Arrivò ottobre. Le giornate si fecero brutte e la pioggia andò ad ingrossare il lago rendendolo più tumultuoso.
Fuori iniziava a fare freddo, Althea e Misha non potevano più uscire così finiva che passavano la maggior parte del tempo in biblioteca.
A volte vi trovavano anche Ginny, a Misha non andava molto a genio ma ad Althea non importava e la invitava lo stesso ad unirsi a loro.
Ginny però si era ammalata e quando Madame Pomfrey la costrinse a riposo totale, Althea non la vide più in giro.
Anche Gazza iniziava a essere meno paziente, la minima traccia di fango era punibile, la sua gatta Mrs Norris pattugliava i corridoi con più grinta che mai.
Nel giardino le zucche di Hagrid crescevano a dismisura.Una sera Misha e Althea stavano correndo per i corridoi, avevano dimenticato i compiti in biblioteca e quella avrebbe chiuso tra poco.
"Muoviti Misha"
"Non ce la faccio a correre più veloce"
Althea si girò indietro a guardare, ad un tratto si sentì come attraversare da una cascata di acqua gelata, si fermò di colpo rabbrividendo.
Aveva appena oltrepassato un fantasma.
"Ehi stai attenta" esclamò quest'ultimo, Althea si girò e si trovò davanti il fantasma di Grifondoro, Ser Nicolas o Nick Quasi-senza-testa.
"Chiedo scusa" esclamò lei farfugliando, poi riprese la sua corsa ma non passó molto tempo prima di finire addosso a qualcuno.
"Scusa, sono io che sono distratta. Non volevo venirti addosso" si affrettò a scusarsi.
Poi alzò gli occhi, il ragazzo che si ritrovò davanti era un ragazzo magro e alto con i capelli neri, gli occhi verdi e un paio di occhiali rotondi.
Una cicatrice a forma di saetta si vedeva chiaramente sulla sua fronte. Harry Potter.
"Non preoccuparti, anche io ero sovrappensiero. Ti sei fatta male?" Disse lui.
"Dai Althea o chiuderanno la biblioteca" mi chiamò Misha che era andata avanti.
"Arrivo Miisha" Urlò lei e senza dire niente la raggiunse.
Althea aveva il fiatone e non solo per la corsa. Alla fine aveva incontrato Harry Potter. E non le era sembrato così "malvagio" come se lo era aspettata, si era scusato, non aveva fatto lo sbruffone mettendosi in mostra. Che avesse sbagliato a valutare? No no, ricordava perfettamente il professor Lockhart che raccontava a tutti quando Potter distribuiva foto autografate.
Scosse la testa e si concentrò sulla corsa, non poteva arrivare in ritardo o domani se la sarebbe vista brutta a Trasfigurazione senza compiti.Anche il mese di ottobre passó in fretta e la festa di Halloween si avvicinava.
Quest'anno sembrava essere particolarmente vivace, la sala grande era stata addobbata con dei pipistrelli vivi che svolazzanti liberi, delle colossali zucche preparate da Hagrid erano state svuotate e trasformate in lanterne tanto grandi da ospitare tre uomini seduti e girava voce che Silente in persona avesse ingaggiato una compagnia di scheletri danzanti per uno spettacolo.
"Che bellezza. Ma secondo te ci sarà anche da mangiare?" Chiese Misha ad Althea la mattina quando entrarono nella sala grande, per quel giorno tutte le lezioni erano state sospese.
"Non so, penso di si" rispose lei, la sala era davvero bella anche se Althea sospettava che avrebbe dato il massimo solo la sera.
Le due ragazze si sedettero e fecero colazione.
"Allora? Cosa facciamo tutta oggi?" Chiese di nuovo Misha quando ebbero finito.
"Giochiamo un po' a scacchi? O preferisci andare a guardare gli allenamenti di Quidditch dei Serpeverde?" Propose Althea.
Misha alzò gli occhi al cielo "E me lo chiedi? Lo sai che odio giocare giocare a scacchi".
E così le due ragazze si dissero verso il campo di Quidditch (lo sport dei maghi dove si gioca sui manici di scopa), le tribune, sulle tribune c'erano già anche altri Serpeverde che osservavano gli allenamenti.
Misha e Althea si sistemano un po' lontani da loro, per evitare di venire prese di mira, e alzarono la testa per vedere come se la cavava la squadra.
"Sbaglio o il cercatore è Malfoy?" Disse ad un tratto Althea riconoscendo il ragazzo che andava alla ricerca del boccino d'oro.
Misha annuì "Si, ho sentito che per entrare in squadra suo padre ha comprato a tutti i giocatori le Nimbus Duemila Uno. In questo modo stracceremo tutti, sono superiori, non c'è niente da fare".
"Cosa ha fatto?" Esclamò Althea indignata.
Misha la guardò sorpresa "Ha comprato le scope. Cosa c'è di strano?"
"Si è comprato l'ammissione alla squadra? Non ci posso credere" esclamò Althea, poi guardò verso l'alto per vede se era effettivamente così. Sette saette nere volavano nel cielo. Non è possibile, e gli altri studenti che volevano fare i creatori? Non avevano potuto entrare in squadra perché erano più poveri anche se più bravi?
Althea si alzò, infuriata e si diresse verso l'uscita dello stadio.
"Ehi Althea! Ma che hai?" La rincorse Misha.
"Come cos' ho" si infuriò la ragazza "Non pensi a tutti gli altri studenti che volevano giocare in quel ruolo, sono stati scartati anche se più bravi solo perché lui è più ricco".
"Le Nimbus Duemila Uno Althea. Sono le scope più veloci mai create" ribattè Misha incredula.
Althea esclamò "Si, ma sono montate da degli incapaci. Scommetto che la squadra non vincerà contro Grifondoro. E questo a causa di Malfoy. Vedrai".
E con questa dichiarazione le due ragazze tornarono dentro.La sera la sala grande quella sera era davvero fenomenale.
I pipistrelli viaggiavano bassi spaventano le ragazze, le zucche illuminate creavano spaventose ombre, i fantasmi di Hogwarts faceva scherzetti spettrali e gli scheletri ballerini dopo lo spettacolo iniziale misero su musica da discoteca a tutto volume.
E poi c'era buffet. Appena entrarono Misha si fiondò sul cibo. "Mmmm che buono. Althea assaggia questo è fenomenale".
"No grazie Misha non ho fame. Sto cercando Ginny, c'eravamo messe d'accordo che ci saremmo trovate" esclamò quest'ultima.
Misha quasi soffocò "Cosa?"
"Eddai siamo ad una festa no?" Disse Althea, poi intravedendo dei capelli rossi "Ehi Ginny! Siamo qui!"
"Ah eccovi" sorrise Ginny una volta che le ebbe raggiunte "Che facciamo andiamo a ballare?"
"Certo perché no? Tu Misha vieni?" Rispose Althea guardando l'amica.
La Serpeverde scosse la testa "No andate avanti voi intanto, al massimo vi raggiungo poi".
Le due ragazze si avviarono in mezzo alla folla, e iniziarono a ballare felici di essere insieme.
"Ehi Ginny, allora come stai? Sei guarita?" Urlò dopo un po' Althea tentando di superare il frastuono della musica.
Ginny annuì "Si anche se credo di essere ancora sonnambula" esclamò lei.
Althea fece per rispondere quando qualcuno da dietro buttò addosso a Ginny della aranciata sporcano tutta.
"Ehi" esclamò lei.
Althea si girò e si ritrovò di fronte Daishan e Cabiria insieme a Marck, Archer e Shawn.
"Scusa sono inciampata" disse Daishan malevola.
"Non importa" esclamò Ginny a denti stretti "Ora vado a cambiarmi" e detto questo si allontanò.
L'attenzione del gruppo di Serpeverde, ora era tutta concentrata su Althea.
"Allora, Amica dei perdenti. Vedo che non ti smentisci mai" la canzonò Cabiria.
"Qui c'è un po' troppa confusione, che ne dici se usciamo a parlare un po?" Propose Shawn, e detto questo Marck e Archer la presero di peso e la trascinarono fuori dalla sala grande su per le scale al primo piano, Althea era troppo debole in confronto a loro, non riuscì a fare niente.
La portarono dentro ad un'aula vuota e chiusero la porta.
"Molto bene Althea" disse Shawn tirando fuori la bacchetta "Vedo che ti è difficile smettere di esser una traduttrice, forse potrei aiutarti, che ne dici?"
Gli altri della banda l'avevano circondata 'E ora che faccio?' Pensò disperata. Estrasse anche la sua bacchetta.
"Pietrificus Totalus" Urlò Shawn.
"Protego" esclamò Althea, ma purtroppo quell'incantesimo non l'avevano mai studiato, l'aveva solo letto nei libri.
Riuscì a proteggersi, un po', non si irrigidì ma il contraccolpo fu tale che la fece cadere a terra.
Shawn rise "Pietrificus Totalus" Urlò di nuovo.
Althea allarmata urlò "Wingardium Leviosa" verso la prima cosa che trovò spostandola davanti a sé. Sfortunatamente per lei la prima cosa che quell'incantesimo trovò fu Daishan che con un urlo fu spostata avanti a si beccò la maledizione al posto di Althea.
"No Daishan" Urlò Shawn
'Come ho fatto a far levitare una persona, date le mie conoscenze dovrei essere in grado di far levitare solo una piuma' si stupì Althea guardando la bacchetta. Che fosse grazie a quella?
"Questa me la paghi!" La minacciò Shawn.
Stava per lanciare un'altra maledizione quando all'improvviso la porta si aprì "Questo dovrebbe essere il bagno" esclamò il Professor Lockhart, che stava entrando in quel momento. Si bloccò alla vista dei ragazzi con le bacchette sguainate.
"Oh. Che succede qui?" Domandò "Come mai una ragazza è pietrificata?"
Shawn ci mise n po' prima di rispondere ma poi disse "Ci stavamo allenando professore. Sa, una giornata senza lezioni ci sembrava uno spreco e così... solo che Daishan è stata pietrificata per sbaglio".
"Oh ma che bravi ragazzi. Siete Serpeverde vero? Dieci punti a testa per ognuno per la vostra voglia di fare ma ve ne toglierò cinque perché è vietato allenarsi da soli proprio per questi motivi" li rimproverò il Professore indicando Daishan a terra "Molto bene e vediamo di fare qualcosa per la signorina"
Tirò fuori la sua bacchetta e pronunciò un incantesimo, ma non andò esattamente come previsto, si certo, Daishan fu spietrificata ma si ricoprì di brufoli.
Daishan urlò e Althea riuscì a stento a non ridere.
"Oh perbacco" esclamò Lockhart "si, insomma, sono cose che succedono. Forse è meglio portala in infermeria".
E così tra le strilla di Daishan, le parole a vanvara di Lockhart e quelle di consolazione di Cabiria e Shawn tutto il gruppo si diresse verso l'infermiera.
Ma Althea rimase indietro, e quando fu certa che gli altri non potevano sentirla scoppiò a ridere.
Non poteva crederci era stata salvata da Lockhart e Daishan era stata prima pietrificata e poi si era ricoperta di brufoli. Non poteva crederci.
Stava ancora ridendo, mentre si dirigeva nuovamente verso la sala grande quando sentì la voce.
... squartare ... fare a pezzi ... uccidere ...
Althea si bloccò di colpo. No, di nuovo quella voce... no!
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Hogwarts
FanfictionPotrebbe essere solo una storiella tanto per scrivere ma sono una amante di Harry Potter e non potevo non scrivere la mia storia