Min
Se ve lo steste chiedendo, lavoro in un bar. Si trova al centro di Gangnam quindi è molto frequentata, e i clienti sono sempre molti, sia il giorno che la notte. Dico notte perché da quando il capo ha deciso di aprire all'interno del locale una mini discoteca, durante il weekend, mi tocca fare anche il turno notturno.
Quindi di giorno è un bel posto in cui venire a bere un frullato con parenti o amici e, durante il weekend, si trasforma in una discoteca piena di studenti universitari, pronti a scolarsi intere bottiglie di soju.
È disgustoso vederli, mentre sperperano i loro soldi... ma da una parte e grazie a loro che posso concedermi di leggere qualche fumetto e sopratutto di mangiare qualcosa, di tanto in tanto.
Arrivata davanti all' ingresso, tirai un sospiro di sollievo. Era ancora chiuso. Mi infilai nel vicolo che si apriva subito accanto e dopo qualcosa come cinque metri, scorsi la porta del retro. Entrai. Non c'era nessuno nell'ingresso, ma una volta entrata nella sala principale vidi gli altri ragazzi immersi in una conversazione di gruppo. Nessuno di loro si accorse della mia presenza, dopotutto c'era un motivo se mi avevano soprannominato “membro fantasma”.
A causa del mio silenzio, dovuto alla mia perenne concentrazione nel lavoro, gli altri avevano perso la voglia di iniziare una conversazione con me. Non che la cosa mi dispiacesse, anzi, ne ero più che felice. Il posto di lavoro, non è un luogo in cui parlare e scherzare. Mi avvicinai al mio armadietto e una volta aperto, tirai fuori la divisa. Non era niente di speciale, ma non mi piaceva il fatto di dover indossare una gonna. Era nera, lunga fino al ginocchio ed era nella caratteristica forma a “tubino”... credo... insomma così avevo sentito dalle altre tizie, che però a differenza di me, erano molto entusiaste di indossarla. In vita legavamo il grembiule e, per la parte del superiore del corpo, c'era una semplice camicia bianca. Per i piedi, dei normali mocassini neri.
Entrai nel camerino e cominciai a cambiarmi. Partii come al solito dalla gonna, per poi finire con le scarpe. Mi guardai allo specchio per qualche secondo e controllai i capelli.
“È stato bravo, il ragazzino fifone!” pensai ridacchiando e poi dopo essere uscita, raggiunsi gli altri, che avevano già cominciato a prendere le ordinazioni.
Bangtan Boys
«Accidenti, la stretta di Jungkook fa' davvero male!» escalamò Seokki mentre si massaggiava il collo dolorante. «Ma come mai sei finito a tagliarle i capelli, eh?» continuò poi, rivolgendosi al makne.
«Chiedilo a Taehyun...» rispose, fulminandolo con lo sguardo.
«Quanta tensione! Allora che si fa'? Dove andiamo?» cominciò Jimin, prima che Tae potesse aprire bocca e rovinare ancora di più l'atmosfera.
«Io voglio comprarmi un paio di pantaloni nuovi.» disse Namjoon.
«Io devo prendere una palla da basket...» continuò Yoongi.
«Va bene, va bene, facciamoci un giro» sentenziò infine Jin.
Decisero, così, di andare semplicemente in giro per negozi, armati di sciarpa, cappellino con la visiera e occhiali da sole, per evitare la furia della sasaeng fan. Faceva caldo, ma avrebbero sopportato di tutto, pur di avere un giorno libero come si deve. Entrarono prima in un negozio di cappelli, poi Yoongi andò in un negozio sportivo per prendere la palla da basket, mentre Namjoon e Jin comprarono una maglia e un pantalone. E tra risate e prese in giro, uno dei membri cominciò a sentire lo stomaco brontolare.
«Yaaa, mangiamo qualcosa?» chiese Taehyung.
«In effetti, anche io ho u po' di fame...» lo assecondò Jin.
Alla fine decisero di entrare in un bar abbastanza grande, attirati dallo slogan:
Prendi 3 frullati e ne paghi 2.
Era pieno di gente, ma erano tutti intenti a parlare, quindi nessuno fece caso a loro. Andarono a sedersi in un posto abbastanza appartato e una volta accomodati, rimasero in attesa del cameriere.
Già... del cameriere. O della cameriera, e che cameriera! Era difficile crederci ma si ritrovarono davanti una ragazza uguale a Min, con una gonna... UNA GONNA!!
“No, no, è solo un'allucinazione... solo un'allucinazione!” pensò Jungkook, mentre strizzava gli occhi.
«Waaaa, Min!!!» esclamò Taehyung, interrompendo la discussione sui cavalli di Yoongi, Namjoon, Jin, Jimin e Hoseok.
(commento dell'autore: Non chiedetemi perché stanno parlando di cavalli. È un mistero anche per me.)
Min
“Questa situazione è a dir poco irritante...” pensai. Tra tutti i bar che ci sono a Seoul, proprio qui dovevano venire? Va bene, va bene, dopotutto questo è il mio lavoro, devo farlo bene.
«Benvenuti, cosa vi porto?» chiesi come da copione, mentre sistemavo le pagine del blocknotes e tiravo fuori la penna dal grembiule.
«Lavori qui Min?» chiese Taehyung sorridendo. «Si... » risposi seccata. «Potete dirmi ora cosa volete che vi porti?»
«O-oh giusto... per me un frullato di banane, voi?» rispose lui. Mi affrettai a scriverlo sulla pagina del blocco e rimasi in attesa delle altre ordinazioni. Stranamente il resto dei ragazzi, dei quali non conoscevo il nome, mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite. Erano così sorpresi di vedermi? “Tsk... ovvio. Di sicuro mi credevano una terrorista...” pensai. Tuttavia, pian piano vidi dei grandi sorrisi comparire sulle loro bocche e la mano di uno di loro, quello con gli occhi più a fessura, tendersi verso di me. «Hai distrutto il mio orgoglio, ma dopo quello che hai fatto al makne... sei diventata il mio idolo, mi chiamo Jimin.» disse, seguito dagli altri che cominciarono a dirmi i loro nomi.
«Io sono Namjoon, il leader.» disse il ragazzo dai capelli biondi.
«Yoongi!» esclamò il “rosso” alzando la mano destra.
«Piacere Seokjin, ma puoi chiamarmi Jin.»
e infine, «Hoseok, io sono Hoseok».
“Di cosa sta' parlando? Aaaah, i capelli!” pensai. Poi riportai la concentrazione sul lavoro, chiedendo per l'ennesima volta, cos' altro volevano che portassi loro. Finalmente arrivò una risposta decente e tutti rivelarono la loro preferenza, tranne... Jungkook.
Era rimasto in silenzio per tutto il tempo a guardare un punto fisso. Taehyung cominciò a sventolargli una mano davanti agli occhi. «Kookie, tu cosa vuoi? Cos'hai? Hai dormito male questa notte?» chiese Ho... Hoseok?
Come non detto. Avevo già dimenticato i loro nomi. Ricordavo solo Jungkook e Taehyung.
Jungkook
“Non ci credo... non può essere lei. Sembra così, così femminile!” pensai. Era la seconda volta, in un giorno, che mi stupiva in quel modo. Il suo modo di stupirmi era qualcosa di incredibile. Ogni volta mi ritrovavo a guardare un punto fisso e inevitabilmente nella mia testa cominciavano a girare pensieri come: “Wow” oppure, “Non ci credo”. Eppure quello che faceva, non era niente di speciale. Insomma la prima volta aveva semplicemente riso e ora, indossa solo una gonna nera e una camicia bianca. Non c'è niente di particolare... tuttavia, mi sorprende, e quando succede non riesco più a muovermi. Come se fossi bloccato da qualcosa, qualcosa che non riesco a fermare, ma che soprattutto non riesco a capire.
«Fragola... va bene quello alla fragola...» dissi con un filo di voce, cercando di liberarmi da quella morsa.
«Bene...» disse, per poi fare un leggero inchino e scomparire dietro una tenda arancione.
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Sempre...
FanfictionNome: Park Min Età: 18 Data di nascita: 28 febbraio Condizione familiare: Sola, senza genitori. Condizione economica: Tiro avanti con 496(400 €) won al mese. Occupazione: Lavoro, solo il lavoro. Ambizioni: Avere un futuro migliore. Storia: In che...