Un ultima notte da solo

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Mi disconnetto, forse per l'ultima volta, sono stanco, troppo stanco per andare avanti, sento che a mano a mano, i sensi mi abbandonano: svaniscono di fronte a queste onde. Le luci della costa sono le uniche percezioni che riesco ancora a distinguere e non più tanto bene. Speravo di trovare una qualsiasi spiegazione alla mia avventura notturna ed invece mi ritrovo qui a scrivere. Non sento bensì percepisco una situazione di quiete inesistente agli occhi di coloro che passano questa notte in mezzo a quel trambusto che chiamano vita. Solo al mondo, così mi sento in questo momento, vedo delle lanterne che spiccano il volo andando in qualche destinazione che è a noi sconosciuta e che nonostante ciò ci piace seguire con gli occhi fino a quando non la vediamo svanire e dunque cadere nel mare. Ed ecco qui la caduta, mi ricorda la vita, e in questa circostanza più la mia che quella di altri. Ma ecco che subito ne riparte un altra, evidentemente ci sono tanti innamorati stasera, oppure solo due che stanno cercando di realizzare un loro progetto in un lancio. Non sono certo di ciò che provo e dunque penso che non lo scriverò, non ora. Vorrei gettarmi tra queste onde, ma la razionalità mi blocca, mi bloccano i miei pensieri ed il pensiero che forse non riuscirò a finire il brano da me intrapreso. Trovo nella sabbia una leggerezza ormai svanita, il peso dell'acqua l'ha resa inseparabile. Trovo una confusione fuori e dentro di me che non mi fa dire ciò che vorrei scrivere veramente, è impressionante come sia forte la forza della mente. Mi basta solo sapere di aver condiviso con qualcuno il mio pensiero del vivere inimitabile.

                                  Nicolò Galasso

Sensazioni dimenticateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora