44.

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Bart pov:
Ho passato la notte steso sul letto a guardare il soffitto.
Quando mi ha gridato di andarmene non ho saputo far altro che sbattere la porta e chiudermi in camera mia.
Ha detto di amarmi.. E io sono rimasto in silenzio.
Quello che provo per lei è qualcosa di incredibilmente forte, di travolgente, di indescrivibile.
So bene quello che sento, lo conosco e ho imparato a conviverci.
Non so perché non sia stato in grado di rispondere, nessuno mi aveva mai detto "ti amo" e io, certo, non lo avevo mai detto a nessuno.
La paura mi ha serrato la gola, nella vita io non mi sono mai lasciato andare alle emozioni, ho messo un muro, per non sentirmi vulnerabile..
E in quel momento mi ci sono sentito.. Come se, dicendogli ciò che provo per lei, rischiassi di espormi e di farmi male.
E così quelle parole non sono uscite dalla mia bocca.. Per paura di farmi male, ho fatto male a lei, la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita.
Me ne sono rimasto zitto e poi me ne sono andato, lasciandola lì, distrutta, umiliata.
Sono fermo a letto da 12 ore e non ho dormito neanche 5 minuti..
So che devo parlarle ma non so cosa dire, l'unica cosa che avrei dovuto dire non sono stato in grado di dirla.

Mi alzo dal letto e a passo lento mi dirigo al piano inferiore, devo mangiare qualcosa.
In casa sicuramente non ci sarà nessuno. Un silenzio tombale mi avvolge.
Entro in cucina.. E la vedo.
Gli occhi gonfi, le ginocchia al petto e una tazza tra le mani.
Rimango impietrito, lei alza gli occhi e mi guarda, solo due secondi, poi si alza in piedi e fa per andarsene.
"Aspetta.." Sussurro.
Lei si ferma, di spalle,  ma resta in silenzio.
È il mio momento, devo parlarle.
"Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, Pippi. Non avrei mai potuto credere di cambiare così tanto per qualcuno. Mi hai reso una persona diversa, migliore. Mi sono sempre rifugiato nel sesso, non aprirmi a qualcuno voleva dire non rischiare di soffrire. Ma poi sei arrivata tu.. Quello che provo per te, alle volte, mi spaventa, mi sento esposto, vulnerabile.. Per questo sono rimasto in silenzio, ieri..
Io.. Io ho avuto paura.!" Sputo fuori senza fermarmi, per timore di non riuscire a dire tutto. "Ma io ho bisogno di te, voglio stare con te. Sei la mia unica possibilità per essere davvero felice" proseguo.
Lei non risponde.
"Io..." Continuo ma, poi mi fermo. Non riesco a dirlo, un moto di panico mi sorprende.
No, non di nuovo.
"Due parole Bart, solo due parole.. dille e sarò tua" dice in sussurro continuando a darmi le spalle.
La voce, nuovamente, non esce dalla mia bocca.
Lei attende una risposta.
Solo due parole Bart, dille..
Lei scuote lentamente la testa, poi, senza voltarsi impugna la maniglia della porta e, in silenzio, esce dalla stanza e se ne va.

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