Alla fine avevamo scelto una commedia romantica, classico film con finale felice. Ero seduto accanto a Jamia con un braccio attorno alle sue spalle, gli occhi incollati allo schermo ma la mente sulle labbra di Gerard.
Iniziavo ad averne abbastanza di questa storia, non riuscivo più a capire se Gerard mi piaceva o no. Non avevo mai pensato ai ragazzi in questo modo ma lui era diverso, anzi no. Era il classico stronzo menefreghista ma aveva qualcosa che in fin dei conti lo rendeva unico.
Era arrivata la fatidica scena di sesso nel film e giuro che son quasi riuscito a sentire Gerard che ci pensava a come usarla contro di me, infatti poco dopo si girò e sussurrò qualcosa all'orecchio di Lindsey la quale divenne rossa in viso e fece una risatina "innocente" dando una leggera spinta a Gerard pronunciando un flebile "dai smettila"; poi il suo sguardo si era posato su di me, quello di Gerard intendiamoci, quasi a voler vedere la mia reazione a ciò. Cercai di rimanere impassibile.
Eravamo ormai a tre quarti di film, e tantissime sdolcinatezze da parte della coppietta dell'anno, quando decisi di giocare il suo gioco. Iniziai ad accarezzare i capelli a Jamia per poi passare alle guance e sorriderle dolcemente, per quanto potessi, in fondo stavo soltanto fingendo. Lei poggiò la testa sulla mia spalla guardandomi dritto negli occhi. C'è da dire che i suoi occhi erano bellissimi, quasi mi ci persi in loro. Mi sorrise dolcemente e poggiò le sue labbra sulle mie, erano davvero sottili e si sentiva un leggero sapore alla fragola, probabilmente era per via del lucidalabbra. Non ci avevo fatto caso la prima volta che mi aveva baciato. Non durò a lungo dato che un acutissimo grido ci separò. Era Lindsey, ovvio.
A quanto pare il suo cavaliere aveva iniziato a sbaciucchiarle il collo, magari ora gli uscivano canini estremamente lunghi, gli occhi gli diventavano rossi e le succhiava via tutto il sangue dal corpo. Che scena deliziosa.
-Ti ho mai detto quanto sei bella Lynz? Perché lo sei, sei bellissima.
Sentì una morsa nello stomaco, non riuscivo a respirare quasi. Sentivo il cuore che accelerava, lo sentivo ovunque il mio povero cuore, volevo solo alzarmi da quel divano dargli una sberla e poi andarmene possibilmente senza trascinarmi dietro Jamia che mi avrebbe solo ricordato quanto avevo fallito quel giorno. Mi stava fissando, Gerard mi fissava mentre lo "sussurrava" a lei, guardava me. 'Che bastardo' è tutto ciò che riuscì a pensare in quel momento.
-Oh Gee –
'Oh conati di vomito'.
Lui sorrise e basta, poi guardò me e Jamia – Spero che non vi dia alcun fastidio, ma sapete quando sono vicino a questa ragazza fantastica vado assolutamente fuori di me. Tu ne dovresti saper qualcosa Frank, in fondo si vede che ci tieni... A Jamia.
-Grazie per la bella serata, Gerard, Lindsey è stato un piacere conoscervi – Jamia salutò entrambi con uno smagliante sorriso stampato in volto, aveva i denti perfettamente dritti e bianchi, quasi accecava un sorriso bello come il suo. Lindsey si limitò a sorridere e poi fu Gerard a parlare.
-Volete che vi riaccompagno a casa? Ho la macchina libera.
Stavo per rifiutare, non era sicuramente la sua buon'azione del giorno, aveva qualcosa in mente, ma Jamia mi precedette accettando, dannazione quella ragazza deve capire che io con lui non ci voglio stare.
'Certo e allora perché stai a casa sua cercando di farlo ingelosire?' No. Non è il momento coscienza.
Eravamo tutti e tre dentro alla sua macchina, ovviamente mi era toccato stare davanti accanto al moro, Jamia invece era seduta dietro.
Fino ad ora il mio rapporto con Gerard è stato più che strano, un giorno mi bacia, l'altro mi dice che mi stava prendendo solo in giro, l'altro cerca di riavvicinarmi e farmi ingelosire. Vorrei solo capire cosa vuole esattamente da me.
Una volta lasciata Jamia a casa sua ed esserci assicurata che fosse entrata sana e salva, perché in questa cittadina del cavolo rapiscono ragazze un giorno si e l'altro pure, ci dirigemmo alla mia di casa, o almeno così pensavo. No, quella non era assolutamente la via di casa mia, o una qualunque via della città. Che diavolo stava combinando?
-Dove stai andando? – chiesi cercando di suonare il più distaccato possibile.
-Lo vedrai Frankie, non essere impaziente – mi rivolse un piccolo sorriso, o forse era un ghigno, non fa molta differenza comunque, stiamo parlando di Way e qualunque cosa avesse in mente alla fine mi avrebbe fatto soltanto male.
-Non ho nessuna voglia di andare da qualsiasi parte con te, portami a casa. – Non si fermò, anzi mi ignorò bellamente – Sono serio, portami a casa Gerard!
-Esageri troppo Frank, lasciati andare, per una volta solo lasciati andare – mi fece l'occhiolino. Sospirai. Un giorno o l'altro avrei dato di matto lo so ma..
Se fosse questa la risposta? E se mi dovessi solo lasciar andare?
*Risuscita*
Beh si, salve. Sono viva a quanto pare. Se vi interessa saperlo ho avuto un blocco assurdo, all'inizio ho cercato di scrivere qualcosa ma niente mi piaceva e per un po' ho pensato di lasciar perdere ma non mi piace lasciare le cose a metà quindi cercherò di continuare.
Devo ringraziare la mia sorellona per avermi dato una mano a trovare "l'ispirazione" per questo capitolo, ho già qualche idea per i prossimi capitoli quindi non credo ci metterò molto ad aggiornare questa volta.
Quindi alla prossima people (se ancora ci state), bacini Gerard's style di nuovo.
E UN'ULTIMA COSA CHE HO APPENA VISTO. La storia ha raggiunto 1k di visualizzazioni e anche se può sembrare poco per me è tantissimo, non credevo che ci sarei arrivata, quindi grazie mille a tutti quelli che hanno letto. Grazie aw.
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I Promise.
FanfictionAllora questa è la mia prima Frerard non che la mia prima ff e beh vediamo cosa ne esce fuori, non so esattamente come finirà questa storia, non so nemmeno cosa succederà non ho una trama fissa quindi le cose potrebbero cambiare da un momento all'al...