Capitolo 9: Aggressione e salvataggio inaspettato

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Sento una strana presenza dietro di me; mi giro all'istante ma non vedo nulla anche se sento una strana inquietudine.

Cammino con passo deciso; Ed eccolo li, un ombra davanti a me si avvicina,così decido di cambiare strada ma in men che non si dica quella strana ombra è di nuovo davanti a me.

<<Ciao piccolina>> mi sento dire, per poi pensare a quella voce.

<<Cosa fai in giro tutta sola?Un bel bocconcino come te non dovrebbe girare sola in questa piccola e cupa città>> Continuo a pensare a quella voce già sentita. Pensandoci bene...

<<Elijah!>> esclamo sorpresa.

<<Molto brava, sei riuscita a riconoscermi dalla voce.>> Non so come,me lo ritrovo faccia a faccia, "come diamine ha fatto a raggiungermi così velocemente??" penso nervosamente tenendo sempre i miei occhi puntati su di lui.

<<Che cosa vuoi da me?>> rispondo cercando di non far notare la paura che nuoce dentro di me.

<<Katherine non ti facevo così astuta!>>

Lui si avvicina sempre di più a me facendomi indietreggiare.

<<Peccato che tu non possa sapere quale sia il tuo destino.>> finisce la frase e me lo ritrovo alle spalle.

<<Hai un buon profumo lo sai?>> il mio corpo è sommerso dai brividi.

Inizio a correre...il sudore scorreva copioso dalla fronte impregnando i miei capelli biondi. "Corri Katherine...corri!!" penso mentre cerco di scappare.

<<Fermati!>>urla Elijah <<Non puoi scappare>>


Al pensiero di avere le sue mani sudice sul mio corpo mi mette i brividi. In poco tempo riesce a raggiungermi bloccandomi.

Cerco di liberarmi; Gli tiro un pugno in pancia per poi scappare ancora ma la sua mano mi prende il polso.


"Dannazione!"


<<Dove credi di andare?>>sibilò a denti stretti.

<<Dove pensi di andare? Sei troppo preziosa, troppo importante>> I suoi occhi iniziano a mutare, non capisco bene che cosa gli succeda.<<Vai a farti fottere!>>strillo, sento le sue sporche e rozze mani percorrere il mio corpo e avventandosi in posti privati.Mi manca il fiato e le fitte al petto incominciano a farsi sempre più forti, il corpo brucia. Decido di mordere la sua mano che si stava avvicinando alla scollatura della canottiera. Quando mordo la mano Elijah emise un suono gutturale per poi mollare la presa.

Inizio a correre.

I suoni intorno a me iniziarono a sbiadire, le urla, il respiro....

"Accidenti no!"

Vedo davanti a me un ombra avvicinarsi di corsa e inginocchiarsi a me,fatico a focalizzare.

<<Katherine!>>sento una voce calda, un corpo caldo. Mi sento sollevare. Il dolore al petto diminuisce, mi sento così debole.

<<Katherine sono Daniel>>

<<Daniel...>>solo le ultime parole che ho detto prima di svenire.


Il risveglio di Katherine #Concorso Storie 2015 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora