-Capitolo 11-

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Arrivai davanti al cortile della mia scuola sospirando.
All'improvviso una furia mi venne incontro travolgendomi.
<<Com'è andato l'appuntamento ruba cuori?>>
Chiese lei eccitatissima
<<Giorgia sono le otto del mattino un po' di rispetto...>>
Risposi guardandomi attorno e notando qualche persona che si era girata
<<Per chi?>>
Replicò lei
<<Per me>>
Risposi spegnendole l'entusiasmo
<<Che vecchietta... Ma com'è andato?>>
A quella domanda feci un sorrisetto imbarazzato
<<Oddio qui si fa scoppiettante la cosa>>
Disse lei dandomi delle leggere gomitate e facendomi l'occhiolino
<<Scoppiettante?>>
Ridi confusa
<<Giusto no, in fiamme!>>
Feci un face palm e Gio si mise a ridere
<<È andata bene, é stato gentile e...>>
Dissi prendendo una pausa
<<E...?>>
Mi incitò a continuare la frase
<<Cisiamobaciati>>
Dissi bisbigliando velocemente
<<Cosa?>>
Domandò lei
<<Cisiamobaciati!>>
Provai più velocemente
<<Marta ti giuro che non riesco a capire...>>
<<Ci siamo baciati! Okay?!?>>
Urlai io agitando le mani. Molte persone si girarono curiose verso di noi, io le guardai male e dopo poco tempo tornarono a fare quello che stavano facendo
<<Cosa?!? Oddio ora mi metto a fangirlare!>>
Urlò lei mentre incominciava a saltellare
<<Giorgia per favore no!>>
Risposi io disperata
<<Ma... Ma>>
Pronunciò lei tristemente
<<N O>>
Risposi io ferma
<<Okay.>>
Io ridacchiai per il suo piccolo broncio e lei si mise a ridere con me. Mentre parlavamo si avvicinò a noi un ragazzo
<<Marta posso parlarti?>>
Disse Cameron picchettandomi sulla spalla
<<Certo>>
Mi girai verso Giorgia e la guardai scusandomi con gli occhi, lei annuì.
Mi girai e vidi Cameron che stava sorridendo
<<Dimmi>>
<<Stavo pensando...>>
<<Quindi anche tu pensi! E ha fatto male?>>
Dissi ironica, lui mi guardò male e io gli feci segno di continuare
<<Non è che domani vorresti venire con me a prendere un milkshake? Come amici naturalmente...>>
<<Amo prendere i milkshake come amici!>>
<<Perfetto allora questo pomeriggio alle quattro?>>
<<Okay>>
Lo salutai e tornai da Giorgia che mi guardava strano
<<Che c'è?>>
<<EeehmShawn>>
Disse fingendo un colpo di tosse
<<Dobbiamo prendere un milkshake mica creare un primogenito>>
<<Non si sa mai...>>
Scoppiò a ridere e io le diedi un pugnetto sulla spalla.
Insieme ci incamminammo in classe e passano più o meno così tutta la giornata

• • • • • • • • • •

L'ultima campanella suonò risvegliandomi dal mio pisolino durante l'ora di matematica.
Uscii dalla classe stiracchiandomi e mi incamminai nel cortile assieme agli altri. Cercai Giorgia con lo sguardo ma non la trovai così raggiunsi i ragazzi che stavano vicino ad un muretto.
<<M ma quale onore averti con noi>>
<<Mi piace mischiarmi con la plebaglia alle volte>>
Nash mi diede il cinque mentre ridacchiava. Notai Shawn in un angolino che usava il cellulare così decisi di raggiungerlo e salutarlo.
<<Hey>>
Lo salutai dolcemente
<<Ciao Marta>>
Disse lui salutandomi e dandomi un bacio vicino alle labbra. Notò che tutti ci stavano fissando perciò arrossì mentre io ridevo
<<Che ci siamo persi>>
Disse Matt malizioso; io mi grattai la testa imbarazzata
<<Eh Eh Eh...>>
Mi voltai di nuovo verso Shawn che in quel momento mi stava fissando
<<Posso parlarti in privato?>>
Mi chiese lui guardandosi intorno, io annuii leggermente e lo seguii in un angolo appartato
<<Bhé... Volevo prima di tutto dirti che ieri mi sono trovato benissimo>>
<<Anche io Shawn>>
Lui sorrise e si grattò la testa imbarazzato
<<Sai volevo chiederti... Usciresti con me per un secondo appuntamento?>>
Disse lui arrossendo lievemente
Io lo guardai e sorrisi
<<Mi farebbe piacere>>
Lui mi sorrise e poi disse
<<Okay allora stasera alle 8pm?>>
<<Perfetto>>
<<Bene allora ti vengo prendere, ora devo andare, ciao>>
Disse lui salutandomi
<<Ciao>>
Risposi io, poi mi allontanai e tornai nel gruppo in cui Giorgia era misteriosamente apparsa
<<Dove eri finita>>
Chiese lei curiosa
<<Potrei farti la stessa domanda>>
Risposi io prontamente
<<Ufff... Io ero nell'aula di musica a prendere una cosa e tu?>>
Disse sottolineando l'ultima parola
Io sorrisi leggermente e poi li feci segno che ne avremmo parlato dopo, lei fece l'occhiolino in cambio.
Insieme salutammo i ragazzi e ci incamminammo verso la fermata.

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Finalmente si fecero le quattro e con le cuffiette nelle orecchie mi incamminai verso Starbucks.
Quel pomeriggio non faceva molto caldo, difatti mi ero messa un maglio cibo bianco e una giacca. Il cielo però era comunque chiaro, anche se il sole produceva una luce biancastra.
La città era vuota, la strada era poco trafficata e quella poca gente che c'era camminava silenziosamente, in fin dei conti era una giornata come le altre.
Arrivai al locale e notai che all'interno c'era poca gente, come per il resto della città.
Entrai e una ventata di calore mi accolse, dio benedica i riscaldamenti.
Notai Cameron seduto a un tavolo vicini alla finestra. Lo raggiunsi e mi sedetti vicino a lui
<<Ma buon pomeriggio>>
Disse lui ironicamente smettendo di guardare lo schermo del telefono
<<Salve>>
Dissi sorridendo
<<Hai già ordinato?>>
Aggiunsi, lui per risposta agitò il bicchiere con quello che doveva essere un milkshake
<<Okay torno subito>>
Andai alla cassa e ordinai una cioccolata calda e un muffin che mi venne subito consegnato, pagai e tornai al tavolo.
Tra noi c'era un po' di imbarazzo, ognuno di noi beveva a sorsi la propria bevanda e ci guardavamo intorno.
<<Allora Marta come ti sembra l'America?>>
Chiese lui rompendo il silenzio imbarazzante
<<Bella, molto, ho sempre sognato di venire a vivere qui, anche se all'inizio mi è scocciato lasciare la mia vita li>>
Risposi mentre guardavo la mia cioccolata
<<E l'Italia com'è?>>
A quella domanda sorrisi. Tra me è la mia madre patria c'era una sorta di amore odio, c'erano cose che odiavo e cose amavo e che ancora mi mancano
<<Bellissima, ma anche lei ha i suoi difetti, per esempio la pizza é davvero meravigliosa, poi c'è il mare, il cibo, l'arte... C'è troppo da dire, l'unica cosa è che mi manca la pizza>>
Dissi elencando le cose sulle punte delle dita
<<Ma anche noi abbiamo la pizza>>
Rispose lui stranito
<<Si ma non come la nostra>>
Replicai fingendomi ferita, lui ridacchiò per poi sorridere. Sentii le mie guance farsi rosse e uno strano calore si propagò per tutto il corpo, ma che mi succede?!?

Way Back Into Love|| Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora