Entrammo e i miei genitori ci squadrarono dalla testa ai piedi. Ci dividemmo e Andammo nei nostri tavoli.
Oramai il matrimonio era finito ed era ora di tornare a casa.
Solo poco dopo mi venne un dubbio: cosa ci faceva Alex al matrimonio di mia cugina? Sì conoscevano?Salutai mia cugina e salii in macchina. Durante il viaggio i miei pensieri vagavano da quello che era successo con Alex alla rabbia di Tom.
***
La scuola mi stava prendendo tutto il tempo e non avevo molto tempo per me stessa.
Ero in riva al mare a godermi gli ultimi tramonti caldi prima dell'inverno.
Stanca di stare seduta mi alzai e passeggiai un po in giro senza meta . Arrivai in una piccola grotta sotto agli scogli separata dal resto. Sentii dei rumori strani così mi avvicinai ad una parte in fondo ad essa. Vidi una piccola figura muoversi. Ero un po impaurita ma quando Capii che era una bambina mi rassicurai . Sembrava si fosse persa ma non capivo ancora bene."piccola ciao " mi avvicinai a lei e si allontanò impaurita.
" tranquilla, stai calma, non ti voglio fare del male. Ti Voglio aiutare. "cercai in tutti i modi di rassicurarla.
Tesi la mano e con un po' i timore la afferrò.
Ci sedemmo per terra e la tenni in braccio.
Era gelida e tremava." io sono Camilla "mi presentai.
" i-i-io mi-i chi-chiamo Sofia "balbettò.
" come mai sei qui? Dov'è la tua mamma? "chiesi. Mi abbracciò piangendo. Ora non stavo davvero capendo nulla.
" ti sei persa? "
" sono scappata "disse tra i singhiozzi
Era una situazione un po' strana.
Cosa poteva spingere una bambina così piccola a scappare di Casa?La presi in braccio e lei si aggrappò a me. La portai nella spiaggia e la feci calmare.
" ti senti meglio? "chiesi.
" s-si "pronunciò sottovoce.
" perché sei scappata?"
Non mi rispose, forse aveva ancora paura.
Dopo circa mezz'ora che eravamo lì con un filo di voce mi disse :"non vogliono che io vada sui pattini e io così sono scappata".
Sembrava una cosa stupida ma anche lei lottava per i suoi sogni.
In quel momento mi venne in mente la mia situazione:il fatto che mia madre non sapeva più molto di me, sul fatto che dovevo parlarle a costo di essere sbattuta fuori casa. Non avrei mai abbandonato i miei sogni perché erano praticamente la mia vita.Ci alzammo dalla sabbia calda e le presi la mano.
"ora torniamo dalla tua mamma e vedrai che ti lascerà realizzare i tuoi sogni " pronunciai.
" grazie "disse timidamente.
Mi indicò la strada e quando Fummo davanti al cancello della casa Suonai il citofono. Subito mi aprirono il cancello e vidi una donna, probabilmente la madre correre in contro alla piccola affianco a me.
" piccola mia ti ho cercato ovunque "disse la donna con le lacrime agli occhi.
" salve signora io sono Camilla l'ho trovata in spiaggia tutta Sola e dopo che mi ha detto che è scappata mi ha indicato la strada per questa casa". Tesi la mano.
"io ti ringrazio moltissimo, ero disperata "ricambiò il gesto.
" ah, un ultima cosa.. "aggiunsi.
" tutto quello che vuoi "rispose.
" è scappata di casa per seguire i suoi sogni, in un certo senso "dissi.
" scusa ma non capisco a cosa ti stia riferendo "si stupii.
" al fatto che lei non vuole che sua figlia pattini. È vero forse è piccola ma se lei lo desidera così tanto, la prego, glielo lasci fare. Io sola so cosa significa non seguire i propri sogni". Senza che me ne accorsi una lacrima stava segnando il mio viso. Poi iniziarono a scendere una dietro l'altra.
"oh mi spiace molto che ti sia accaduto questo. Sai cosa? Hai ragione! Non impedirò un sogno di mia figlia". Mi abbracciò molto forte e in quel preciso istante mi venne in mente mia madre. Lei non sapeva più niente di me. Ero ancora abbastanza arrabbiata con lei ma la voglia di sapere cosa era veramente successo col mio cavallo, anche se sapevo che mi avrebbe fatto molto male, stava diventando un peso. Dovevo parlarle e sapere la verità.
Salutai la donna e la piccola che entrarono per mano in casa.***
Mia madre era davanti a me. Seduta su una sedia.
"allora di che vuoi parlarmi? "domandò.
" questa cosa non è per nulla facile".pronunciai
"che cosa è successo? "si preoccupò.
" sono tornata a Cavalcare "dissi senza giri di parole.
" Camilla t-t-tu CO-COSAAA?.... "iniziò balbettando e finì urlando.
" si, sono tornata a cavalcate, e per di più il mio cavallo. Hai presente quello che hai pensato fosse andato al macello? Ecco, lui. Stavo dando voce alla mia rabbia che si stava trasformando in parole infuocate. Non riuscivo a controllare niente di me in quel momento.
"è tornato tutto come prima, l'unica differenza? Stavolta non mi fermarai, non mi separerai ancora dal mio sogno. Non lo farai". Ora avevo finito, mi ero tolta quel macigno dal cuore. Sentii un forte schiaffo sulla guancia che mi fece male. Mel'aspettavo, ero sicura che l'avrebbe fatto ed ero pronta ad affrontarlo. Mi alzai dal tavolo in silenzio e andai in camera. Misi più cose possibili dentro alle valige e uscii di casa.
Sapevo perfettamente dove andare. Chiamai Alex.Dopo alcuni minuti venne al parco.
"che ci fai con le valige in mano? "disse.
" parto, vado da mia zia in Italia. Lontano da tutto e tutti". Lacrime bagnavano il mio viso.
"ti prego, io ti amo, non posso stare lontano da te"mi strinse forte a se.
"nemmeno io voglio starti lontano " sussurrai.
" vuoi venire con me? "gettai il sasso.
" dici sul serio? Vuoi veramente che venga con te? " ci staccammo di alcuni centimetri, ma eravamo lo stesso vicini.
" si, sul serio "affermai.
" si, si, mille e milioni di volte si "si attaccò alle mie labbra come una calamita e mi baciò con dolcezza.
" stanotte dormirai da me e domattina partiamo "esclamò poi mi baciò nuovamente.
Nessun ragazzo avrebbe mai fatto questo per me. Ero veramente innamorata di lui.
***
Arrivati a casa sua mi accompagnò in camera dove mi misi il pigiama pronta per dormire e Chiamai mia zia per avvertirla del nostro arrivo.
Ovviamente avrei portato con me anche Mel.Mi stesi nel letto a fianco di Alex che mi afferrò per la vita e mi baciò prima di addormentarci entrambi.
Spazio autrice
Giorno a tutti, finalmente ho trovato il tempo per aggiornare.
Questo è il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia.
Commentate.