4 Capitolo

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Erano così belli. La gente applaudiva e io continuavo a stare immobile senza fare nulla. Iniziai a ricordare le mille sensazioni che provavo salendo in sella. Ancora lacrime. Ad un certo punto vidi un cavallo che mi ricordava il mio, quello che avevo lasciato a mia zia, lo stesso cavallo che mi fece cadere. Non poteva essere lui.

Finita la serata meravigliosa mi asciugai le lacrime e uscii dall'enorme tendone rosso e bianco. Mi avvicinai ad un recinto dove tenevano gli asini e cavalli. Uno di loro si avvicinò a me ed io Iniziai a tremare. Non avevo paura di loro, ma delle emozioni che avrei potuto provare solo toccandoli. Sentii il loro muso soffice, mi venne una strana sensazione :un misto di voglia di stare li e un senso di allontanarmi da loro perché sapevo di soffrire di nuovo.

Non riuscivo a stare li,tornai subito a casa e lungo la strada iniziarono a cadermi molte lacrime sulle guance. Dopo circa 10 minuti arrivai davanti alla porta di casa, presi la chiave , la girai nella serratura ed Entrai. Era tutto buio e per nn rischiare di svegliare i miei genitori non l'accesi e pregai di non inciampare su qualcosa nel percorso salotto-camera. Come non detto, andai a sbattere nell'angolo di un tavolino posizionato appena sopra le scale.

"Camilla sei tu?" mi sentii dire con la voce assonnata di mia madre.

"si mamma sono io, stai tranquilla ora vado a dormire. notte" dissi tenendo tra le mani il ginocchio che stava leggermente sanguinario.

Entrai in camera mia ad appoggiare la mia borsa, poi andai in bagno a lavarmi e successivamente mi infilai il pigiama.
Ero stesa nel letto a pensare e ripensare.

Il giorno dopo mi svegliai con un'enorme mal di testa. E con un solo unico pensiero :
Dovevo parlare con mia madre.

"mamma ti devo dire una cosa importante per me" dissi trattenendo una lacrima.

"certo dimmi pure io sono qui ad ascoltarti" disse lei sedendosi su una sedia accanto a me.

"mamma, ecco... Vedi.. Ieri sera sn andata al circo, come sai già, ho visto i cavalli, e ho sentito una forte emozione che non sentivo da tempo. Voglio ritornare a Cavalcare, non posso più stare qui a pensare a quello che è successo, è stato solo un'errore. Non voglio e non posso più stare lontano da loro."dissi quasi singhiozzando.

"Camilla tu non salirai mai più sopra ad un cavallo, non permetterò mai che tu lo faccia. Hai rischiato la vita con quella caduta non voglio che tu ti metta in testa strane idee. Sapevo che non è stata una buona idea lasciarti andare al circo".
Disse quasi urlando senza pensare.

Iniziai a piangere.

Non potevo credere che mia madre potesse impedire un mio sogno : il mio unico sogno.
So che lei aveva paura per me ma in quel momento non potei credere che quelle parole fossero uscite proprio dalla sua bocca , la bocca della donna che mi ha sempre sostenuto in tutto e per tutto.

Uscii di casa, non avevo una meta definitiva, così andai un po in giro ovunque.
Infine decisi di andare in spiaggia. Almeno li avrei potuto chiarirmi le idee. Vagai un po lungo la spiaggia per poi sedermi su di uno scoglio.
Ripensai alle parole di mia madre e stranamente non mi venne voglia di piangere come se avessi già deciso cosa fare. Come se avessi un unico obiettivo : Cavalcare per sempre.
Capii che quello era il mio sogno e Non lo avrei mai e poi mai abbandonato, avrei lottato per realizzarlo.


Spazio autrice:
Ciao a tutti so che questo capitolo è corto e che sn un po di giorni che Nn aggiorno, ma sn stata un po impegnata. Cmq volevo ringraziarvi per tutto.
Vedrò di pubblicare più spesso. Vi adoro ♥♥♡
A presto.

PS.Commentate e ditemi cs ne pensate

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