Mare

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La mia pelle si sta abbrustolendo sotto il caldo effetto del sole mentre i miei occhi continuano a rimanere fissi su Niall, che insieme a Liam si diverte a giocare con le onde come un bambino.
Mi siedo e posiziono i miei occhiali da sole sulla testa quando un ragazzo si mette davanti al mio lettino e  copre la mia stupenda visuale.

"Ehi piccola, stai letteralmente bruciando sotto il sole.
Hai bisogno che ti spalmi la crema?"
"Ehm...no, grazie."
Dico imbarazzata mentre lui si siede sul mio lettino sbalordendomi.
"Andiamo piccola..." comincia ad accarezzarmi le gambe avanzando sempre di più con le mani verso le mie parti intime.
Mi alzo di scatto dal lettino infuriata.
"Vattene!!" Urlo sconcertata.

Niall corre nella nostra direzione per poi spintonare il ragazzo sconosciuto.
"Non provare a toccarla!"urla in inglese
Il ragazzo lo spintona a sua volta con uno sguardo beffardo.
"Oh-oh...ma io ti conosco!
Canti in quella band di frocetti.
Piccola, non dovresti perdere tempo con gente del genere." Risponde quel lurido cercando di afferrare la mia mano.
"Ti ho detto che non devi toccarla!" Urla di nuovo Niall spingendolo ancora più forte.
"Niall, calmati perfavore.." Sussurro cercando di calmarlo e lui si ferma.
Purtroppo quello stupido lo spintona di nuovo, più volte, facendolo cadere a terra.
Liam arriva di corsa facendo sloggiare quel demente mentre io mi accovaccio accanto a Niall che geme di dolore tenendosi il piede sinistro tra le mani.
"È tutto okay?"
"Non credo...il piede mi fa tanto male."
"Alessia chiama l'ambulanza!" Urlo alla ragazza che aveva assistito preoccupata alla scena.
Niall continua a gemere e quando Liam prova a toccargli il piede, si aggrappa alla mia maglia appoggiando la testa al mio petto chiudendo gli occhi tentando di non urlare.
Lo tengo stretto a me fino all'arrivo dei soccorsi, che non mi permettono di salire  sull'ambulanza.
Alessia, Liam ed io saliamo in auto e guidiamo il più velocemente possibile verso l'ospedale.
Arrivati, aspettiamo per circa venti minuti prima di sapere che cosa ne avessero fatto di Niall.
Quando una signora sui cinquant'anni, bassa e con la pelle olivastra si avvicina a me capisco che finalmente riuscirò a scoprire qualcosa.
"Siete parenti del signor Horan, giusto?"
"I-io sono la ragazza, si , mi dica."
"Il ragazzo ha riportato una micro-frattura al piede sinistro.
Niente operazione per il fortunato, ma deve stare attento.
Prendetevi cura di lui, non deve fare troppo movimento."
Traduco tutto a Liam dopo aver ringraziato la gentile infermiera.
"Mi potrebbe dire la stanza?"
"Certo, numero 42.
È l'ultima sulla destra."
Dice indicando il corridoio sulla nostra sinistra.
La ringrazio di nuovo e tutti insieme ci avviamo verso la camera di Niall.
Busso alla porta per poi aprirla lentamente.
Niall è disteso sul letto con uno sguardo stanco.
"Finalmente sei qui, piccola." Dice tentando di alzarsi.
"Ehi ehi ehi, temerario, rimani lì." corro nella sua direzione facendogli prendere la posizione di pochi attimi fa.
Gli stampo un lungo bacio ringraziando il cielo che stia bene.
"Appena sto meglio vado a prendere a calci in culo quel bastardo."
"Niall...le parole!" lo rimprovera Liam facendoci ridacchiare.
"Per colpa sua non mi potrò godere i miei giorni al mare."
"Staremo io e te in casa da soli, solo io e te." gli sussurro all'orecchio le ultime parole facendolo diventare rosso.
"Okay, okay, non voglio veder nascere piccoli Horan davanti ai miei occhi." Dice Alessia trascinando Liam fuori dalla stanza.
"Finalmente!" Dice lui fondandosi sulle mie labbra.
Mi fa sdraiare accanto a lui poggiando un braccio sul mio fianco.
Poggio la mia fronte sulla sua cercando di realizzare tutto quello che è successo fino ad ora.
"Sofi, stavo pensando ad una cosa..."
"Dimmi."
"Ecco, si ehm..ho già chiesto ai ragazzi e a loro va bene.
Voglio dire, ti andrebbe bene di venire con noi in tour quest'estate?"
"Tu mi stai realmente domandando se ho voglia di stare tre mesi con i miei idoli e guardare quasi ogni sera un loro concerto?!!"
"Beh...si, ma se non vuoi non c'è problema."
"Quanto sei dolce..." Dico prendendo il suo viso tra le mani e baciandolo il più delicatamente possibile.

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