosse a casa sua..."
"Grazie, Gilderoy" disse Silente, avviandosi poi verso l'ufficio del professore seguito dalla MacGonagall e da Piton.
Althea si avviò dietro di loro a testa bassa, insieme agli altri alunni.
'Che cosa ci faranno adesso?' Pensò disperata.

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