capitolo 9

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Pov camilla

Era tardi, dovevo tornare alla roulotte perché tornare a cavallo col buio non era una situazione ideale.
Guardai il cellulare e trovai 22 chiamate perse:15 di mia madre e le rimanenti di Tom. Ok va be che in questo momento la odiavo e molto ma dovevo dirle che Per un paio di giorni non sarei tornata a casa. Non avevo il coraggio di parlarle perché mi faceva male ripensare a quello che aveva fatto,  quindi le ho solo mandato un breve messaggi. Per quanto riguardava Tom non avevo la minima intenzione di pensarci, mi aveva fatto sentire troppo male.
Tornata alla roulotte mi stesi nel piccolo letto e crollai dal sonno.

***

La mattina successiva mi svegliai con il mal di testa.
Aprii la piccola porticina e restai a bocca aperta su quello che vidi. Tom era seduto li fuori nell'erba. Come sapeva che ero lì? Perché non mi lasciava stare una volta per tutte? Perché adorava farmi soffrire? Fortunatamente non mi vide così cercai di sgattaiolare fuori da una finestra del retro. Tentativo fallito, mi sono solo slogata una caviglia che ora mi faceva molto male.

Cercai di nascondermi il più possibile affinché non mi vedesse ma fa inutile perché appena sentì il tonfo si precipitò.

"ma che cosa stavi facendo sei impazzita? "disse preoccupato accucciandosi affianco a me.

" vattene il più lontano possibile da me, SPARISCII"urlai tenendomi il piede tra le mani.

Cercai di alzarmi, ma il dolore mi costrinse a risedermi.

"io non me ne vado prima non mi lasci spiegare :ti prego "implorò.

Fortunatamente in quel momento passò Elsa, una contorsionista che mi afferrò e mi mise seduta su una sedia col piede su un'altra col ghiaccio.

" sarebbe meglio se avvertissi tua mamma perché il piede si sta gonfiando e devi andare dal medico". Disse la donna porgendomi il telefono.

Aveva ragione, però il pensiero di sentire mia madre, dopo quello che avevo scoperto, mi rabbrividiva. Così decisi di chiamare mio padre che probabilmente era  a lavoro, dato che oggi è giovedì e lui torna a casa solo il fine settimana.

Il telefono squillava e dopo tre suoni rispose.

"pronto Camilla? "disse con un assordante sottofondo

" papà tu riusciresti a venirmi a prendere? "

" No cucciola perché sono a 50 km da voi, perché che cosa è successo? ". Sì preoccupò.

" niente, niente sta tranquillo farò in un altro modo " dissi.

" ok, un bacio, ciao".

"ciao.. "

E ora?  Come avrei fatto?

" elsa tu hai una macchina? "disse Tom

" si ma non ho la patente "

" fa niente io si ". Restammo tutte e due a bocca aperta.

" se tu credi che io andrò dal medico in un'auto guidata da te, ti sbagli di grosso "dissi.

" dimmi un altro modo.. "

Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che mi sentii sollevare e poi riappoggiare nel sedile. Elsa venne con noi.
Per tutto il viaggio non aprimmo bocca. Quando arrivammo elsa mi aiutò a scendere mi portò nello studio. Tom restò fuori ad aspettarmi.

Pov Tom

Andai a casa di Camilla per parlarle ma la  madre mi disse che le aveva mandato un messaggio con scritto che sarebbe stata vai a chiarirsi le  idee per qualche giorno.  Non avevo nessuna idea di dove trovarla fino a quando mi venne in mente il circo: di sicuro era lì.
Mi avviai e chiesi in giro agli addestratori se era lì così mi dissero di andare in una piccola carovana.
La aspettai li fuori, d'improvviso sentii un tonfo e un grido. Andai dietro e vidi Camilla accasciata che si stava massaggiando la caviglia. Era così dolce e indifesa mi venne voglia di abbracciarla e baciarla ma non potevo perché lei era arrabbiata con me a causa di un malinteso. Mi sedetti accanto a lei.
" Cosa stavi cercando di fare sei impazzita ? "sono uno stupido, già è arrabbiata con me, in più le faccio domande ebeti. Sapevo già la sua reazione.
Infatti iniziò ad urlarmi contro.
Cercò di alzarzi ma per il dolore rimase a terra.
Cercai finalmente di spiegarle tutto e, nel preciso istante che lei era intenta ad ascoltarmi Fummo interrotti da elsa.

Chiamò il padre per chiedergli se la portava dal medico ma era troppo lontano. All'improvviso mi venne in mente che avevo la patente così proposi di portarla io con elsa. Ovviamente testarda com'è non accettò così la presi in braccio e la Appoggiai nel sedile dell'auto. Quanto avrei voluto baciarla ma ovviamente non potevo. Durante il viaggio nessuno parlò. Quando arrivammo dal medico elsa la portò dentro allo studio mentre io stavo fuori ad aspettarla.

Dopo mezz'ora uscirono e Camilla aveva il piede fasciato.

" Tom, ti prego la devi ospitare a casa tua. Deve stare a riposo, non può stare da sola nella carovana". Elsa la appoggiò nel sedile.

"certamente non ho nessun problema ". Ero così felice al pensiero di averla a casa mia fino a quando mi venne in mente sindy.

" Non ci penso nemmeno di stare a casa di questo ". Sbuffò Camilla.

Quelle parole mo fecero male, molto male. A casa di 'questo'. Sapevo che era arrabbiata ma in fondo non mi lasciava spiegare.

Salimmo in macchina e lasciai elsa al circo che mise in macchina le cose di Camilla.
Rimini in moto l'auto e non volli portarla subito a casa, dovevo prima chiarire quell'orribile malinteso. II suo volto era attaccato al finestrino e il suo sguardo rivolta al di fuori.

" non mi sembra sia questa la strada per casa tua "ruppe il silenzio con sguardo triste.

" non stiamo andando a casa mia, aspetta e vedrai ". Le misi una mano nella sua calda guancia, ma lei ovviamente la tolse subito.

" le sorprese le fai alla tua ragazza non a me... "ringhiò. Questa ragazza mi farà impazzire.

Fortunatamente siamo arrivati.

" perché siamo in spiaggia? "Il suo tono era freddo e distaccato.

" so che mi odi,ma hai frainteso tutto. Vedi, quella ragazza che ti ha aperto a casa mia è la mia ex ragazza. Lei è convinta che la amo ancora, ma non è così. Io amo te. So che non mi crederai ma è la pura verità". Sperai che mi credesse.

La guardai negli occhi che stavano diventando lucidi.
Mi avvicinai lentamente a lei e le nostre labbra si unirono rapidamente. Non mi respinse. Mi aveva creduto perché anche lei amava me.

Spazio autrice:
Scusate il ritardo ma riesco a pubblicare solo di sera a causa dei miei continui impegni.
Vi volevo inoltre ringraziare sia per le visualizzazioni che per i voti che per i commenti. Grazie di cuore.
E con questo buona notte!
Spero vi piaccia.

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