La pioggia

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NOOOOO COSA HO DETTO AD AMBER IERI SERA? ERO FORSE UBRIACO?? IO NON LO SO!
Mi dispero mentalmente picchiandomi la testa a pugni.
"Anche tu mi piaci, Amber!" Quella frase mi si ripete nella testa all'infinito. Basta! Mi perseguita. Passo davanti la sua camera, la vedo girarsi nel letto.
E se, e se se lo ricorda?? Tremo al pensarci. Mi tartasserebbe i maroni per sempre urlando: "Jeff mi ami??" La immagino saltellare felice. Non ci resta che scoprire se ricorda o meno. Spero vivamente di no!
Entro in camera e mi avvicino. Racimolando coraggio annuncio la mia presenza: "Dormigliona ubriaca? Sei lí?"
Lei mi risponde in versi. "Non parlo questa lingua... puoi spiegarti a parole?"
Si volta verso di me. Ha gli occhi aperti. "Sto per rimettere" dice soltanto in tono funebre. "In bagno allora..." le do uno schiaffo sul sedere al che lei mi guarda storto ma non ha la forza di reagire. Scende dal letto e mi sibila: "Con te faró i conti dopo" e svanisce alla velocitá della luce al bagno.
Ritorna solo dopo poco tenendosi la testa. "Sta per scoppiarmi la testa!" Si lamenta gemendo disperata. "Ringrazia quel coglione biondino"
"Ryan non é responsabile del mio mal di testa. " prova a difenderlo inutilmente. "Si. Ti ha fatto bere.. Tsk. Tu non reggi molto l'alcol eh?"
Scuote la testa. "Mi sono ubriacata?"
Per non ricordare nulla direi proprio di si. "Si ti sei ubriacata..." prendo la palla al balzo e la incalzo con delle domande come: "Tu non ricordi nulla di nulla? Fin dove si spinge la tua memoria da bradipo?"
Mi lancia un altro fulmine con gli occhi. "Fin quando non mi hai presa tu per portarmi a casa. Poi non so piú nulla. Ho un vuoto."
PERFETTO! ED IO CHE MI PREOCCUPAVO TANTO... Non ricorda neppure di essersi dichiarata.
"Perché me lo chiedi?" Aggiunge sospetta. "Nulla nulla" rispondo incurante alzando le spalle. "Jeff cosa mi hai fatto?" Chiede alzando un sopracciglio. Ti ho fatto perdere la testa... Le donne che si fanno chissá quali film im testa.
"Non ti ho fatto nulla! Cosa vuoi che ti faccia?" Lei non smette di guardarmi con sospetto. "Abbiamo discusso prima di tornare. Tutto qui."
Lei si morde il labbro inferiore sforzando la memoria. É davvero carina quando si concentra cosí. Sorrido mentalmente.
"Non ricordo nulla davvero..."
"Non importa. Meglio cosí!" Le scombino i capelli.
"Meglio cosí perché?" Continua a domandare con insistenza. Sospiro passandomi una mano sulla fronte. "Non crucciarti. Non é successo nulla di che!" Io non ho la minima intenzione di parlarle del discorso di ieri.
Peró lei me l'ha confessato anche se ubriaca e probabilmente ha detto la prima cosa che pensava. Dentro di me sento una specie di tonfo sordo. Una voce irrompe nella mia testa: "Il tradimento non ci é permesso Jeff. Lei é uno strumento per arrivare ad un fine nient'altro che questo. " Si forse hai ragione. Tuttavia io sono un essere umano non come te ed ho il diritto di fare ció che il cuore mi dice.
La voce smette di parlare e non ribatte. Manca a te non a me. Io neppure la conosco quella ragazza. "Sono sicuro che te ne innamorerai a prima vista" Sará. Ma non posso lasciare la situazione con Amber in questo modo. Il mio orgoglio me lo impedisce ma sono riuscito ad ammettere tra me e me che Amber mi piace... (giusto per la cronaca 'mi piace' é diverso da 'la amo' quindi niente film) ed é a quanto pare un sentimento reciproco. Ma questo qui... questo qui dice di no. Che con Amber non ci posso stare...
Preso dai miei pensieri non mi sono accorto neppure che lei si é alzata e sta cercando di riprendere equilibrio. "Sono un rifiuto umano!" Si lascia cadere nuovamente sul letto. "Possibile che sei stordita al punto da non poterti alzare?" Le faccio notare in tono beffardo. "Perché non ti rendi utile invece di criticare. In questo siete tutti campioni!" Risponde stizzita. Mi avvicino e la tiro su tirandola per le braccia. Demente come solo lei è, rischia di cadere in avanti cosí agendo d'istinto si appoggia a me. Ci guardiamo dritto negli occhi. Questa vicinanza non va affatto bene. Per niente.

Amber's pov
Arrossisco di botto. Abbiamo superato il record della vicinanza. Non eravamo mai stati COSÍ vicini come ora. I nostri nasi si stanno sfiorando. Riesco a sentire il suo calmo respiro. Mi tranquillizza. Tuttavia lui mi osserva in silenzio quasi grave.
"Accidenti! Sono proprio una stupida." mormoro. "É essenziale che tu lo abbia capito" risponde lui allo stesso tono. Per questa sua affermazione non la prendo a male. Ha ragione.
Che imbarazzo!! Sono ancora piú stupida dato che non mi allontano da lui. E nel mio profondo non voglio allontanarmi da lui. Vorrei rimanere solo un altro po', ancora un attimo. Per escludere tutto dalla mia mente. Per far si che non pensi a nulla. Soltanto alla vicinanza tra noi.
Stringo le dita sulla sua maglia. Con uno sforzo sovrumano mi allontano da lui. Lui peró mi afferra il braccio.
"Amber... Ce la fai?"
"Certo che si! Sono solo un po' stordita." Provo a tranquillizzarlo lasciando la sua spalla. Riprendendo il mio equilibrio. Mi allontano con il cuore a mille. CHE É SUCCESSO POCO FA?
Non riesco proprio a calmarmi. Senza neppure accorgermene mi ritrovo nella stanza di Jeff.
"Ohi esci fuori! Devo cambiarmi..." una mano mi afferra la spalla con forza costringendomi a girarmi. Sento le sue dita affondarmi nella spalla. Mi fai male... Idiota!
"SCUSA, QUAL É IL PROBLEMA?"
Lui fa un sorriso beffardo. "Ah.. quindi vuoi assistere mentre mi spoglio? Fa' pure..." 
Arrossisco di botto. "Non é quel che intendevo!! Volevo dire che serve farmi male per dirmelo?" Lui lascia la presa. "Chi ti tocca? Stupida." Mi fa la linguaccia. Ed io esco fuori chiudendo la porta. Ma sentilo!!! Ha il coraggio di nascondere l'evidente.
Mentre rimugino sull'accaduto camminando in continuazione avanti e indietro prt il corridoio lui apre la porta dopo cinque minuti vestito e preparato. "Io esco. Tu rimani qui e fa' le pulizie. Da brava!" Mi mette una mano sulla testa. "Ricevuto!" Dico con una faccia da funerale. "Sei sempre cosí triste quando vado via. Che carina la mia piccola innamorata!" Mi prende in giro??? Si piega alla mia altezza. "Sei adorabile quando sei arrabbiata! Fai venire voglia di... mangiarti!" Ancora per l'ennesima volta arrossisco. Maniaco. "Ci vediamo dopo, penso fra un'oretta o due!" Si allontana tranquillo fischiettando ed esce chiudendo la porta.
Io sono rimasta ancora immobile stringendo i pugni. Che voleva dire con "sei adorabile?". Eh va bene basta farmi i film. É ora di dare una ripulita a questa casa! Apro la porta della sua camera per vederne le condizioni.
Letto disfatto. Abiti alla rinfusa.  Doveva avere proprio fretta. Solitamente sistema. Entro e piego per bene gli abiti, buttati alla cazzo sul letto, e li ripongo nell'armadio. Nel riporre uno di questi devo aver tozzato qualcosa che dalla mensola cade a terra ai miei piedi. È una piccola scatola. Che ci fa una scatola del genere nell'armadio?  Si domanda il subconscio sistemandosi gli occhiali immaginari. La prendo in mano. È davvero carina con motivetti floreali intorno. Non capisco peró cosa ci faccia nell'armadio. Il subconscio preme per aprirla ma sono fatti di Jeff che non dovrei toccare. Eppure... la curiositá mi sta divorando. Con cautela apro la scatola all'interno solo un pezzo di carta arrotolato. Che fare?
-prenderlo ed aprire
-farsi i fatti propri e chiudere la scatola
La mia mano sta per chiudere tutto ma qualcosa mi blocca. Daii! Non lo saprá mai mi incita il subconscio. É sbagliato farmi i fatti di lui. Meglio riporre tutto. Oramai l'abbiamo aperta. Non sei curiosa di scoprire cosa custodisce cosí gelosamente in quel pezzo di carta?
Questo maledetto subconscio mi tenta. Mi lascio andare prendendo il pezzo di carta e aprirlo per leggere. É una lettera. Una lettera dedicata a lui. La calligrafia é tremante scritta a mano con inchiostro e penna. Perfino la consistenza della carta é differente.
Inizio a leggere ed ogni riga é un colpo al cuore.

Che significa questo? Chi ha scritto questa lettera?
Sono sotto shock. Questa lettera d'amore era per Jeff. Il nome del mittente é sbiadito e illeggibile. Dunque Jeff ha una donna. Una donna che ama ed anche tanto. Il mio cuore é in frantumi. Sono bastate poche righe per capirne come stanno davvero le cose.  Abbasso la testa sentendo le palpebre farsi pesanti e la vista mi si sdoppia a causa delle lacrime. Una lettera custodita tanto gelosamente in una scatola. Tiro su col naso sentendomi tradita io per prima. Quel bastardo... Ci prova con me avendo un'altra! Ed osa anche intromettersi nelle MIE relazioni. Finisce cosí? Con lui che fa il cascamorto con me avendo una ragazza? Sono arrabbiata, furiosa e disperata. Il mio cuore batte forte, non riesco a fermarlo. Le lacrime scorrono senza sosta. Non riesco a smettere di piangere e prima che possa bagnare la lettera la ripongo nella scatola e anche quest'ultima nell'armadio chiudendo le ante.
Sono a pezzi! Gioca con i miei sentimenti verso di lui. Se solo avessi saputo NON MI SAREI MAI INNAMORATA DI LUI. Lascio che le lacrime scivolino lungo le gote. Qualcuna cade anche a terra con un leggero plic che ricorda la pioggia. Ecco perché ero convinta che la pioggia fossero lacrime delle nuvole che piangono.
Esco dalla sua stanza chiudendo la porta e mi rifugio nella mia gettandomi a capofitto sul letto. Il piú grande dolore in amore lo si incontra nel momento in cui si ama qualcuno che non si puó avere e anche peggio amare e sapere che l'altro sta solo giocando con te. Provo ad asciugarmi le lacrime con le mani ma non serve a nulla.
Voglio tornare in Ayda. Voglio dimenticare questo dolore al petto almeno per un po'. Proseguire nella ricerca, vedere Sefy... voglio DIMENTICARE LUI.
Le lacrime non si fermano per quanto ci provi a fermarle. Ecco cosa differenzia la pioggia dalle lacrime. La pioggia si ferma, le lacrime, invece, continuano a scorrere.

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