Amato

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No no no no no no no no no no no... Ma vorrei tanto sapere... PERCHÈ TUTTO A ME?? Perché proprio io devo finire in queste situazioni? Prima un pazzo omicida, ora questo.
Stretto nella sua giacca in pelle marrone scuro e i jeans bluastri, i pochi capelli ingrigiti sulla testa pelata, gli occhiali sulla punta del naso adunco e quegli occhi grigio scuro...
Si... Ho davanti a me il Preside della scuola in persona... Che mi ha sorpreso mentre cercavo di forzare (letteralmente!) il portone della sua scuola... Mi sento morire. Incapace di dare scuse inizio a balbettare cose senza senso. Perfetto... Proprio il Preside doveva venire a testimoniare il mio vandalismo (falso) nonché ritardo...
Sbuffa il subconscio.
Vedo il Preside inarcare un sopracciglio accigliato pretendendo spiegazioni... Che io purtroppo non ho.
Mi si secca la gola impedendomi di parlare (non che prima ci riuscissi...)
Poi dei passi alle nostre spalle interrompono il silenzio gelido caricho di sottintesi e la mia vista viene colmata dal bellissimo volto e fisico di Jeffrey Woods... E non sono mai stata cosí felice di vederlo come adesso... La mia salvezza!! Senti caro... Visto che ti paro il fondo-schiena sempre che ne dici di ricambiare? Propone il subconscio nella mia mente ovviamente. Cerco l'aiuto di lui con lo sguardo. E lui (con mio immenso sollievo) ricambia per un istante l'occhiata.
"Signor Preside..." mormora con tono da finto sorpreso. Il Preside distoglie gli occhi da me guardando Jeff... Oggi la fortuna deve essere passata dalla mia parte perché Woods ,adesso che ricordo, é uno degli allievi piú quotati della scuola ed é anche abbastanza ricco possiamo dire... Ci credo... É un killer spietato... E poi ha un mostro di villa!! Non come la nostra catapecchia cadente!
Sussurra il subconscio osservando sognante un Jeff adulatore che sta allegramente chiacchierando con il Preside riempendolo di complimenti...
Il Preside dopo una lunga chiacchierata di cui non ho sentito una sola parola, mi lascia il braccio stringendo la mano con quella di Jeff... "Bene ragazzo... Entrate pure... Siete giustificati..." mormora poi con un sorriso... Un... SORRISO?? NO INSOMMA... IL PRESIDE HA SORRISO... ODDIO QUANTO AMO JEFF WOODS!! urla il mio subconscio salendo con le ali immaginarie al settimo cielo... Ok... Mi ha salvata... Non esageriamo dicendo queste cose! Zittisco con un'occhiataccia il mio subconscio...
Questo mi ignora stoicamente continuando a sognare con i cuoricini per occhi.
Intanto che battibeccavo con il mio pensiero, non mi sono accorta che il Preside é andato via lasciando me e Woods l'uno di fronte all'altro da soli. E io ancora nel mio stato comatico, mi risveglio grazie ad un suo colpo di tosse. "Ehy... Non stare lí impalata, imbranata..." mi risveglia bruscamente. Ritorno in me ed ignorando i suoi insulti imito il mio subconscio gettandomi tra le sue braccia quasi involontariamente... "GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!" urlo grata per avermi salvato l'anno scolastico, e la vita (si... I miei genitori mi avrebbero strozzato!)
Sento una sua mano posarsi sulla mia schiena. "Non l'ho fatto per te..." dice poi convincendomi a staccarmi dal suo corpo. "Oh... Beh... Si lo so... Ti ringrazio lo stesso peró" balbetto rossissima in volto facendo passare il peso del mio corpo da una gamba all'altra.
"Tranquilla... Lo avrei fatto lo stesso... Dopotutto rimani sempre la solita rompi-coglioni, tanto vale imparare a sopportarti e di conseguenza CERCARE di aiutare la tua povera mente..." mormora lui sogghignando e battendo il palmo della mano sulla mia fronte...
Ci metto pochissimo a recimolare quelle parole. "ZITTO che il ritardato qua sei TU..." faccio acida riprendendo tutto il mio contegno e dimenticando completamente quella 'specie di gesto d'AFFETTO' o meglio dire di 'COMMISERAZIONE'...
Io non sono una povera scema come il sottoscritto...
Bisbiglia il mio subconscio riferendosi all'arrogante comportamento di quel cretino... E non posso dargli torto dopotutto. Io lo odio, lui mi odia e sono tutti felici. Cosa mi cambia? Nulla!! Eppure non posso sopportare oltre il fatto che mi consideri stupida, non so il perchè, ma una parte di me é diventata depressa appena ha detto quelle cose... Dunque, sorge una domanda spontanea: "Questa parte di me cosa vuole da lui??" Davvero non saprei rispondere neppure io... Insomma parliamo di Jeffrey Woods, l'arrogante bastardo sadico e cinico pervertito... Un ASSASSINO diamine!! Se lui mi odia é meglio per me e sicuramente per lui... Eppure... Perché il petto mi brucia terribilmente facendo questi pensieri? Perché il mio stomaco va in subbuglio come il mio cervello quando mi si avvicina troppo?? Perché... Perché... Lui ti piace Amber... anzi CI piace...
Sussurra il subconscio con aria maliziosa. NO ASSOLUTAMENTE NOOO!! LUI NON MI PIACE NEPPURE UN POCHINO!!!! LO ODIO CON TUTTA LA MIA ANIMA E NON VOGLIO AVERE A CHE FARE CON LUI... urlo imbestialita al mio pensiero... Lo sento sbuffare in chiaro senso di diniego, non avendo voglia di battibeccare con la mia mente su questo argomento (tabú per me) inizio a camminare superando Jeff. Anzi no, WOODS... Dobbiamo mantenere le distanze, lui DEVE starmi lontano, non gli parleró piú d'ora in avanti, faró finta che lui non ci sia... Devo dimostrare alla mia mente che quel che afferma é falso.
LUI NON MI PIACE!!! sibilo nella mia mente piú per convincere me stessa che il mio subconscio. NON.MI.PIACE PUNTO! Urlo ancora isterica nella mia mente scandendo parola per parola.
"Tutto bene?... Stai diventando rossa fuoco..." sento la sua voce dietro di me deridermi con un leggero sorriso di scherno. Ma se é dietro di me... Come fa a dirlo??! Chiedo a me stessa in cerca di una possibile risposta. "MUOVITI!" Rispondo freddamente io infilando il grande portone marrone scuro ora aperto grazie al Preside. Percorriamo insieme i corridoi vuoti e silenziosi gremiti solo di armadietti argentei.
"Ci vediamo AMBER" mi saluta poco dopo lui con un breve cenno della mano fermandosi davanti una porta. Mi sistemo meglio la borsa in spalla ricambiando il saluto con un altro cenno della mano e incamminandomi a passo veloce verso la porta piú lontana. MI HA CHIAMATA PER NOME!! Oh ma non ci farrmo ingannare "Leyter prego" gli faccio notare girando appena il viso a guardarlo. E con questo ti saluto Woods... La mia fine é vicina... sospiro entrando in classe, e indovinate un po'... La prof di chimica alza lo sguardo su di me... Uno sguardo che non ha nulla a che fare con la parola: "Amore :-)"
Senti cara se sei qui per giudicare questo é un pugno e quella é la tua faccia odiosa, ora se non hai intenzione di incontrare il mio pugno ti conviene dirigermi un'occhiata decente diamine... NON É COLPA MIA SE WOODS MI HA FATTO FARE RITARDO...
Borbotto nella mia mente, sperando invano naturalmente di intimidirla reggendo il suo sguardo carico d'odio.
"LEYTER... In ritardo come al solito... Si sieda!" Mi rivolge severa e io obbedendo mi siedo al banco vuoto indicato da lei. "Puó almeno degnarci di una spiegazione?!" Chiede severa con lo sguardo ma con tono ironico, da tipica presa in giro.
No! Risponde per me il subconscio. Per quanto mi alletti l'idea di non risponderle, purtroppo sono costretta ad alzare lo sguardo dalla borsa a lei intonando: "Ho avuto un contrattempo con il Preside in persona, abbiamo risolto ed io insieme ad un compagno siamo entrati assicurati dal Preside che ha giustificato il ritardo..." dico in tono convincente e sicuro... La prof incredula mi guarda sbigottita... La tipica faccia da pesce lesso, assomiglia a quel pesciolino rosso che "per sbaglio" finí nella tazza del gabinetto perché eravamo convinte che come Nemo della Disney: ogni scarico porta al mare. É proproo identica inveisce il mio subconscio. Gli faccio l'OK alzando il pollice nella mia mente... Effetivamente ha ragione, diamine si! La prof ha una faccia talmente stupita che non le si addice alla sua fredda immagine, sorrido divertita, godendomi l'espressione basita della prof. Hai qualcosa da dire?? Chiede il subconscio sfidandola e facendo la linguaccia alla prof... "Non é assolutamente possibile!!" Gracchia con la sua voce stridula e fastidiosa da oca... Che non ha nulla a che vedere con una certa persona dalla voce cosí profonda... Eh... EH?!! COME POSSO PARLARE IN QUESTO MODO DI QUELL'ANTIPATICO!? Urlo al mio pensiero incredulo quanto me del mio STRANO paragone. Davvero fatico a riconoscermi...
Deglutisco riprendendo contegno e iniziando a pensare ad altro.
"Possibilissimo invece..." stavo quasi per rispondere quando una voce imperiosa irrompe: il Preside.
"Sono venuto a giustificare l'alunna Leyter per il ritardo, abbiamo avuto una discussione fuori scuola ebbene é giustificata..."
AH AH AH!! BECCATELO A QUEL POSTO! Urlo alla professoressa incredula, con il morale alle stelle solo per averla battuta. Sorrido tra me e me. Questa te la meritavi tutta prof.
"Molto bene... Grazie Signor Preside" fa la professoresa abbassando la testa e con un sorriso forzatissimo sulle labbra piccole e sottili come lame.
Il Preside esce lasciandoci alla lezione. Soddisfatta di me stessa (anche se non ho fatto nulla ma sono tutti dettagli trascurabili...) prendo i libri preparandomi ad una monotona lezione di chimica.

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