-Capitolo 8-

2.9K 130 12
                                    

Un nuovo giorno era iniziato qui ad L.A. Un giorno perfetto per suicidarsi in allegria bevendo un coktail alla candeggina.
La sera prima l'avevo passata con Giorgia a guardare film e fare cazzate, come da copione abbiamo filmato tutto. Penso che non scorderò mai Gio, che balla sul tavolo, con una parrucca rosa, che balla e canta a voce stridula milkshake. Posso pur sempre usarlo per ricattarla. Eh eh eh.
Mi scrollai le coperte di dosso e come un vero homo sapiens mi grattai allegramente le natiche. Che c'è? Io non posso grattarmi?!?
Irritata come ogni mattina mi vestii con t-shirt e jeans e scesi.
Successe tutto come ogni mattina da quando ero arrivata e dopo il viaggio in pullman che passai a riguardare i video con Giorgia entrai nel cortile della scuola normalmente.
Mi sedetti su un muretto insieme a Gio, che intanto stava piangendo dal ridere. Mentre arrivava il mio assolo, nel nostro video, due mani mi coprirono gli occhi e una voce camuffata mi disse
<<Indovina chi sono?>>
Conoscevo questo profumo, era molto buono, ma non riuscivo a collegarlo a nessuno che conoscessi. Toccai le mani, erano calde e grandi, mi coprivano quasi metà faccia, non riuscivo proprio a capire a chi appartenessero. Un po' confusa risposi con un incerto
<<Nash?...>>
Le mani furono levate dal mio viso e girandomi riuscii a vedere la faccia della persona dietro di me
<<No sciocchina sono Cameron>>
Disse facendo la voce da femmina. Mi pentii subito di quello che avevo pensato. Oggi era vestito con una maglietta bordeaux con le maniche a tre quarti e dei jeans scuri.
<<Oh mio dio ma quanto siamo simpatici oggi>>
Dissi sarcastica, quanto mi stava sulle palle questo.
<<Su dai divertiti un po'>>
Disse facendo un piccolo sbuffo
<<Guarda la mia faccia>>
Dissi indicandola e fissando lo il più seriamente possibile, intanto Giorgia, capendo le mie intenzioni, stava ridendo sotto i baffi
<<La sto guardando>>
Disse guardandomi
<<No guardala attentamente>>
Lui confuso continuò a guardarmi e dopo qualche secondo passato a fissarci dissi un marcato
<<NO>>
Io e Giorgia scoppiammo a ridere
<<Ma quanto sei simpatica>>
Fece una finta risata e si avvicinò a me
<<Grazie>>
Risposi io
<<Ero ironico>>
Disse lui con voce sensuale. Come poteva essere sensuale la sua voce?!? Era pur sempre Dallas! Dallas lo stronzo.
<<Anche io>>
Dissi cercando di tenerli testa. Si avvicinò ancora di più e ci ritrovammo a qualche centimetro di distanza, i nostro nasi si stavano per sfiorare. Riuscivo a vedere perfettamente i suoi occhi marroni erano così caldi... Ma che sto dicendo?!?.
Il suo respiro si stava mescolando con il mio e i battiti del mio cuore stavano aumentando, riecheggiando nella mia testa. Ci stavano guardando intensamente. Nel mio viso incominciai a sentire una sensazione di calore, non era per niente piacevole, mi stavo imbarazzando così tanto. Sapevo di essere rossa come un pomodoro così cercai darmi un contegno
<<Devi sempre avere l'ultima parola?>>
Esclamò lui divertito. Le sue labbra erano così... Marta se finisci quella frase sei morta... Allettanti. Oddio no l'ho detto. Cercai di non prestare attenzione alla voce nella mia testa e risposi
<<Si>>
Lui mi guardò per qualche momento e incominciò a fissare anche lui le mie labbra, facendo un sorrisetto malizioso disse
<<Bhé meglio che vada, ci vediamo dolcezza>>
Detto questo si allontanò facendomi l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo infastidita e mi girai verso Giorgia
<<Cos'era quello?>>
Mi chiese lei fra il sospettoso e il divertito
<<Quello cosa?>>
Chiesi annoiata e cercando di evitare il suo sguardo
<<Quella scenetta che avete appena messo in atto>>
Disse come se fosse ovvio
<<Niente, non era... Niente>>
Dissi sospirando nell'ultima parte
<<Se se...certo>>
Disse guardandomi di sottecchi, io mi voltai irritata verso di lei e buttando le mani al cielo esclamai
<<Qual'è problema di tutti oggi?!?>>
Lei guardandomi rispose
<<Qual'è il tuo problema semmai... Marta provare attrazione per qualcuno non è la fine del mondo>>
<<Io per quel coso provo solo disgusto e odio, è così donnaiolo, è così...>>
<<Figo?>>
<<Si, cioè NO>>
Mi corressi subito e prima che aprisse bocca cambiai argomento
<<Andiamo in classe? Penso stia per suonare>>
<<Okay>>
Dopo quella breve discussione entrammo in classe e passammo una normale e noiosa giornata di lezioni.

POV. Cameron (sorpresi vero ;)

Mi allontanai da Marta e la sua amica, certo che quella aveva bisogno di scopare un po', sembrava così frustrata.
Stavo per raggiungere il mio gruppo quando una voce mi fece voltare
<<Cam! Aspetta!>>
Johanna corse, per quello che poteva coi tacchi, verso di me è appena mi fu davanti sorrise maliziosa e con il dito mi tracciò la linea degli addominali
<<Johanna>>
Dissi guardandola maliziosamente. Mi portò dietro un muretto e mi sbatté contro il muro
<<Che ne dici se oggi bigiamo? Magari potresti venire a casa mia... I miei genitori sono via per lavoro e ho preso un completino che sono certa ti farà impazzire>>
Disse mordendosi il labbro e piegandosi leggermente verso di me. Deglutii a fatica e il mio sguardo non poté non abbassarsi sulla scollatura della sua striminzita maglietta. Aveva due tette enormi e con quell'indumento venivano messe in mostra ancora in più. La sua mano, intanto, si era abbassata ancora di più slacciandomi la zip dei pantaloni; io, cercando un contegno, la allontanai allacciandomela di nuovo
<<Non posso ho già marinato qualche giorno fa>>
<<Ma nessuno dirà niente se salti la prima ora>>
Disse lei avvicinandosi di nuovo e leccandomi il lobo dell'orecchio; mi scappò un sospiro che la fece sorridere soddisfatta, sapeva di avermi in pugno.
<<Cameeeroonn non porto le mutandine>>
Disse sussurrando al mio orecchio e mettendo la mia mano in mezzo alle sue cosce. La sensazione di calore mi fece impazzire e sentivo che anche qualcosa in basso si stava svegliando. Non resistetti più e prendendola per un braccio la portai nel bagno delle femmine. Ci chiudemmo a chiave in una cabina, poi rivolgendomi a lei dissi
<<Solo un ora okay?>>
Lei sorrise maliziosa e avvicinandosi a me mi rislacciò i pantaloni abbassandoli completamente. Mi guardò dritto negli occhi e con fare sensuale disse
<<A meno che tu non voglia il bis>>
Dopo quelle parole si abbassò e si mise in ginocchio davanti a me
<<Oh...Wow>>

        • • • • • • • • •

Aprii la porta della cabina stremato e mentre mi allacciavo in pantaloni Johanna si posizionò dietro di me è incominciò a baciarmi il collo
<<E' stato bello come sempre del resto>>
Disse per poi allontanarsi per lavarsi le mani
<<Già non c'è male>>
Dissi soddisfatto. Mi voltai di spalle e feci per uscire
<<Aspetta Cam!>>
Disse lei raggiungendomi
<<Johanna se non sbaglio avevamo detto un ora ed...>>
Guardai il mio telefono
<<E' passata un ora>>
Mi girai di nuovo ma lei mi voltò con uno strattone
<<Ci impiegherò meno di un minuto>>
Disse incominciando ad alzare si un ottava la sua voce
<<Lo dicesti pure nel camerino del centro commerciale e diciamo che essere cacciati dal proprietario non è stato bellissimo>>
Lei rise fastidiosamente, sembrava lo starnazzare delle papere
<<Stupidino, no è che... Ieri ho notato che hai dato un passaggio ad una ragazza e oggi ci hai parlato "intimamente", dimmi chi è la puttanella?>>
<<Si, chiama Marta, non capisco il perché della tua gelosia, io e te non stiamo insieme>>
Dissi sottolineando le ultime parole
<<Non sono gelosa, solo mi chiedevo come faceva a piacerti una sfigata come quella>>
Disse facendo una faccia schifata
<<Hey hey hey... A me non piace, tu per prima sai che non voglio storie serie e poi io non mi innamoro, mi piace solo fare sesso, non coccolare>>
Dissi mettendo in chiaro la situazione. Mi guardò maliziosamente
<<Allora non ti dispiacerà fare una piccola scommessa>>
Disse con un faccia fintamente innocente mentre di dondolava a destra e sinistra
<<Affatto>>
Dissi menefreghista
<<Okay scommetto cinquecento dollari che non riuscirai a farla innamorar di te entro il ballo d'inverno >>
Disse guardandomi con un espressione maligna
<<Ma manca un mese>>
Esclami sbigottito
<<Come? il grande Cameron Dallas che dice sempre "tutte le donne mi cadono ai piedi" ha paura?>>
Disse stuzzicandomi
<<No, ma...>>
<<Per caso non hai più le palle Dallas?>>
Io risposi subito
<<Certo che le ho, ma se io accettassi, tu, come farai a capire se sarà innamorata di me?>>
Dissi sospettoso
<<Semplice se le farai dire "ti amo" durante l'ultimo lento della serata, avrai vinto cinquecento dollaroni, sono soldi facili Cam...oppure hai paura?>>
Come sempre sapeva che colpendo il mio orgoglio sarei diventata una preda facile
<<Io? Paura? Pssssh no>>
Dissi sconvolto
<<Allora accetta>>
Disse porgendomi la mano, io ci pensai un attimo, in fondo se avessi perso non ci avrei perso niente, invece se avessi vinto avrei intascato cinquecento dollari e la soddisfazione di averla fatta cadere ai miei piedi...
<<Okay accetto>>
Le strinsi la mano con forza.
Ripensai a ciò che era successo fra me è lei quella mattina.
<<Ho già vinto>>
Dissi sicuro di me.
Intanto sul suo viso notai che era apparso un ghigno malefico. Questa qui sta nascondendo qualcosa.

Way Back Into Love|| Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora