In pericolo

26 1 0
                                    

"Tutto pronto tesoro. Credo che mangerò un piccolo pezzo del tuo cuore. Cosí non ti dimenticherò contenta?" Tantissimo il mio subconscio riprende il suo solito sarcasmo. Smettila di scherzare. Qui ci rimetteremo la pelle. Anche se in effetti lo meritiamo. In queste tre settimane Jeff mi è servito come il pane: qualsiasi cosa lui era sempre lì con me. Mi ha protetta a costo della sua stessa vita e nemmeno il mio ordine diceva di morire per me. Ci tiene davvero. Non ha mai provato a scappare via o ad uccidermi. E come al solito io sono capace di mettermi nei guai SEMPRE. Sono davvvero utile quanto un salvadanaio rotto. Non servo a nulla.
Stringo le labbra. "Ora della morte!" Sento ridacchiare da lui mentre mi libera e mi prende in braccio dato che non sono minimamente in grado di camminare: quel veleno immesso nelle mie vene perdura ancora. Così mi porta nel cortiletto di quella soecie di carcere dove ci sono una marea di demoni. Non appena mettiamo piede lì tutti iniziano a scrutarmi mangiandomi con gli occhi. Vengo trasportata al centro di quello spiazzale e il demone mi poggia a terra. Lancio uno sguardo a tutti i demoni presenti. Il demone che mi ha portata qui si unisce alla folla mentre il capitano (dei miei stivali) avanza con lentezza verso di me. Squaina una spada e la avvicina al mio capo. "Sarò veloce. Per non farti del male." Alzo gli occhi su di lui. Tiro fuori la migliore espressione da cucciolo che mi viene. Gli occhi mi lacrimano.
"Ohh che carina!!" Si piega sulle ginocchia alla mia altezza e mi accarezza il viso. "Effettivamente è proprio un peccato lasciare un corpo come il tuo, che nessuno ha mai violato, così." Le sue mani scendono superando il mio collo. Eh? COSA?? FERMATI BRUTTO PERVERTITO!!!
"B-basta!!" Con il corpo tremante per lo sforzo del movimento, mollo uno schiaffo in pieno volto all'uomo.  "V-via da m-me"
"Tsk. Non riesci neppure a parlare! Credi di fermarmi così??"
Stringo i denti. Ha dannatamente ragione. Non posso fare nulla.

Apro bocca per ribattere ma non esce alcun suono. Il mio sguardo si posa sulle mie ginocchia. Ho quasi le lacrime agli occhi. "Mamma!!" La voce dolce di Sefu mi torna in mente. Non posso morire così. Non posso. Ho ancora mille cose da fare prima di morire. E sopratutto non mi umilierò a questo punto. Rialzo gli occhi su di lui. "Se provi a toccarmi ti uccido." Affermo in tono minaccioso lanciando fulmini attraverso gli occhi. E non sto affatto scherzando.
Lui ride di gusto. "Fino a dove si spingerá il tuo orgoglio?"
Mi rialzo in piedi con molta difficoltà. "Non mi umilierò al punto tale da essere toccata da te." Il demone apre un sorriso agli angoli della bocca. "Sarà divertente allora" si avvicina a me con lentezza ed io indietreggio con le gambe indietro. "Accidenti non è divertente se scappi." Schiocca le dita e pronuncia delle parole incomprensibili. "Puoi venire fuori ora..." dice infine rivolgendosi a non so chi. Sento il pavimento sotto di noi aprirsi ed una pianta gigantesca con dei tentacoli a forma di liana esce fuori. Mi blocca le braccia arrotolando il tentacolo-liana intorno alle mie braccia e mi costringe in piedi. Provo a ribellarmi ma la pianta non permette per nulla Lui mi guarda intensamente negli occhi con un sorriso maligno. Oh no... Leggo nella sua occhiata una rabbia tale da farmi tremare. Cavoli se è furioso. La folla dietro di noi lo acclama con fischi e battiti di mani. Credo di essere l'unica a non essere felice per nulla. "Allora implora che qualcuno venga a salvarti... voglio vedere FINO A CHE PUNTO SI SPINGE IL TUO DANNATO ORGOGLIO!" Alzando la voce fin quasi a gridare, si spinge verso di me allunga la mano verso il mio petto. Mi afferra per la casacca rischiando di strapparmela. Inutile dimenarsi. Perfino con calci non riesco. Il veleno mi impedisce di muovermi ulteriormente. Sento le cuciture della casacca strapparsi. Ma....

Prima che questo possa succedere....

La testa del mio aggressore vola via mentre una scia di sangue si posa a terra ed il suo corpo crolla davanti a me senza vita. "Nessuno ti ha mai insegnato che non si toccano le ragazze in questo modo? Che maleducato!" Questa voce. Io la conosco bene. Mi volto guardando Jeff davanti a me. La pianta maledetta gli lancia contro tutti i suoi tentacoli. Che lui taglia con quella spada come fossero spaghetti. "Diamine, come sono caduto in basso per sconfiggere mostri di ultimo livello..." con un affondo colpisce le radici del mostro che tagliate lasciano si che muoia e immediatamente le liane perdono la presa. Una volta libera ricrollo nuovamente a terra incapace di stare in piedi. Guardo le spalle larghe di Jeff davanti a me. Sento di essere finalmente al sicuro. Il corpo del demone accanto a me continua a sanguinare. È stato impeccabile ad intervenire giusto in tempo. Mi sistemo la casacca giusto quanto posso. Jeff sta discutendo con i demoni rimasti a bocca aperta dopo quel che è successo. Deve essere stato in pochi secondi immagino. Non so. Ma avere Jeff qui ed ora mi rende felice. Anche se mi sono appoggiata ancora una volta a lui incapace di difendermi.

♡ P.S I love you ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora