Capitolo 10

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Pov camilla

Le vacanze estive erano finite, una settimanavolta dopo la scuola iniziava e io e Tom l'avremo frequentata insieme solo che io sarei andata in un'altra classe dato che sono di un anno più piccola rispetto a lui.

Ero in camera di Tom e lui era seduto accanto a me con una mano mi teneva stretta a lui e con l'altra mi teneva la mano. La stronza della sua ex fidanzata è tornata Fortunatamente a Madrid dopo che Tom ha chiarito cosa fossi per lui

"mi spiace di non averti lasciato spiegare, se l'avessi fatto mi sarei risparmiata la caviglia rotta "lo guardai negli occhi e lui fece lo stesso con me.

" guarda il lato positivo se ti avessi spiegato tutto subito ora non sarei qui in camera mia a coccolarti "scherzò per poi avvicinarsi e baciarmi dolcemente.

" che ti va di fare? "disse staccandosi momentaneamente delle mie labbra.

" Em.. Non so, ma qualsiasi cosa tu decida mi va bene " sorrisi.

" una passeggiata? "

" mi spiace informarti così ma nel caso non te ne fossi accorto ho una caviglia rotta ". Scherzai.

" già, dimenticavo.. Allora andiamo nel retro di casa a disegnare in guardino se ti va"

"certo! Io amo disegnare "il disegno è sempre stata una mia dote, io non mi ritengo molto brava, ma al parere degli altri lo sono.

" io amo te "rispose in riferimento all'affermazione di prima.

" anche io ti amo".

Mi prese in braccio contro il mio volere e mi portò in giardino appoggianomi in una sedia e il mio piede su di un'altra.
Iniziamo a disegnare e ogni tanto mi sentivo osservata da lui.

Pov Tom

Sono finalmente riuscito a chiarire con lei e mi sento stra felice, la amo come non ho mai amato nessun altro.

Flashback

Tornato a casa dopo la chiacchierata in macchina l'ho portata in camera mia per farle riposare il piede mentre sindy era in salotto.
Dopo averla appoggiata nel letto Sciesi in salotto e sindy mi stava fulminando con lo sguardo.
Le spiegai tutto e lei furiosa prese le sue cose e se ne andò.
Ritornato in camera mia ritrovai camilla seduta nel bordo del letto a pensare. Mi avvicinai a lei e mi sorrise.
Mi raccontò tutto quello che era successo con la madre e la zia.
La tenevo così forte stretta a me per paura che scappasse da me.
Successivamente la portai in giardino e ci mettemmo a disegnare. Ogni tanto il mio sguardo incrociava il suo quando alzava gli occhi evidentemente sentendosi osservata.
Era così adorabile, con quei grandi occhi color legno.
Era dannatamente brava a disegnare anche se per lei i suoi disegni sembrano porcheria. Io al contrario disegno come un bambino di 3 anni che ha appena scoperto come tenere in mano i pastelli.

Pov Camilla

Finito il disegno io feci vedere il mio e lui fece vedere il suo.

"Wow ma è bellissimo "ironizzai trattenendo una risata.

" Hahaha ridi pure "entrambi scoppiammo a ridere.

Sì avvicinò a me con la sedia.

" Cosa farai ora? "continuò.

" che cosa intendi? "Risposi non capendo a che cosa si riferisse.

" al fatto che fra un po inizieremo la scuola e dovrai tornare a parlare con tua madre "disse semplicemente con tono pacifico.

" beh non è una cosa molto semplice dato che mi ha ferito, ma anche se ritornerò a casa da lei non dimenticherò quello che ha fatto e non riuscirò a perdonala "una lacrima sciese pian piano dal mio viso segnandomi la guancia.

" mi spiace non volevo farti stare male "mi asciugò le lacrime con la sua mano e mi diede un bacio, arrossisco e lui se ne accorge.

" non è colpa tua, tranquillo "lo rassicurai.

***

Era arrivato quel maledettissimo giorno :tornare a casa da mia madre.

Tom era affianco a me quando bussammo alla porta e mia madre venne ad aprirci.

" mio dio camilla ma che fine avevi fatto ero preoccupata "mi venne in contro ed evitai il suo abbraccio mandando Tom davanti a me.

" Tom andiamo in camera mia" dissi freddamente, quasi mi spavento da sola.

"nemmeno mi saluti? Che ti ho fatto? Sono tua madre".alzò la voce Chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi hai semplicemente rovinato la vita spezzando i miei sogni definitivamente. Avrei voluto dirle come risposta ma mi limitai ad ignorarla salendo le scale precipitandomi in camera.

Erano le 9 di sera e Tom era appena andato via. Il giorno dopo avrei avuto la visita per togliermi le fascie che avvolgevano il mio piede a causa della storta.

Spazio autrice
Ok lo so che è corto, ma anche io sono un po a corto di nuove idee vi prego se voi ne avete di belle scrivetemi in messaggio privato e le pubblicherò ovviamente dedicate a chi me le manda.
Se ne avete voglia andate a leggere la mia ff su alvaro soler che ora vado ad aggiornare così non vi rompo più.
Ciaoo

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