Mi alzai nel bel mezzo della notte fonda con il corpo imperlato di sudore, il respiro affannoso e le lacrime agli occhi. Respirai profondamente alzandomi e andando in cucina per prendere qualcosa da bere.
Bevvi due bicchieri d'acqua di seguito. Poggiandomi poi al ripiano in marmo della cucina. Succedeva anche quando sognavo qualcosa, non ricordavo cosa fosse, ma mi alzavo in condizioni pessime e con il terrore dipinto in volto. Sapevo comunque di cosa si trattasse, sapevo cosa rivivevo in quei incubi.
"Ehi" sobbalzai leggermente quando Travis mi raggiunse in cucina.
"Ti ho svegliato non è così?" domandai e lui annuì.
"Tutto bene?" annuii distrattamente alzando lo sguardo verso di lui privo di maglietta. Sarei rimasta ad osservarlo se non fossi stata ancora presa dal mio incubo, ma nonostante questo non potei fare a meno di notare che aveva dei tatuaggi.
"Non volevo svegliarti"
"Non fa niente Emily, andiamo" affermò. "Andiamo a dormire" ripeté. Sopirai prima di seguirlo in fondo al corridoio. Stavo per entrare nella stanza degli ospiti quando mi affermò per un polso fermandomi. "Non lì, qui" indicò la sua camera. Riluttante lo seguii e mi accomodai sul suo letto che profumava di lui. Diamine, chissà quante ragazze ci aveva portato.
Mi stesi su un fianco dandogli le spalle, ma lui mi avvicinò al suo petto.
"Chiudi gli occhi" sussurrò al mio orecchio facendomi venire i brividi. Feci come detto mentre il respiro si faceva irregolare come il suo. "Ti ricordi il cielo stellato che c'era la prima volta che abbiamo visto le lanterne sull'acqua?" annuii, certo che lo ricordavo, era stata una delle notti più belle. "Immaginalo adesso, immagina il rumore dell'acqua del lago che muove lentamente a causa del leggero vento, il fruscio degli alberi e il cielo stellato" continuò mentre nel frattempo tracciava cerchi astratti sul mio braccio. "Le lanterne e i falò dall'altra parte del lago" aggiunse. Il respiro cominciò a farsi più regolare e gli occhi si chiusero poco dopo mentre la voce di Travis rimbombava nella mai testa. Dormii, per la prima volta non pensando ad altro se non a riposare avvolta dalle sue braccia.
***
Mi stiracchiai senza aprire gli occhi, urtando il corpo di Travis alla mia destra. Sussultai leggermente ritraendomi al mio posto e aprendo gli occhi.
Ero sorpresa e allo stesso felice che la notte prima mi avesse calmata, pensavo mi avrebbe insultata o qualcosa del genere, ma in fondo non era così stronzo, almeno lo speravo.
Il lenzuolo ricopriva il suo petto per metà lasciando intravedere così alcuni tatuaggi. Seguii con lo sguardo ogni disegno fino ad arrivare ad una frase sul bicipite interno. Quella frase. Se l'era tatuata. Lui si era tatuato la nostra frase sul braccio. Ero contenta quanto sconvolta, probabilmente lui avrebbe avuto la stessa reazione se avesse saputo che pure io avevo le stesse parole incise sulle costole.
Aveva un'aria rilassata sul volto e il suo respiro era ancora regolare segno che stava dormendo profondamente. Lentamente portai la mano sulla sua fronte scostando alcune ciocche di capelli che la ricoprivano. Erano così morbidi i suoi capelli che feci fatica nel trattenermi dal passarci una mano in mezzo. Stavo per ritrarre la mano quando alzò la sua afferrando il mio polso e riportando la mano fra i suoi capelli.
Rabbrividii e cominciai a giocare con alcune ciocche dei suoi capelli mentre nel frattempo osservavo lui e i suoi tatuaggi. Riappoggiò la mano sul cuscino e sopirò leggermente. Era bello anche appena sveglio e per quanto rilassato sembrava, morivo dalla voglia di incontrare i suoi occhi.
Era impossibile guardarlo senza che la mia mente vagasse in posti insoliti e facesse pensieri poco casti. Scossi la testa come se così facendo avrei scacciato via quei pensieri. Non potevo. Lui era fidanzato e noi eravamo amici o forse nemmeno quello.
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The sky's our point of view
RomanceUn presente prigioniero del passato ed un futuro apparentemente inesistente.