6°capitolo

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Ci avvicinammo all'uomo e lui mi guardo sorridendo.

"signorina mi spiace, ma lo spettacolo è finito e noi partiamo domani mattina " disse il signore ancora truccato da mimo.

" non sono venuta qui per lo spettacolo ma per un'informazione "dissi cercando di apparire gentile.

" allora seguitemi"disse lui facendoci strada.

Andammo fino ad una roulotte e ci fece sedere su delle sedie appena fuori.

"di cosa vuoi parlarmi? "disse sedendosi.

" beh ecco volevo dirvi innanzitutto che lo spettacolo è stato bellissimo e poi farvi una domanda "

" grazie mille... E la domanda? "disse incuriosito.

" ho notato nel vostro recinto un cavallo nero con una macchia bianca sul muso, volevo chiederle se quel cavallo l'avete comprato in italia". Dissi cercando di essere più chiara possibile.

"non ne sono del tutto certo ma mi sembra di si... Si si ora ricordo l'abbiamo trovato legato ad una staccionata vicino ad una piazza a Verona, era conciato male così l'abbiamo portato con noi e l'abbiamo salvato anche se non ci serve dato che è molto irrequieto e non si fa addestrare da nessuno. Non si fa avvicinare molto facilmente. Anche per dargli da mangiare dobbiamo stargli lontano perché si imbizzarisce subito".

Mi si spezzò il cuore a sentire tutto questo. E dovetti per forza mandare giù il nodo alla gola per poter parlare. Non potevo credere che il mio cavallo fosse stato abbandonato, quando mia madre una volta uscita dall'ospedale per la caduta, mi aveva detto che ne avrebbe avuto cura mia zia.

Affianco a me c'era Tom, che nel frattempo non aveva spiaccicatato una parola, solo mi teneva la mano che tremava.

"permettimi tu ora una domanda "continuò.

" Certo mi dica" dissi balbettando un po.

"come sai che quel cavallo lo avevamo trovato in Italia? "

" lo sentii di sfuggita da uno dei vostri collaboratori e mi sono incuriosita " mentii.

" un'ultima cosa" continuai.
Sapevo di non poter resistere a lungo con le lacrime che combattevano nei miei occhi per uscire.

"certo "disse incuriosito.

" posso vederlo? "dissi con una lacrima che mi segnò il viso.

" si ma non avvicinarti troppo "disse alzandosi dalla sedia e conducendoci al recinto.

Annuii.

A pochi passi dalle sbarre di ferro incrociate le mie gambe iniziarono a tremare e il mio cuore stava accelerando sempre di più, posso dopo passo.
Arrivati li vicino Tom lasciò la mia mano e chiese all'uomo qualche stupidaggine che non riuscii a capire. Sì allontanarono e mi lasciarono li sola.
Sentii qualcosa sfiorarmi la mano, mi voltai e lo vidi. I miei occhi iniziarono a far fuoriuscire lacrime una dopo l'altra. Non riuscivo a fermarmi.
Accarezzai il muso soffice del mio cavallo.

" allontanati da li è pericoloso "sentii gridare dall'uomo di prima.

Non lo ascoltai e d'impulso aprii il piccolo cancelletto che ci separava. Ora ero lì dentro con lui a pochi centimetri, non era nervoso. Iniziai ad accarezzargli il dorso della schena e gli misi la sella che si trovava appoggiata alla sbarra i ferro.
Nel frattempo l'uomo è Tom mi guardano senza dire niente. Vidi le loro facce sbalordite specie quella del mimo. Continuai ad accarezzarlo leggermente e poi misi un piede nella staffa e salii. Mi asciugai le lacrime e uscii dal piccolo cancelletto. Non riuscivo a spiegare le sensazioni che provavo un misto di : paura, felicità, ma soprattutto gioia.
Dopo 2 anni salire a cavallo: il mio cavallo era la cosa che avevo sempre desiderato.

" non riesco nemmeno a parlare... C-come hai fatto? Nessuno di noi è mai riuscito a salirci sopra". Spiegò l'uomo.

"questo cavallo è mio o almeno 2 anni fa lo Era " dissi singhiozzando con ancora le lacrime in faccia.
Sciesi dalla sella e spiegai tutta la mia storia al mimo

" non ci posso credere, quindi tu sei un'acrobata? "disse sbalordito l'uomo

" lo ero ora mia madre non vuole che io salga più in sella". Dissi io guardando il mio cavallo.

"ti faccio una proposta :noi domani partiamo da qui ma ci spostiamo solo di 5/6 km in un paesino qui vicino. Se vuoi potrai venire li e vedrai che tornerai la ragazza di 2 anni fa". Disse lui con un sorriso a 32 denti.

"certamente, non so come ringraziarla".

"figurati "

" ora devo andare, mia madre mi starà aspettando "

***

Davanti alla mia porta di casa salutai Tom con un abbraccio e poi Entrai in casa.

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