Capitolo 14

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[Min]

Alla fine mi ero ritrovata in viaggio verso la tanto agoniata festa. Da quanto avevo capito, il locale dove si sarebbe tenuta, si trovava dall'altra parte della città, quindi ci sarebbe voluto un po' per arrivare. Mentre ammiravo le luci notturne, scorsi la figura di Jungkook che mi guardava, attraverso il riflesso del vetro. Normalmente mi sarei girata e l'avrei preso in giro per ore, ma questa volta stranamente non lo feci, solo cercai di non guardare il suo riflesso, senza avere successo.
I miei occhi si incollarono in quel punto del vetro dove era possibile vederlo. Ero così concentrata che non mi accorsi che l'auto si era fermata e che una ragazza stava entrando.
«Namjoong! Quanto tempo! Come stai? E voi ragazzi come va?» disse, piena di entusiasmo una voce squillante, che sembrava così familiare. Mi girai di colpo, con la coda dell'occhio vidi Jungkook sobbalzare, poi riportai l'attenzione sulla ragazza. Era Jae-Hwa! Mi guardò e rimase pietrificata. «M-m-min?» balbettò. Cercai di nascondermi dietro il braccio, non mi ero mai sentita così in imbarazzo. Ed era strano dato che per la prima volta ero vestita in modo decente dopo anni. Ma era proprio questo che mi rendeva inquieta, non mi sentivo a mio agio, non mi sentivo io. «Sei davvero Min?» chiese ancora Jae-Hwa. «Vi conoscete?» chiese Namjoong sorpreso. Lei annuì e disse: «Lavora con me alla pompa di benzina...». «Quindi lavorate insieme?» chiesero i ragazzi all'unisono.
«Si...» risposi rassegnandomi. «Waaaa... il mondo è davvero piccolo!» esclamò Yoongi.
«Eh già!» disse Jae-Hwa sorridendo. «Sono così contenta di vederti, quasi non ti avevo riconosciuto sai? Sei davvero bellissima! Vero ragazzi?» chiese la ragazza in rosa, con l'entusiasmo e la felicità che, come al solito, le straripava da tutti i pori. «Hai ragione! Min sta davvero bene! Ma anche tu non sei da meno, sempre splendida!» disse Taehyung rompendo il silenzio che si era creato dopo le parole di Jae-Hwa. «Ma come fate a conoscervi?» chiese infine Jae-Hwa. Mi aspettavo quella domanda e alla fine era arrivata. «È... una lunga storia...» rispose Jungkook, che fino ad allora non aveva ancora aperto bocca. «Già... proprio una lunga storia...» lo essecondai. «Immagino che sia troppo lunga per essere raccontata... giusto?». Era sveglia ed era arrivata velocemente al punto. «Già...» confermai. «Beh, allora non indagherò oltre.».
Dopo quelle parole, aspettammo solo di arrivare senza aprire più l'argomento. Una volta arrivati a destinazione, ad uno ad uno, i ragazzi scesero dall'auto. Io fui l'unica che rimasi ancora nell'auto. Quel vestito era molto bello, ma accidenti, aveva quei sottilissimi veli svolazzanti che non riuscivo a tenere a bada in alcun modo. Cercai di alzarmi ma puntualmente le mie mani si appoggiavano sul vestito ed io ricadevo sul sedile. Meditai di rimanere lì e aspettare che l'auto partisse per fuggire da quell'incubo, ma ad un tratto una mano si allungò verso di me. Era ancora una volta Jungkook. Dapprima esitai, poi allungai la mano e accettai il suo sostegno. Lui mi tirò su e immediatamente fui in piedi fuori dal veicolo. Abbassai la guardia e quando feci il primo passo ebbi improvvisamente un giramento di capo che mi privò dell'equilibrio. Ma Jungkook era ancora lì di fianco a me e mi sostenne, poi con viso preoccupato mi chiese: «Ehi, stai bene?».
«Sto bene, sono solo inciampata.» risposi, inventando una scusa. In realtà io stessa non sapevo del perché di quel giramento di capo, ma ci passai sopra. Afferrai l'abito ai lati e quando fui sul punto di  muovere un altro passo, sentii un'altra fitta al capo. Mi fermai nuovamente e guardai il ragazzo che continuava a mantenermi per il braccio. «Aissh... è davvero difficile camminare con questi cosi...» sibilai a denti stretti mentendo. «Yaa... Min, Kookie, cosa state aspettando, entriamo?» urlò Jimin da lontano. Alzai il capo e sentii la mano di Jungkook prendermi il braccio. Mi girai verso di lui. «Mantieniti a me... così non cadrai.» disse piano. Anche questa volta, la sua espressione rassicurante mi indusse a fare qualcosa che normalmente avrei rifiutato immediatamente. Annuii e avvolsi il braccio intorno al suo. Insieme proseguimmo verso l'entrata e una volta dentro la musica mi trafisse da tutte le parti. Avvertii un'altra fitta al capo e d'istinto strinsi ancora più forte la presa al braccio di Jungkook. Mi guardai intorno. La sala era già piena. Non riuscivo a vedere i visi di tutti i presenti perché le luci blu oscuravano tutto. Le uniche cose che riuscivo a vedere chiaramente erano i ragazzi che cantavano sul palco e il vestito rosa fluo di Jae-Hwa. Quella ragazza era stupenda, qualsiasi cosa indossasse. Persino con la tuta arancione che indossavamo a lavoro. 
Ci buttammo nella folla, per arrivare ai tavoli posti, secondo l'uomo all'entrata, dall'altra parte della sala. Continuai a tenermi al braccio di Jungkook, senza mollare la presa neanche per un secondo, abbassai il viso e mi feci guidare da lui, che intanto si faceva spazio nella folla. Quella folla di ragazzi che saltavano, ballavano e urlavano, mi faceva quasi paura. Paura più di tutte le difficoltà che avevo affrontato negl' ultimi tre anni. Ad un tratto però ci fermammo e dopo aver alzato il capo, vidi un ragazzo con dei riccioli biondi che parlava e scherzava con Jungkook.
«Da quanto tempo Jungkook! Come va?» urlò lui, cercando di farsi sentire.
«Junhong da quanto tempo, anche tu! Benissimo e tu?» rispose lui sorridendo. Evidentemente era un suo amico. Avrei voluto lasciarli parlare da soli, ma ero sicura che se avessi lasciato la presa dal braccio gli Jungkook, sarei morta schiacciata da quei ragazzi urlanti. Il ragazzo innaturalmente biondo si accorse di me molto velocemente: «Jungkook, non sapevo avessi una ragazza!» esclamò ed io lo guardai sgranando gli occhi, poi risposi:«Oh... non sono la sua ragazza, sono solo un amica...».  «Oh... capisco, beh allora io vado, il leader mi starà cercando. Kookie è stato un piacere rincontrarti e anche tu... non so qual'è il tuo nome, è stato un piacere. Divertitevi!». Dopo queste parole scomparse nella folla ed io mi preparai ad affrontare di nuovo quell' orda di gente. Strinsi di nuovo la presa intorno al braccio di Jungkook e aspettai che riprendesse ad avanzare. Lui ricominciò con passo veloce, come se non vedesse l'ora di uscire da lì. Faticai un po' a stargli dietro ma alla fine riuscimmo ad arrivare al nostro tavolo dove gli altri si erano già accomodati. Taehyung e Hoseok si erano già precipitati al buffet, mentre Namjoong era seduto accanto a Jae-Hwa e discuteva con lei ridendo e scherzando.
Lasciai la presa dal braccio di Jungkook e lo ringraziai con un inchino, senza neanche guardarlo in viso. Quella era la prima volta che avevo accettato l'aiuto di qualcuno. Mi sedetti su una sedia accanto a Jin e spostai lo sguardo sul palco. Due ragazzi cantavano e ballavano con movimenti casuali. Uno aveva un corpo possente e dei capelli bianchi che gli scendevano sul viso. Indossava solo una camicia e la cravatta non era per niente in ordine. L'altro era molto più esile e indossava un cappellino rosso dal quale spuntavano capelli intrecciati con piccole treccine. Avevano entrambi visi familiari. Probabilmente erano degl'idol. La canzone ripeteva continuamente la frase:
«I'm a good boy...» sussurrai. “Sono un bravo ragazzo?” pensai, traducendo a fatica. Non ero mai stata brava con l'inglese, ma ai tempi delle medie, avevo una compagna di banco che non sbagliava neanche una traduzione. Molte volte mi suggeriva le risposte ai compiti, senza che io glielo chiedessi... era una persona gentile, ma non riuscivo a ricordare il suo viso. Mi concentrai per cercare di ricordare. Poi sentii un urlò: «Uuuuuh!! I'm a good boy!!! Yeaaaah!». Era Jae-Hwa che nel frattempo si era alzata in piedi e aveva cominciato a ballare e a cantare la canzone a squarciagola. Fu allora che ricordai tutto... quella ragazza con cui avevo stretto quella forte amicizia, era Jae-Hwa. Ora capivo perché il suo viso mi sembrava così familiare. Sorrisi e improvvisamente avvertii un'altra fitta alla testa. Portai la mano alla fronte come se questo potesse fermarlo, ma come previsto fu inutile. Quando sentii che era tutto finito, alzai lo sguardo e controllai che nessuno mi avesse notato. Non ero certo venuta lì con l'intenzione di rovinare la festa a tutti. Fortunatamente nessuno si era accorto di me e Jin che prima era accanto a me, si era alzato e stava ora chiacchierando con un ragazzo di cui notai solo i capelli biondi. Era così divertente tingersi i capelli? «Uuuuuuh! Vi state divertendo? Questi erano i nostri super G-dragon e Taeyang con Good Boy! Grazie mille per la vostra fantastica presenza e interpretazione!» disse alla folla un ragazzo che dal nulla comparve sul palco. «Ma ora cambiamo completamente e mettiamo su qualcosa di un po' più lento... ecco a voi Crush con Sofa!». Tirai un sospiro di sollievo. Finalmente qualcosa di tranquillo! Rilassai le spalle e chiusi gli occhi per godermi la musica, quando qualcuno mi prese la mano. Aprii gli occhi sorpresa. «Vuoi ballare?» disse Jungkook, avvicinando la bocca al mio orecchio per permettermi di sentire la sua voce. «Non so ballare.» risposi, avvicinandomi a mia volta. «Non fa niente... facciamo che così mi restituisci il favore.» disse lui convinto. «Quale favore?» chiesi. «Ti ho tagliato i capelli, voglio un riconoscimento» rispose sorridendo maliziosamente. “Aishhh... ci mancava solo questa...”. Non potevo far altro che accettare. Mi alzai cercando di non cadere. Mi posizionai nella pista e aspettai il suo arrivo. Quando fu di fronte a me gli chiesi: «Come si fa?». Lo vidi in difficoltà. «Non lo sai neanche tu vero?» chiesi costringendolo a guardarmi. «Non esattamente...» rispose. «Come fai a non saperlo? Non sei un ballerino?» chiesi, cercando spiegazioni. «Beh si... credo che si faccia così...» disse, poi prese le mie mani e le mise sulle sue spalle. Poi lentamente posizionò le sue sui miei fianchi. Quel gesto mi sorprese e tutto ad un tratto cominciai a sentire sempre più caldo. Abbassai lo sguardo e mi concentrai solo sulla musica, mentre lui cominciava a muoversi lentamente. “Che bella canzone...” pensai, e in un attimo mi ritrovai addosso a Jungkook. Qualcuno mi aveva spinto. Mi fermai e strinsi i pugni. In quel momento avrei solo voluto girarmi e massacrare quel tizio maleducato che non vedeva dove metteva i piedi. Fui sul punto di farlo, ma le mani di Jungkook mi trattennero. «Va bene... per questa volta trattieni il tuo spirito combattivo, ricordati che devi restituirmi un favore...». Aveva ragione, dovevo trattenermi. «Va bene...». Mi rilassai e come se niente fosse mi ricordai che ero molto vicina a Jungkook, troppo vicina. Riuscivo a sentire il suo respiro sul mio collo e mi accorsi che il mio viso si trovava proprio tra il suo collo e la sua spalla. Intanto sembrava che qualcosa mi stesse bruciando dentro. Mancava poco che mi cominciassero a scendere gocce di sudore dalla fronte. Il battito del mio cuore accelerava sempre di più. “Cosa mi succede?” mi chiesi. Non mi ero mai trovata in una situazione del genere, se non dopo una corsa per sfuggire ai soliti creditori. Ma in quel momento non stavo fuggendo da niente e nessuno, stavo solo ballando... “Aspetta... cos'è?”. Sentivo qualcos' altro premere contro il mio petto, ed era proprio all'altezza del... suo cuore.
«Stai bene?» gli chiesi. «Oh? Si, perché?» rispose lui sorpreso. «I-il tuo cuore...» dissi. «Aaah... e-ecco, questa canzone mi piace tantissimo, è molto emozionante!» ribattè, ridacchiando nervosamente. Ecco, forse anche il mio cuore batteva così forte a causa della canzone... «Anche a me piace...» sentenziai.
Stavo benissimo, era solo l'effetto della canzone, potevo stare tranquilla, o forse no... in quel preciso istante, un fulmine a ciel sereno, mi squarciò la testa. Quel dolore lancinante ritornò a farsi vivo, e questa volta si fece sentire molto di più rispetto alle volte precedenti. Fu così forte che la mia testa cadde di peso sulla spalla di Jungkook. Cercai di rialzarla, ma quel dolore non cessava. D'istinto strinsi le mani e di conseguenza le spalle di Jungkook. Lui sussultò, mentre una lacrima scendeva sulle mie guance e cadeva sul tessuto della sua giaccia. «Mi dispiace...» sussurrai con un filo di voce. Poi lui si staccò da me ed io persi il mio sostegno. Le gambe cominciarono a tremare e così mi accovacciai, stringendo la testa tra le mani. «Yaaa! Min! Cosa succede??» urlò lui. Ma la folla non poteva sentirlo a causa della musica e io sentivo la sua voce sempre più lontana. Gli occhi minacciavano di chiudersi da un momento all'altro. «Non lo so... la testa...» dissi con un filo di voce. «Cosa? Non ti sento... Aishh... usciamo da qui. Vieni...» disse, poi mi prese in braccio. Da quel momento in poi non riuscii più a seguire i suoi movimenti, sentivo la testa scoppiare e avevo caldo, tanto caldo.

[Jungkook]

Stava male. La presi in braccio e mi guardai intorno per cercare una via d'uscita. Vidi una porta dietro i tavoli e senza pensare mi precipitai verso di lei. Fortunatamente non c'era nessuno seduto ai tavoli, erano tutti in pista. Quando fui davanti alla porta, con il gomito cercai di abbassare la maniglia e dopo tre tentativi si aprì. La spalancai con un calcio e la oltrepassai con un passo. Ero fuori, finalmente. Avvertii un freddo micidiale. La guardai. Respirava a fatica. Vidi una panchina nelle vicinanze e mi precipitai verso di lei. Misi Min a sedere e mi tolsi la giacca per appoggiarla sulle sue spalle scoperte. Presi il cellulare e mi misi alla ricerca di un ospedale nelle vicinanze. Fortunatamente ce n'era uno non molto lontano da dove mi trovavo. In giro non c'erano taxi e la prossima fermata dell'autobus era tra un' ora. Dovevo portarla a piedi. «Min... ora ti porto all'ospedale, okay?» la rassicurai con respiro affannato. «No... l'ospedale no...» rispose con un filo di voce. «L'ospedale si, invece...» ribattei e la presi tra le braccia. «Parla con me... non svenire, non so cosa ti sia successo, solo... solo, non lasciarmi, okay? Aishh... parlo come se tu stessi per morire, non lo so ma sono davvero agitato... sto diventando pazzo...». «Ssshh... n-non sto m-morendo, non ancora...» mi zittì, poi chiuse gli occhi e non parlò più...

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Salve!! Ecco il nuovo capitolo! Sono davvero preoccupata per Min, cosa gli sarà successo? Quella ragazza ne combina sempre di tutti i colori!

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