-Capitolo 9-

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Che palle. È l'ora di matematica e Nash sta dormendo nel banco di fianco al mio. Ora con chi chiacchero?!?. Uff...
Incomincio a tamburellate le dita sul banco. Tutto ciò che si può sentire è il gesso che preme sulla lavagna, il ticchettio di un orologio e una ragazza che mastica la cicca in maniera molto fastidiosa.
Non ce la faccio più.
Per mia fortuna dopo un tempo che sembrò interminabile la campanella suonò e lentamente mi avvicinai a Nash strattonandoli il braccio
<<Nashy tesoro alzati>>
Dissi facendo una voce da anziana
<<Nonna ancora dieci minuti!>>
Borbottò lui spostando il braccio sotto la testa
<<Ma che nonna Nash, è finita matematica, muovi il culo che è l'intervallo>>
Lui si alzò di colpo e mi guardò, sbadigliò un poco. Lo guardai ridendo e prendendolo a braccetto lo portai al mio armadietto
<<Allora che mi sono perso?>>
Disse stropicciandosi gli occhi
<<Vediamo... Uhm.... Niente!>>
Risposi aprendo di colpo l'armadietto. Una figura si avvicinò a noi come un tornado
<<Hola come andiamo?>>
Disse Giorgia mostrandoci un sorriso a trentadue denti
<<Ehm penso bene>>
Rispose Nash grattandosi la testa imbarazzato, aspetta... Imbarazzato?
<<Questa tua positività mi confonde>>
Dissi io sbuffando leggermente
<<Cos'è tutto questo pessimismo?>>
<<Si chiama scuola e ammazza l'entusiasmo>>
Dissi io prendendo dei libri per la lezione dopo per poi chiudere l'armadietto con una manata
<<Okkkaaaayyyy.... Ora io mi allontano da questa nube di negatività e vado in bagno al bar a farmi una scorpacciata di donut, Adios!>>
Disse Gio allontanandosi piano piano da me e se ne andò verso il bar.
Nash guardò Giorgia svoltare l'angolo poi si voltò sospirando. Io lo fissai maliziosamente
<<Alllloooora... Fra te e Gio?...>>
Gli dissi dandogli delle leggere gomitate. Lui si guardò intorno spaesato
<<Ehm, uh! hai visto sta arrivando Shawn? ora vado che devo studiare ehm... Trigonometria!>>
Esclamò cambiando argomento in fretta
<<Ma noi non facciamo trigonometr->>
Dissi confusa
<<Già ma... è un buon momento per iniziare, ciao!>>
Lo guardai allontanarsi. Dopo poco si presentò, davanti a me, Shawn che sorridendo timidamente disse
<<Hey Marta>>
<<Ciao Shawn>>
Risposi felice facendoli un cenno con la mano
<<Ehm volevo chiederti...>>
Disse arrossendo come un pomodoro
<<Hey a parole tue>>
Esclamai mettendogli una mano sulla spalla in segno di conforto
<<Si... Cioè... Verresti con me... Al cinema, sai c'è un film carino...>>
Disse esitando
<<Non amo il cinema>>
Risposi storcendo il naso in una smorfia di disappunto
<<Oh ehm...allora potremmo andare al luna park ho dei biglietti omaggio>>
A quelle parole mi si illuminarono gli occhi
<<Certo, amo i luna park>>
<<Perfetto, allora stasera alle 8pm?>>
Chiese speranzoso
<<Si>>
Risposi felicemente
<<Bhé...a dopo>>
Disse allontanandosi
<<Ciao>>
Lo salutai agitando la mano per aria.
La campanella suonò bucandomi un timpano e alzando gli occhi mi diressi in classe per un altra lezione.

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L'ultima campanella suonò ed io con un sorriso raccolsi velocemente la mia roba e uscii di corda da quel carcere.
Stavo cercando Giorgia con lo sguardo quando una mano mi afferrò il braccio
<<Hey Marta>>
Disse una voce profonda, l'avrei riconosciuta tra mille. Nulla poteva irritarmi più di quella.
<<Dallas che vuoi?>>
Chiesi seccata
<<Niente di che>>
Disse vago muovendo la mano in maniera casuale
<<Non ho tempo da perdere>>
Esclamai arrabbiata, dopo mi voltai irritata e me ne andai alla ricerca della mia amica
<<Scusami, cioè... Volevo solo dirti una cosa>>
Disse riafferrandomi il braccio per poi girarmi verso di lui
<<Muoviti che non ho tempo>>
Lui mi guardò per qualche secondo e dopo un attimo di pausa parlò
<<Senti volevo dirti che abbiamo incominciato con il piede sbagliato e ho deciso che voglio ricominciare, mi sono comportato come uno stronzo e volevo chiederti... Scusa>>
Disse porgendomi una mano, io lo guardai stranita ma lui sorridendo disse
<<Tu devi essere quella nuova, sono Cameron Dallas e tu?>>
Lo guardai insospettita ma subito dopo ricambiai la stretta con forza
<<Marta Vanelli al suo servizio>>
Lui rise e grattandosi la testa imbarazzato mi fissò attentamente negli occhi. Ci guardammo per quelli che parvero minuti. I suoi occhi erano quasi una calamita e notai che anche lui mi stava fissando. Sembrava che stesse cercando di leggermi l'anima. Odiavo quando lo facevano, perciò distolsi lo sguardo sotto soggezione.
Lui scosse la testa ridacchiando per poi alzare il viso nuovamente
<<Ci vediamo in giro straniera>>
Disse con un cenno di mano
<<Ciao Cameron>>
Risposi sorridendo. Alla fine non era poi così male, o almeno credo...
Se ne andò lasciandomi sola ad aspettare quella cretina di una mia amica.
Wow, Cameron Dallas che chiede scusa... che evento! Certo che deve essersi sniffato qualcosa di molto forte prima della nostra conversazione, a meno che... nahhh! Non è così intelligente da tramare qualcosa... Che poi chissà perchè mi ha chiesto scusa... Bah!

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Passò molto tempo prima che fu l'ora di prepararsi per "l'appuntamento", se così si può chiamare, con Shawn. Era così dolce e carino, poi la sua timidezza è così... awww! Oddio, ma che mi sta succedendo?!?
Cercando di non pensare ai miei ormoni ribollenti e andai a farmi una doccia con calma, molta calma.
Entrai nel bagno, mi spogliai e misi della musica dal telefono. Accesi il rubinetto della doccia, aspettai che si riscaldasse per poi entrare nella cabina e godermi le piccole gocce calde che scivolavano sulla mia pelle. Insaponai il mio corpo con dei saponi alla vaniglia e mi rilassai ascoltando le note di una delle mie canzoni preferite.
Finito tutto uscii dal bagno avvolta da un asciugamano per poi entrare in camera mia per prepararmi.
Mi vestii con un jeans lungo a vita alta nero, un top bianco con una fantasia floreale rosa e un paio di Vans nere. Mi truccai poco, misi un po' di mascara e passai una linea leggera di matita; i capelli, invece, li legai in una crocchia disordinata.
Guardai l'orologio sul mio telefono, mancava poco all'ora fatale. Scesi sul divano e mi sedetti assieme a mio padre intento a guardare una partita di football
<<Da quando guardi il football?>>
chiesi stranita indicando il televisore
<<Bhè da quando siamo nella patria del football>>
<<Mmh, teoria interessante>>
<<Ma dimmi, dove vai vestita "elegante"?>>
chiese mio padre sospettoso
<<Papà sono in jeans e maglietta, comunque esco con amici>>
risposi svogliatamente
<<Non tornare tardi, non farti offrire da bere, non par->>
<<Non parlare con gli sconosciuti, eccetera eccetera... Papà lo so, me lo dici da diciassette anni ormai>>
dissi io alzando gli occhi al cielo, lui sorrise nel vedermi, poi mi prese una mia mano fra le sue
<<Lo so tesoro, ma tu sei ancora la mia piccola bambina>>
<<Papà lo sono certo, un po' cresciuta ma lo sono, non preoccuparti so come difendermi>>
dissi spintonandolo con una spalla. IL campanello suonò improvvisamente facendomi bloccare. Era arrivato il momento.
<<Non ne dubito Martolina, ora va e ruba il cuore a quel ragazzo>>
<<Come hai fatt->>
<<Marta sono vecchio, non stupido>>
<<Ti voglio bene papà>>
dissi dandogli un abbraccio
<<Anche io tesoro, muoviti su, non farlo aspettare tutta la vita>>
gli sorrisi ed andai ad aprire la porta. Un Shawn sorridente era davanti a me con un mazzo di fiori profumati. Io sorrisi felice e chiusi la porta dietro di me.
<<Milady è pronta per andare?>>
mi chiese porgendomi un braccio per andare a braccetto
<<Certo signore>>

Way Back Into Love|| Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora