Three ?

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Quando hai un calo di zuccheri e svieni vedi il mondo girare in tre direzioni diverse, poco prima di cadere a terra come una balena spiaggiata.

Quando una polpetta ti colpisce in fronte e la sedia su cui sei seduta (già instabile di suo)cade, non hai molto tempo per realizzare cosa sta succedendo, che la grande mano di Ashton Irwin ti si schiaffa su una spalla e ti inizia a tirare verso l'alto.

Michael Clifford è l'uomo meno uomo che io conosca.

Non è gay (anche se lo spero perché shippo muke) e non perché ha una vagina al posto sbagliato (spero vivamente che non sia così) piuttosto perché la quantità di coraggio racchiusa nel suo morbido corpo di adolescente, è pari alla quantità di peli che Calum ha sul petto.

Ha la facile indole allo spavento prematuro, roba che viene a bussarti alla porta in piena notte perché prima di cena ha visto i teletubbies con Luke e si sono spaventati insieme come bambini.

Per questo, credo, mi aspettavo totalmente la sua reazione alla mia caduta improvvisa, ma non ne ero comunque preparata.

Tutto ciò che vedi quando sei a terra e hai dato una botta atroce sul pavimento con il collo, è un soffitto bianco e nel mio caso, quattro teste di cazzo australiane che corrono per casa cercando delle coperte.

Quando uno cade e batte la testa, fossi in loro, cercherei di non muovere la vittima e prenderei ghiaccio ed asciugamani.

Tutto ciò che quei quattro hanno fatto è stato spostarmi dal pavimento e coprirmi la faccia con un lenzuolo, manco fossi già morta.

Tornando alle labbra del signor Clifford, me la sono vista proprio brutta.

Una volta mi ha raccontato che suo padre ha fatto il paramedico e che da bambino quello era stato il suo sogno, a quel punto mi sono messa a sedere.

-Okay che mi volete fuori da questa casa, ma lasciarmi morire sotto le labbra di Michael non vi sembra un po' troppo crudele?-

Inutile dire che Michael si è offeso, tornando a giocare in camera sua con la play e che Calum mi ha spinto contro il materasso del divano causandomi una fitta atroce alle spalle.

A quel punto Lucas ha cercato di salvarmi dalle cure di Ashton. Prendendomi per una gamba aveva intenzione di trascinarmi in camera sua.

In quel momento mi sono sentita un'essere civilizzato rapito da una tribù di indigeni.

A pensarci, Calum potrebbe passare per uno di loro, togliendo la tinta bionda tra le ciocche capelli neri e riccioluti e qualche vestito di dosso.

-LASCIATEMI ANDARE O GIURO CHE VI TAGLIO UN PIEDE E VE LO FICCO NEL BUCO OSCURO-

Quando vivi con quattro ragazzi adolescenti impari a farti una cultura di bestemmie (in quattro lingue differenti) parolacce (anche se il barattolo di Luke ci impedisce di imprecare per la maggior parte del tempo) e un vasto repertorio di minacce e promesse.

Promesse che impediscono la normale collaborazione tra coinquilini (c'è sempre qualcuno che si offende e fa il broncio: Calum e Michael, occasionalmente anche Luke e Ashton) e minacce che salvaguardano l'integrità morale del resto di noi (me).

-Sto bene Calum, non c'è bisogno di altro se non riposo, quindi ora mi fai la cortesia di sparecchiare la tavola con Ashton e di mettere i piatti in lavastoviglie-

-Luke è tutto a posto, posa il telefono e smettila di flirtare con l'infermiera del pronto soccorso-

Certe volte mi sento una mamma.

Non prendetemi a male, essere mamma è la cosa più bella del mondo: quando hai un figlio solo e se le uniche cose che è in grado di fare sono: pisciare, cagare, mangiare e dormire.




Scusatemi se aggiorno in ritardo, ma ieri ero stanca morta e non ho proprio avuto tempo.

In più sto lavorando ad una nuova fanfic (già Sara, perché non ne scrivi già tre) e vorrei pubblicarla il prima possibile.

Ora vi lascio.

Spero che vi abbia fatto divertire, ci sentiamo su twitter ( wannahugthemm) e nei commenti!

-Gil


Vivere con i 5SOS (cinque sotto un tetto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora