Epilogue

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-Passami il nastro adesivo- biascico, tenendo un paio di forbici dal manico nero incastrate tra gli incisivi.

Muovo le mani freneticamente sulla superficie dello scatolone, tentando in tutti i modi di tenere ferme le ali di cartone ed evitare una crisi isterica.

Soffio un buffetto d'aria sul ciuffo di capelli che ostacola momentaneamente la mia vista e guardo insistentemente la porta di ingresso, aspettando che Ashton torni in casa.

-Ashton il nastro adesivo! Mi si stanno per fondere le dita con il cartone- socchiudo le labbra e lascio andare un lamento piuttosto rumoroso, segnalando il disperato bisogno di aiuto di cui necessito.

-Sono passati cinque mesi e sei ancora la nostra regina del dramma preferita Gil- la sua risatina lo preannuncia e alzando nuovamente lo sguardo trovo i suoi fianchi coperti da un leggero pantalone della tuta.

-Sono di Calum- corrugo la fronte e mi siedo sullo scatolone con un salto decisamente poco atletico.

-Si, ma lui ancora non se ne accorge. Farai meglio a non parlare, ho già impacchettato tutti i miei vestiti e non ho intenzione di prendere un aereo in mutande- ride di nuovo, porgendomi il nastro adesivo trasparente che tiene tra il pollice e l'indice -Hai finito?- fa un gesto plateale indicando tutte gli scatoloni disseminati per il soggiorno.

Annuisco e mi accascio leggermente con le spalle, sconsolata -Non sono nemmeno vicina ad aver finito- alzo le braccia e le lascio ricadere sulle cosce.

Ashton incrocia le braccia e mi guarda scettico -Io e i ragazzi abbiamo iniziato ad impacchettare la tua stanza l'altro ieri, mentre tu eri in aereo. Non ho idea di come sia possibile che tu non abbia ancora finito- alzo lo sguardo dalle sue scarpe e lo sposto esattamente davanti a me, utilizzandolo da parasole.

-Sono tornata di giovedì- inizio a gesticolare animatamente, solo per essere interrotta da Mr Tutore Legale -Era mercoledì- sbuffo e continuo -Mercoledì, giusto. Mi sono dovuta riprendere dal fuso orario. Giovedì sono rimasta sveglia tutta la notte con Calum a guardare Mulan- ragiono puntando un indice verso il suo petto -a ripetizione?- esclama scioccato.

Lo guardo con un sorriso divertito -ti sorprende?- gli schiaccio un mezzo occhiolino e lui scuote la testa ricambiando il ghigno -Sinceramente un po', ma pensando che se stata in Italia per gli ultimi cinque mesi ... allora non più- si infila le mani in tasca e rivolge lo sguardo verso la porta un paio di volte, sentendo le voci di Luke e Michael che battibeccano su qualcosa.

-Dicevo, giovedì non ho dormito e ieri c'è stato il party per festeggiare l'uscita del vostro terzo album- sorrido guardando un paio di buste dei rifiuti posate contro il muro accanto la cucina.

-Avevi comunque tutto il pomeriggio per impacchettare le tue cose, visto che il party è iniziato solo alle dieci e mezzo di sera- punta inarcando un sopracciglio -Che?- mi porto una mano al cuore con espressione fintamente inorridita -Stai sottovalutando una fangirl Ashton, ho passato quattro ore ad analizzare ogni traccia del nuovo album. Non me lo sarei mai aspettato dal principale account di update della 5sosfam- rido guardando la sua faccia confusa.

-Io sarei un account di update?- si passa una mano tra il ciuffo di capelli biondicci e sbuffa alla mia risposta -Hi keek, it's Ashton here- lo mimico con una risata quando mi spinge la spalla con un palmo.

-L'era dei Keek è ormai terminata- con una smorfia fa qualche passo indietro e le mie labbra si piegano in un broncio -Dovresti riprendere la tua attività- ragiono ad alta voce.

Avverto il cartone piegarsi sotto il mio peso, ma lo ignoro e utilizzo il dorso di una mano per sviare la luce del sole che entra dalla porta spalancata, ora che Ashton si è spostato di nuovo.

-Okay ho capito Gil. Muoviti, Dave passa a prenderci con il van tra- guarda l'orologio al polso e annuisce tra sé -quarantacinque minuti, e da quello che vedo tutte queste scatole sono tutte aperte- schiocca la lingua e mi lascia di nuovo da sola.

-Il nastro!- lo richiamo, solo per ricevere un sorrisino e il rotolo adesivo sul naso.

Mi alzo e batto prontamente le mani sulle ali dello scatolone, staccando uni pezzo di scotch con i denti (rischiando di cacciarmi tipo due incisivi) non riuscendo a raggiungere il paio di forbici che ho posato a terra qualche minuto fa.

-Stiamo davvero andando in tour- sorrido ampiamente spiaccicando la faccia contro il finestrino del van. Michael sbuffa sonoramente alla mia constatazione, togliendosi una cuffia e guardandomi con gli occhiali da sole ancora in bilico sulla punta del suo naso a patata.

-Noi andiamo in tour, tu sei solo la groupie di Calum- prende in mano la cuffia e tenta di riposizionarla di nuovo all'interno del suo orecchio (anche quello è un po' a forma di patata) non riuscendo nell'intento quando il mio ragazzo lo colpisce con uno scappellotto alla nuca.

-Stiamo insieme da sette mesi, siamo un po' oltre la fase "groupie"- mormora, scatenando l'ilarità del rosso (si è tinto di nuovo in occasione dell'uscita dell'album) che grugnisce e toglie definitivamente i due auricolari dalle orecchie -Stiamo parlando di Gil, non passerà mai quella fase- un singhiozzo inaspettato lascia le sue labbra quando Calum lo colpisce di nuovo -Che cazzo amico- esclama.

-No, ha ragione- sogghigno, guadagnandomi un'occhiata scioccata da Calum, che subito scuote la testa demotivato e si appoggia contro il sedile, rilassandosi totalmente.

-Comunque sono davvero felice di poter viaggiare per il mondo, anche se nel pacchetto è inclusa l'insegnante privata che mio padre vi ha costretto ad assumere e anche voi- Luke ride con me -purtroppo- ribadisce guardando il suo ragazzo mentre finge di suonare una chitarra elettrica inesistente sulla sua pancia (sembra una patata) -Io non lo sopporto più- scuote la testa e punta lo sguardo verso Ashton che parla con Dave, preso da un accesa discussione -Odio questa band- mormora tornando a guardare le strade californiane che scorrono sotto i nostri occhi.

-Ragazzi- Michael emette un urlo frustrato, attirando tutta l'attenzione su di sé -sul serio stiamo portando Gildina SonoImbarazzante Ternazzi nel nostro terzo tour promozionale? Io non ne posso più di vedere la sua faccia del cazzo ogni giorno della mia vita- nonostante tenti di apparire davvero infastidito, a metà del discorso si lascia scappare una breve risata che mi fa roteare gli occhi al cielo.

-Si, lo state facendo e ne siete anche molto felici- li guardo con un ghigno stampato in faccia prima di attirarli in un forzato e sudato abbraccio di gruppo -Che schifo Ashton, la tua ascella puzza di cipolla- si lamenta Luke -potrei friggere delle alette di pollo con tutto l'olio che cola dai tuoi capelli- ribatte quello, piccato.

-Sembra che ora saremo in cinque sotto un tettuccio-

-Tu e l'umorismo siete due concetti lontani, più o meno come Michael e l'equilibrio-

-Sta zitto Luke-.



NON ERO IO SE ANCHE L'EPILOGO NON LO PUBBLICAVO IN RITARDO.

La storia è ufficialmente finita e io sono a metà tra un emo e una principessa Dinsey.

Non perdo tempo a blaterare e passo al ringraziare ogni singola anima che ha dedicato il suo prezioso tempo a leggere 'sta stronzata.

A chi ha sempre votato, commentato, chi l'ha aggiunta in biblioteca e chi l'ha inserita in un elenco di lettura.

Non mi sarei mai sognata un feedback del genere, da un'idea nata da cosa? Una serie su twitter nata per votare i 5SOS ai VMA e per divertire. Spero che vi sia piaciuta come a me è piaciuta scriverla e che non abbandonerete me e la mia passione nello scrivere.

Un altro grazie speciale per le 64k visite che io boh ...

-Gil



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