Ventiseiesimo Capitolo

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Inizio a tremare e disperatamente mi stringo contro la parete alle mie spalle.

"Vattene!"

Provo a urlare, nascondendo il viso contro le mie ginocchia.

La donna ridacchia leggermente; il ticchettio insistente dei suoi passi si ferma a pochi metri da me.

"Tesoro, guardami"

La sua voce. Il suo tono è così dolce e gentile all'improvviso.

Scuoto però il capo, trattenendo a stento un singhiozzo per il pianto.

Lei fa schioccare ripetutamente la lingua contro il palato, contrariata.

"Devi obbedire alla mamma"

Uno spostamento d'aria improvviso che mi scuote i capelli lungo la schiena; il sussurro di mia madre contro l'orecchio destro mi fa venire la pelle d'oca.

Alzo di scatto la testa, spalancando gli occhi davanti a me.

"No!"

Sussurro a denti stretti; continuo a scuotere la testa e a fissare qualsiasi cosa abbia davanti.

I capelli, i lineamenti del viso, la pelle cerulea e le forme definite del corpo... È mia madre, ma non lo è. I suoi occhi si sono scuriti improvvisamente; sottili vene bluacee le percorrono il viso circondandole gli occhi con incroci intricati.

I suoi denti. I suoi canini sono più appuntiti, e le spuntano dalle labbra rosse come lame affilate.

Sento l'aria mancare e il cuore in gola.

Faccio saettare lo sguardo da Kate a Zayn ripetutamente.

"Come.. Mamma tu..!"

Balbetto.

Lei rotea gli occhi al cielo, passandosi una mano tra i lunghi capelli.

"Sei sconvolta, bambina mia? Non ho più l'aspetto che tanto ti piaceva?"

Deglutisco a fatica, tastando il terreno sotto ai miei piedi. Sono congelata al suolo.

"Kate, andiamo stai spaventando la piccola"

Zayn si intromette con voce squillante, scoppiando a ridere subito dopo e buttando la testa all'indietro. La donna ride con lui, creando una sinfonia assordante per le mie orecchie.

Kate si copre la bocca con una mano, scuotendo poi il capo.

"Ero in macchina.."

Inizia a raccontare con finto trasporto, una mano stretta al petto e l'altra abbandonata sulla fronte.

"Ero sola e pioveva molto, tu non eri ancora tornata a casa!"

Finge di asciugarsi le lacrime dagli occhi con un dito.

"Un vampiro deve avermi attaccato, perché ricordo solo il finestrino accanto al volante spaccato e un paio di affilati canini contro al mio collo.."

La sua voce torna fredda e piatta, gli occhi inespressivi. Sembra stia raccontando la storia di qualcun altro, non di come sia morta.

Passano minuti di totale silenzio: io trattengo il fiato.

Se fossi tornata a casa in tempo. Se avessi riconosciuto la sua macchina tra le gocce di pioggia di quel giorno orribile. Tutto questo non sarebbe successo, e ora potrei abbracciarla senza il terrore che mi possa mordere.

Zayn tossisce e mia madre accenna un ghigno. Raccoglie la gonna del suo lungo vestito tra le mani, avvicinandosi a me.

"Mi sono risvegliata in ospedale. Ricordo che le luci al neon erano troppo accecanti. E avevo una disperata voglia di nutrirmi."

Bloody Lips [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora