Se la sveglia da fastidio a voi normali esseri umani, io dovrei essermi lanciata fuori da una finestra da quattro mesi e mezzo.
-Dove sono le mie mutande?- passi pesanti si rincorrono nel corridoio fuori dalla porta della mia stanza, sfortunatamente situata all'inizio di questo.
Schiamazzi e lamenti si ripercuotono tra le mura dell'appartamento, svegliandomi completamente dal mio sonno già naturalmente tormentato.
Ci sono giorni in cui una donna non vorrebbe essere una donna.
Ci sono anche giorni in cui non sarei mai voluta incappare in quattro idioti canterini, perlopiù australiani, ma Dio non può accontentare mica tutti.
Così mi trovo bloccata in un appartamento arioso e spazioso con quattro bei musicisti. (notare il sarcasmo).
-Credo che le abbia prese Lucas!- mi chiedo perché Gesù abbia fatto nascere quel puffo con una voce tanto acuta e fastidiosa, anche alle sette di mattina.
-Gil hai visto le mie mut..- lunghi capelli biondi ed una risatina da canguro nevrotico, Ashton Irwin è il ventunenne più immaturo che si possa incontrare e io, ovviamente, ci vivo insieme.
-Stavi dormendo?- se ora mi alzo, penso, gli stacco il pene e glielo incollo al posto del naso.
-Ti abbiamo svegliato?- due grandi occhi marroni entrano nella mia assonnata visuale, seguiti dai capelli neri di Michael (credo ancora per poco) e dal ciuffo biondo di Luke.
-No! Macchè! Dormire? Io? Alle sette di mattina? Ma ti pare!- ogni respiro è puro sarcasmo, ma io sono nervosa e loro idioti -ah menomale!- Ashton spinge Luke, che gli ha appena fatto una linguaccia, sul mio letto.
Il ginocchio aguzzo del gigante biondo atterra sulla mia pancia e credo che l'urlo emesso dalla mia bocca abbia fatto cadere i capelli di Michael una volta per tutte.
-Credo che ti abbiano sentito anche i compari di Calum, in Cina- sghignazza quest'ultimo.
-NON SONO CINESE MIKE, PER LA TRRCENTESIMA VOLTA-
Mike sorride, sculettando nei suoi boxer verdi e seguito da Calum a petto nudo, se ne va lasciandomi sola con Luke ed Ashton.
-Quindi sai dove sono i miei boxer?- uno sguardo e quasi vedo i suoi capelli biondi prendere fuoco.
-scusa scusa scusa. MI DISPIACE- Luke colpisce il falsetto con l'ultima nota della sua preghiera e mi lascia strisciando i piedi.
-Sparisci microbo- Ashton ha le braccia conserte e mi guarda socchiudendo gli occhi.
Fa per parlare ma Michael lo precede dalla cucina - CREDO CHE LUKE SIA SVENUTO.- spalanco gli occhi e mi colpisco la fronte col palmo di una mano.
-Togliti dai miei cereali!-
-GIL DI A LUKE DI TOGLIERE IL SUO FOTTUTO NASO DAL MIO LATTE- mi alzo lentamente, sentendo almeno un litro e mezzo di sangue bagnarmi in quel posto lì.-PREPARA I SOLDI PER IL BARATTOLO DELLE PAROLACCE MIKE- grido infilandomi le pantofole.
Questa è routine.
Forse dovrei davvero buttarmi da una finestra, ma poi mi toccherebbe pagarla e credo che il barattolo delle parolacce di Luke mi abbia fottuto tutto il conto in banca.
Merda.
LO SO CHE FA SCHIFO MA NON TIRATEMI I BROCCOLI DI ASH ADDOSSO, MI SONO APPENA CAMBIATA.
Spero che vi piaccia.
Comunque, spieghiamo un po' di cose.
La fanfiction è ovviamente umoristica (anche se non sono poi troppo adatta a questo genere ma fack *barattolo*)
E nasce da una serie iniziata su twitter (sono wannhugthemm) e che è piaciuta tanto che alcune ragazze mi hanno chiesto di farci questa sorta di libro.Eccovi accontentate!
-Gildina lol
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Vivere con i 5SOS (cinque sotto un tetto)
FanfictionDavvero serve una intro? Avanti, il titolo è più lungo delle gambe di Hemmings. Solo una grande accozzaglia di situazioni, spero divertenti, nate da una semplice domanda: come sarebbe vivere con i 5SOS? Highest: #19 in funny