[Min]
Quando mi svegliai avevo le braccia e le gambe intorpidite ma il dolore alla testa era completamente scomparso. Sospirai e mi guardai intorno: l'armadio era aperto e di fianco al futon c'era un bicchiere di plastica e una bottiglia d'acqua quasi vuota. Mi alzai e andai in salotto. Jae-Hwa era seduta sulla poltrona con la testa che penzolava; mi avvicinai e l'appoggiai lentamente sullo schienale. Diedi una breve occhiata all'orologio e constatai che erano le 5 del mattino e che tra un ora saremmo dovute andare entrambe alla pompa di benzina. Afferrai una felpa e uscii. Respirai l'aria fresca del mattino e mi diressi al convenience. Dovevo pur prendere qualcosa da mangiare per quella povera ragazza che era stata così gentile da fermarsi tutta la notte per stare accanto ad una stupida come me.
Presi la cosa che sembrava la più gustosa ma cercai comunque di non spendere molto. Pagai velocemente e uscii. Camminai velocemente e una volta a casa trovai il caos: Jae-Hwa stava correndo a destra e a sinistra urlando: «L'hanno rubata! Ho perso Min!», sorrisi tra me e me. La sua voce si sentiva forte e chiara anche se lei si trovava nella stanza da letto. Riunii tutte le miei forze e cercando di superarla urlai: «Non mi hanno rubato! Sono qui!!». Lei si precipitò in salotto e quando mi vide tirò un sospiro di sollievo. Subito dopo subii la sfuriata, «Cos'è?È già passato tutto? Già ce ne andiamo in giro alle cinque del mattino?» disse. «Sto bene ora... tieni, questo è per te» risposi e dopo averle dato la piccola busta bianca andai a chiudermi in bagno per risparmiarmi una tirata di ringraziamenti: odiavo quando lo facevano, mi metteva in imbarazzo. «Grazie! Li adoro! Come facevi a sapere che amavo i noodles?» chiese, «Non lo sapevo, ne ho preso uno a caso...» risposi alzando la voce lo stretto necessario, per fare in modo che mi sentisse.
Quando uscii la trovai accanto alla porta che mangiava seduta a terra con le gambe incrociate. «Andiamo a lavoro?» dissi e non feci in tempo a ritrarmi che la sua mano era già lì sulla mia fronte, pronta ad esaminare. «Va bene, so che non riuscirei comunque a fermarti quindi andiamo, ma prometti che non ti affaticherai troppo!» mi rimproverò ed annuii annoiata.
Durante la mattinata, restai tutto il tempo a mani conserte, senza fare niente. Jae-Hwa face di tutto affinché restassi seduta e non mi affaticassi; era sempre lì pronta a fare anche i miei clienti e la cosa mi irritò non poco. Ma sapevo che non aveva cattive intenzioni quindi non protestai. Parlare con lei mi dava una strana sensazione, mi rendeva, in un qualche modo, felice. Per la prima volta sentivo di avere... un'amica.
[2 mesi dopo]
[Min]
Camminavo lentamente sotto il cielo azzurro, con le mani in tasca e il naso rivolto alle nuvole sovrastanti: era una giornata fantastica e avrei dato qualsiasi cosa pur di poter restare sul retro soleggiato della mia casetta sgangherata a leggere gli ultimi volumetti di SNK. Sfortunatamente però alle tre del pomeriggio ero già in cammino verso la caffetteria. L'angoscia si faceva largo in me, mentre pensavo con quali soggetti mi sarei dovuto fronteggiare. Poco prima Jae-Hwa si era offerta di accompagnarmi ma io avevo rifiutato: quel giorno aveva un appuntamento con Minho e non avevo intenzione di esserle d'intralcio. Col passare dei giorni il nostro legame si era rafforzato sempre più, tanto che avevamo cominciato a vederci anche al di fuori del lavoro: facevamo passeggiate, visite a casa dell'altra oppure pranzi insieme. E fu proprio in una di quelle giornate che si era presentata a casa con un enorme cestino pieno di cibo e mi aveva strappato alla mia lettura fumettistica trascinandomi via a forza. All'esterno ad aspettarci c'erano Minho e la sua auto. «Ci accompagna lui! L'ho ingaggiato!» aveva detto. Il come si fossero conosciuti era ed è per me ancora un mistero, ma nonostante Minho sappia essere davvero irritante, durante quella scampagnata, decisi che si sarebbero messi insieme -oramai avevo acquisito una certa cultura anche su quell'aspetto della vita- non mi sarei opposta in alcun modo. Jae era diventata un'amica, una vera amica, che riusciva a strapparmi calorosi sorrisi e che mi si appiccicava addosso nonostante non potessi darle molto.
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Sempre...
FanficNome: Park Min Età: 18 Data di nascita: 28 febbraio Condizione familiare: Sola, senza genitori. Condizione economica: Tiro avanti con 496(400 €) won al mese. Occupazione: Lavoro, solo il lavoro. Ambizioni: Avere un futuro migliore. Storia: In che...