Primo bacio?!

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Sento... Dolore.
Non ne ho mai provato cosí tanto.
Solo ora mi rendo conto della mia pazzia... Sto diventando psicopatica come lui.
Le voci mi stanno distruggendo.
Liberami.
Si... Tu... Stai leggendo della mia sofferenza.
Liberami.
Perfetto.
Ora parlo anche da sola.
Sono ai limiti.
....................

Sento... Calore.
Il dolore... Si sta alleviando. Le voci svaniscono...
Sento il profumo di fresco delle lenzuola.
Sono a casa.
Mamma. Papá.
Mi dispiace. Non mi sarei dovuta immischiare.
"Ben sveglia"
Quella voce.
Allungo una mano alla cieca. E me la sento prendere da un'altra che me la stringe come per darmi forza. Il calore si propaga nel mio corpo.
Mi sento bene.
Con lentezza apro gli occhi e trovo... Jeff di spalle a me. Mi tiene la mano.
Sbadiglio e mi copro la bocca con la mano sinistra libera.
Lui si volta.
"Fatto una bella dormita?"
Non mi era mai e dico MAI capitato di essere tanti felice di vedere quel sorriso da scemo e quegli occhi blu dell'oceano.
"Jeff..." la voce con cui ho detto il suo nome non mi appartiene. Cosí dolce e spaventata. E poi.. Ho detto il suo NOME!! Non lo chiamo per nome. MAI.
Lui nota subito che qualcosa non va in me. Del resto di solito ci prendiamo a parole. Battibecchiamo in continuazione ed io non sono mai stata tanto dolce come ora.
Eppure sembra venirmi naturale.
Gli stringo la mano.
"Non farmi del male" mi salgono le lacrime agli occhi.
Hey!! QUESTA NON SONO IO. NON É AMBER. Sono cosí sentimentale da quando?
Lui si blocca come colto da una scossa elettrica. Mi si avvicina e mi mette un braccio intorno alle spalle. "Non mi chiamo Ayda... " sussurro.
Mi fa appoggiare la testa nell'incavo tra il mento e la sua spalla.
Tiro su col naso. E sento il suo odore. Il suo profumo, quello che avevo giá riscontrato nel momento in cui eravamo in ritardo a scuola.
Siamo cosí vicini. O MIO DIO.
Si é creata un'atmosfera di intimitá. E nè io nè lui rompiamo.
É troppo magico, troppo surreale per essere la realtá.
Alzo il viso per guardare lui. Un istante. Ci siamo guardati negli occhi.
Ho visto il suo viso avvicinarsi cosí tanto al mio. Eravamo talmente vicini da sfioraci le punte dei nasi. Non so.. forse lui si é spinto leggermente oltre. Ci stavamo baciando sul serio. Quando le nostre labbra erano ad un niente. Si sono sfiorate.

In quello stesso momento mi é tornata in mente lui. La sua immagine demoniaca. Quelle frasi. E quell'amore malato che nutre per me. La botta che ho subito alla testa. É tornata la paura. É bastato un istante a rovinare tutto.
Mi sono allontanata da lui quasi a rallenty.
Quante ragazze mi odierebbero per questo ma non mi innamorerei mai di uno come lui. È un pazzo. Bisogna essere masochisti ed io non lo sono. Ed é inutile, caro subconscio, che mi dici il contrario.
Metto una mano sul suo petto e lo allontano da me.
"Sto bene" sussurro con voce tutt'altro che calda e dolce.
Lui é PROFONDAMENTE deluso. Anche se tenta di nasconderlo.
"Bene... questo é l'importante"
Siamo ancora mano nella mano per cui anche se da un lato mi spiace, mi stacco.
E mi siedo accanto a lui.
Si ci stavamo baciando sul serio... Lo sto realizzando ora! È IL SECONDO SE NON TERZO BACIO CHE "ROMPO".
Sospiro. Dalla magica atmosfera ad un silenzio tombale in meno di cinque millisecondi. Che fierezza!
"Hai pensato a me vero?"
"Eh?" Occupata a pensare ad altro fatico nel capire che intende?
"Ti é venuto in mente il me malvagio. Che ti ha fatto del male... Non é cosí?" Chiede lui girando il viso verso di me tentando di nascondere la sua delusione con un amaro sorriso.
"Come fai a dedurlo?"
"Dal tuo sguardo spaventato quando ti sei allontanata. Hai sgranato gli occhi mi hai guardato come se fossi uno mostro." Fa una breve pausa poi soggiunge: "Lo sai é la seconda volta che mi respingi. Tu... mi odi Amber? Ti piaccio?"
Mi blocco.
E sale la tensione nervosa.
"Non ti odio ne ti amo. Ma sei uno scemo ugualmente."
"Mi stai mentendo" dice lui con tono risoluto.
Arrossisco immediatamente. LEGGE NEL PENSIERO?
"Ti ripeto la domanda. Da cosa lo deduci?"
"Dal fatto che stai evitando i miei occhi e ti mordi in continuazione il labbro inferiore, oltre ad essere rossa come un pomodoro maturo. Dunque ti piaccio o sbaglio?" Quel suo tono divertito mi rende nervosa. NON SONO AFFATTO COME LUI MI HA DESCRITTA.
Gli do uno schiaffo leggero sulla spalla.
"Smettila! Non é affatto vero!" Dico in protesta.
"Sei una bugiarda... Stai nascondendo la veritá davanti ai miei occhi."
Ingoio amaramente.
Appoggio le mani sul materasso.
"Non mi piace mentire Jeff. Se tu vuoi sapere la veritá. Dunque te la servo su un piatto d'argento. Se lo desideri scopri la cloche altrimenti sei libero di non credermi" mormoro in risposta.
"Sta di fatto che ti piaccio. Altrimenti non saresti qui insieme a me nella MIA camera. DA SOLI. SUL LETTO"
Mi si blocca il respiro. Che razza di risposta é?
"Saresti fuori. A denunciare i miei crimini a tuo padre e alla polizia. Invece no. Non hai provato a fuggire. Sei sempre rimasta qui. Non hai neppure paura di me. Sei imperturbabile. Per questo mi piaci. "
COSA??? UNA DICHIARAZIONE?
Il mio subconscio sclera facendosi film mentali. Io dal canto mio. Ascolto il suo discorso abbastanza colpita dalle parole. In breve ha detto che mi stima per come sono. Oppure gli piaccio sul serio??
Ohh ma cosa dovrei farmene io? Non mi piace lui. Dovrei preoccuparmi del demone e di quel che mi é successo.
"Hai detto il mio nome prima." Aggiunge divertito.
Ecco ció che temevo.
"Deve essermi sfuggito"
Cala ancora il silenzio.
"E hai parlato di una certa Ayda" soggiunge infine. Sembra curioso.
Ecco un altro paletto.
Ed ora? Che dovrei fare.. Dovrei parlargli? Dovrei rivelargli la mia esperienza?
Posso DAVVERO FIDARMI?
"Nulla... É stato solo un brutto sogno. Ero fusa."
Ecco.. gli ho mentito. Mi sento come se fossi in un videogioco in cui la mia scelta implicherá azioni future. Effetto farfalla.
Solo che sfortunatamente non si puó sapere il vero esito della scelta.
"Non sembravi piú te stessa prima. Eri troppo dolce per essere Amber"
"Si... te l'ho detto: sono fusa. Mi faceva male la testa. Mi hai fatto male!"
Mi sdraio sul letto guardando il soffitto.
"SCUSA"
Torno a guardarlo a bocca aperta. "HAI DETTO 'SCUSA'!"
"Non fare la stupida. Anche un bambino di tre anni sa scusarsi"
"Non intendevo questo. Lo hai detto sul serio. Ti sei scusato con me. Per caso ti sei pentito di avermi fatto del male?"
Jeff abbassa gli occhi. "Non ho mai avuto l'intenzione di colpirti. A volte non sono io a comandare." Il suo tono di voce é basso. Non sembra volermi dire quello che io giá so. Eppure non aggiungo altro. Il mio istinto dice di non rivelargli quel che giá il demone ha detto.
"Sta di fatto che mi hai colpito..."
Mormoro a voce bassa.
"Come?" Aggiungo curiosa lanciandogli un'occhiata.
Lui solleva la mano e imita un movimento di non so cosa... "Con il manico del coltello." Mi passo una mano dietro la testa come alla ricerca di un 'segno' o magari un livido.
"Dormi da un giorno intero. Sono le cinque del pomeriggio, ieri ti ho stesa allo stesso orario"
Sul serio dormo da ventiquattr'ore? Come ho fatto a risvegliarmi qui? E soprattutto una cosa strana: perché mi ha mentito? Quando mi ha steso erano sicuramente le due e qualcosa. Dovevamo mangiare. Non capisco.
"Vuoi dire verso le due... Dovevamo mangiare ricordi?"
Rimane in silenzio. "Probabilmente hai ragione. Sta di fatto che non ricordo. Mi hai fatto talmente incazzare. Devi fare ció che ti dico se non vuoi problemi."
Ha appena finito di dire che gli spiace, che non é lui a comandare... É una contrapposizione vivente.
"Io HO SEMPRE ragione." Aggiungo facendo la parte dell'ogogliosa.
Lui ride. La sua risata vera é contagiosa. Mi piace vederlo ridere. E dopo poco anch'io attacco.
"Vorrei vedere davvero il vero te... " penso fra me e me. Chissá... "Chi ti dice che non sia questo il vero me?" CHE? HO PENSATO A VOCE ALTA?
"Chi ti dice che non sia un mostro invece? Ci conosciamo veramente da sole due settimane." Torno ad ascoltarlo pendendo dalle sue labbra.
"Neanch'io ho capito veramente chi sei... Amber"
Che ne é delle nostre litigate comiche?? Stiamo diventando sentimentali eh Woods?
Il mio subconscio fa una faccetta maliziosa. Lo scaccio infastidita. Mi porto le gambe al petto ed appoggio il mento sulle ginocchia. "Se ti consola saperlo... Neanch'io ho capito chi sono." Mugugno a voce bassa.
Respiro lentamente. Ed il mio battito cardiaco rallenta.
"Ho sete. Vuoi anche tu un bicchiere d'acqua?"
Annuisco silenziosamente. "Grazie!"
Lo osservo alzarsi e sparire per andare in cucina.
Ritorna solo dopo cinque minuti porgendomi un bicchiere d'acqua.
"Comunque ora che stai bene... Potrei riavere la mia camera ed il mio letto giusto? Dormire accanto ad una che si stravacca manco fosse la sola a dormire mi ha fatto passare le notti in bianco."
(Stavo bevendo. Lascio immaginare cosa accadde mentre Jeff diceva questo)
L'acqua per l'appunto, mentre sto tranquillamente bevendo, cambia direzione nella mia gola finendo per soffocarmi. Inizio a tossire dandomi colpi al petto.
Mentre io sto morendo, Jeff tiene il mano il suo bicchiere tranquillamente e si diverte a far muovere l'acqua all'interno di quel bicchiere.
"Non mi morire. Devo ucciderti io quando sará..."
Non é che questo mi conforti ma ugualmente riesco a riprendere fiato.
"HAI DORMITO ACCANTO A ME PER UNA NOTTE??" Urlo isterica. "Non sfondarmi i timpani sono ancora giovane e bello, abbi pietá"
"MI HAI CAMBIATA PER CASO?" Non lo ascolto minimamente. Che razza di pervertito! Insomma...
"Non sono così disperato da 'farmi' te che dormi tanto beata... Tra l'altro non mi piaci. Hai un brutto fisico per cui non ti ho toccato minimamente."
Se divento rossa ancora una volta non é dovuto all'imbarazzo.
AH! E PRIMA VOLEVA BACIARMI LUI O SONO IO CHE MI FACCIO I FILM?
Finisco in fretta e furia il mio bicchiere e mi affretto ad alzarmi dal letto. Se rimango qui a morire sará lui non io.
"Vado in camera mia"
"Permesso accordato"
CHE RABBIA! Come ci si puó innamorare di uno cosí?
"AYDA... SVEGLIATI TI PREGO!"
Questa voce. Inizio a traballare mentre cammino verso la mia stanza. Inizio giá a vedere sfocato. Il mondo prende a girare e mi ritrovo sballottata da una parte all'altra, o forse é solo una mia illusione. Qualcosa mi sta tirando via da questo mondo. Quella voce.
Apro la porta della mia stanza e prima di ricadere in un sonno profondo riesco almeno a cadere sul letto.
Morfeo mi avvolge tra le sue braccia tiepide. Io non sono affatto contenta peró di esserci.



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