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Bart pov:
"Basta! Facciamo dieci minuti di pausa!" Urlo a Luca mentre mi lascio cadere a peso morto sul prato vicino al campo da basket. L'idea di giocare a mezzogiorno durante una caldissima giornata di inizio agosto non è stata assolutamente geniale.
"Ottima idea!" Dice il mio amico stendendosi di fianco a me, cercando di riprendere fiato.
"Quando pensi di raccontarmi come va con Pippi?" Prosegue lui.
"Non lo so, la sera della sbornia abbiamo deciso di rimanere amici, poi io mi sono arrabbiato e ho finto di avere una relazione per farla ingelosire.. Questo è un piccolo riassunto!" Provo a sintetizzare io.
"No, aspetta.. Chi ha proposto di restare amici? E perché ti sei arrabbiato?" Chiede incalzante Luca.
"L'ho proposto io, mi sembrava meglio rispetto che non averla per niente però, quando ho provato minimamente ad andare oltre e lei mi ha bloccato ribadendo il discorso dell'amicizia, io mi sono incazzato! Non so che fare, Luca.. Davvero!" Rispondo sinceramente io.
"È un circolo vizioso, continuate a sfidarvi a vicenda ed è evidente che così non arriviate da nessuna parte. Secondo me dovresti provare davvero ad essergli amico!" Prosegue Luca mentre, steso ad occhi chiusi, finge di prendere il sole.
"Io non voglio essere solo suo amico!" Dico mettendomi seduto.
"Lo so, ma forse è l'unico modo per far sì che lei si avvicini a te.. Tu devi dimostrarle che la rispetti e che sei cambiato, forse solo passando attraverso l'amicizia riuscirà a tornare a fidarsi di te e a perdonarti!" Risponde convinto Luca.
"Ci penserò!" Rispondo io alzandomi in piedi
"Pausa finita! Torniamo a giocare!" Proseguo tendendo la mano a Luca perché si alzi in piedi e guadagnando una esilarante espressione di disgusto da parte del mio amico.
Durante tutto il resto della giornata non ho fatto altro che pensare alle parole di Luca.
Forse ha ragione, forse devo riuscire a riconquistarla mediante l'amicizia.

"Sono a casa!" Dico sbattendo la porta dell'ingresso.
"Ciao tesoro!" risponde mia madre spuntando dalla cucina con addosso un simpatico grembiule.
"Vado a fare la doccia!" Le comunico.
Mentre l'acqua calda batte sul mio corpo, penso a come posso attaccare bottone con Pippi per cercare di rimettere apposto le cose.
Esco dall'acqua e mi avvolgo l'asciugamano alla vita e senza pensarci due volte busso alla porta della camera di mia sorella.
"Avanti!" Dice lei.
Apro e mi fermo sullo stipite.
"Ciao" le dico sorridendo
"Ciao Bart! Non ti è venuto in mente di mettere qualcosa addosso prima di venire in camera mia?" Chiede ironica.
"Scusa volevo dirti una cosa e sono appena uscito dalla doccia.. Poi, dai, mi hai visto più nudo di così!" Dico, ma non sono molto convinto della seconda affermazione, forse avrei potuto evitarla.
Però lei sorride e fa cenno di sì con la testa.
Si alza dal letto su cui stava seduta e venendo verso di me dice:
"Cosa volevi dirmi?"
"Ah già.. Senti tra qualche giorno è il compleanno di mia madre e, come tutti gli anni, organizzeranno una specie di festa a casa.. Te ne ha parlato?" dico io.
"No, per adesso no!" Risponde lei.
"Vedrai che lo farà a breve. Insomma volevo sapere se domani ti va di venire con me a fare spese, ci serve qualcosa da indossare e poi dovremmo farle un regalo, se ti va possiamo farlo insieme!" Ottimo lavoro Bart, scusa fantastica.. Sei un genio!
"Sì, certo! A che ora domani?" Chiede lei.. Ha acconsentito, non posso crederci.
"Verso le 10? Così possiamo fare le cose con calma!"
"Va bene!" Dice lei e le sue labbra si incurvano in un leggero sorriso.
"Benissimo!" Dico io, ma perché mi sento così imbarazzato?
Adesso posso andare a vestirmi!" Proseguo.
"Mi sembra la cosa migliore!" Dice Pippi ironicamente mentre chiude la porta della sua camera.

Olimpia pov:
Il rumore della sveglia mi fa aprire gli occhi di soprassalto, è estate ed è tanto che non la uso.
Già, oggi devo andare a fare spese con Bart.
Non so perché sento questo senso di agitazione allo stomaco, quasi fosse un appuntamento.. Non lo è, prima che si arrabbiasse, avevamo deciso di essere amici e per di più siamo fratelli.. Stiamo andando solo a scegliere il regalo per nostra madre, niente di strano!
Decido di alzarmi dal letto e di interrompere questi pensieri inutili.
Mi dirigo in bagno a fare una doccia veloce, poi indosso i miei Levis corti a vita alta, una canottiera bianca infilata dentro e le mie converse bianche con le borchie, un filo di mascara, lego i capelli in una crocchia disordinata e sono pronta.
Scendo in cucina e trovo tutti già intenti a fare colazione.
"Buongiorno! " dico a tutti mentre do un rapido bacio a mia madre.
"Ciao tesoro, già che ci sei.. Volevo dirti che venerdì faremo una festicciola qua per il mio compleanno, la facciamo ogni anno!" Dice Betti sorridente.
"Sì! Me ne aveva parlato Bart!" Rispondo ricambiando il sorriso.
"Ah, bene!"
"Perché siete già svegli, ora che ci penso?"
dice Riccardo alzando gli occhi dal giornale che sta leggendo.
"Perché io e Pippi oggi andiamo a fare spese!"
Risponde Bart anticipandomi. " A proposito, andiamo?"
"Si!" Dico buttando giù l'ultimo sorso di caffè e alzandomi dalla sedia.
"A più tardi!" Diciamo ai nostri genitori e ci avviamo verso la macchina.

Bart pov -Due ore dopo:
"Continuo a non capire, ma è elegante come festa? Che cosa devo indossare?" Chiede Pippi mentre continua a guardare le vetrine.
"Abbastanza! C'è molta gente e i loro amici sono sempre tutti in tiro!" Rispondo io.
"Benissimo, sono due ore che cerchiamo dei vestiti e ancora non abbiamo trovato niente e dobbiamo ancora farle il regalo!"
"Entriamo qua!" Le dico prendendola per un braccio e trascinandola dentro un negozio da donna.
"Ti fidi di me?" Chiedo.
"Domanda da un milione di dollari!" Risponde lei ironicamente e io la guardo storta.
"Parlavo in fatto di abbigliamento, stronza!" Rispondo seccato.
"Non chiamarmi stronza! Comunque dai.. Dimmi che proponi!" Risponde lei, mettendo fine alla tensione.
"Adesso tu ti siedi lì, io scelgo qualche vestito a gusto mio e poi tu li provi mostrandomi il risultato." Le spiego.
"Mm ok " dice lei sbuffando.
Dopo aver scelto qualche vestito, li porgo a mia sorella che entra svogliatamente nel camerino e inizia a provarli. Io sto seduto davanti alla cabina ad aspettare di vedere come le stanno.
Il primo è bianco, corto che lascia scoperte le sue bellissime gambe abbronzate.
Su di lei sta bene qualunque cosa, ma questo non lo sceglierei.
"Troppo normale!" Mi limito a dire mentre lei mi guarda storto
"Iniziamo bene!" Dice rientrando nel camerino per provare il secondo abito.
"Questo?" Chiede attirando la mia attenzione.
È così sexy, indossa un abitino nero cortissimo e super trasparente che lascia poco spazio all'immaginazione.
Le salterei addosso ora, in questo istante, qui in questo negozio.
"Bart? Ci sei? " incalza lei.
Scuoto la testa per riprendermi..
Devo dare un giudizio! Non voglio che la vedono così, ci saranno anche i ragazzi e non vorrei mai che facessero questo tipo di pensieri poco casti su di lei.
"No, non va bene.. È troppo... Mmm" balbetto "se tu fossi la mia ragazza non ti manderei in giro così!" Dico, ma mi pento subito dopo.
"Ok.. Ma visto che non sono più la tua ragazza.." Continua lei, ma non è arrabbiata, scherza. Anche se quel "più" mi ha disturbato e credo che abbia calcato apposta su quella parola.
"Ma sei mia sorella e questo vestito è troppo sexy per questo genere di cosa!" Dico io, cercando di sviare l'argomento.
"Ok, fratello, lo cambio.. Ma chiudi la bocca che ti entrano le mosche!" Dice prima di sparire nel camerino ridendo.
"Che ne dici di questo? È bello ma mi sembra troppo elegante!" Dice, poco dopo, uscendo con il vestito successivo..
Oh mio dio! È bellissima, indossa un abito lungo, nero senza spalline, semplicissimo ma estremamente elegante.
"Sei.. Sei perfetta!" Mi limito a dire.
"Davvero?" Chiede insicura.
"È quello giusto! Devi prenderlo!" Ordino io.

La giornata prosegue benissimo, tra risate, qualche ripicca e presa in giro, tra consigli di abbigliamento e abiti eleganti acquistati per la serata.. Sono felice e la sento di nuovo vicina!
Io ho scelto il suo vestito e lei mi ha aiutato a scegliere un nuovo completo scuro.
Sul regalo per mamma non ci siamo trovati d'accordo, io proponevo cose ma lei continuava a bocciarmele dicendo che erano cose tristi e impersonali.
Alla fine le abbiamo preso un paio di orecchini d'oro bianco che formano due iniziali, la mia è quella di Olimpia.. Bellissimi, ma tremendamente costosi.
Siamo appena tornati a casa e mentre parcheggio la macchina mi butto e le dico:
"Sono stato davvero bene, oggi, Pippi!"
"Sono stata bene anche io, Bart!" E mi sorride.. Un sorriso timido?
"Che ne dici di coronare questa bella giornata con una sfida alla play come ai vecchi tempi?" Decido di proporre, non voglio che questa giornata finisca.
"Mmmm" dice lei ma poi sorride
"Va bene, ma.. Chi arriva primo comincia a giocare!" Urla mentre scende dalla macchina e corre, ridendo,verso casa.
Io dovrei correre per non arrivare ultimo, ma non ci riesco.. Sono incantato dal suono della risata di quella ragazza.
Quella ragazza che è entrata,un giorno, in punta di piedi nella mia vita e ha sconvolto tutto, ma il caos in cui adesso vivo è fantastico perché profuma di lei.

Sotto lo stesso tettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora