Drama club.

77 10 3
                                    

2 agosto 2015.

"If this room was burning
I wouldn't even notice
'Cause you've been taking up my mind
With your, little white lies, little white lies."

Stavo giocando con la piccola Lux mentre i ragazzi facevano la loro performance nella bellissima Londra.
La piccolina cercava di spalmare sulle mie labbra un rossetto rosso mentre Lou rideva e filmava la divertente scena.
Ad un tratto, come al solito, i ragazzi corsero nel backstage per il cambio d'abito.
Niall mi corse di fianco e si fermò per dare una carezza a Lux e cercare di rubarmi un bacio.
Spostai la sua testa prima che le sue labbra si potessero posare sulle mie.
Fece un gemito di lamento facendomi ridacchiare.

"Non posso baciarti, ti lascerei tutto il rossetto!" Mi guardò male e corse via a cambiarsi.
Spostai lo sguardo sulla bambina che mi fissava con i suoi bellissimi occhioni.
"Sofi...sposerai Niall?" Domandò innocentemente continuando il suo lavoro.
Rimasi spiazzata in primo piano.
Ovviamente amavo Niall, ma avevo solamente 17 anni, nulla era previsto.
"Io...io non lo so."
"Lo ami, non è vero?"
"Oh, certo che lo ama! Lux non essere invadente." Ringraziai mentalmente Lou.
"Scusa." Sussurrò la piccola.
Le sorrisi dicendole di non preoccuparsi.
Quando il concerto fu concluso salimmo tutti nei diversi suv neri diretti all'hotel.
Arrivata in stanza mi cambiai per poi buttarmi sul letto, avevo un dolore alla schiena tremendo.
Niall era sotto la doccia.
Ad un tratto sentii dei singhiozzi provenire dal bagno.
Non capii cosa stesse succedendo così mi alzai ed aprii la posta del bagno lasciando che il vapore caldo mi riscaldasse il petto.

"Niall?" Chiesi a bassa voce.
I singhiozzi si fermarono per un secondo prima di rincominciare, forse più forti.
"Ehi, amore, tutto okay?"
Rimase in silenzio.
"Ovvio che nulla è okay." Mi sbattei una mano sul volto.
Titubante entrai nella doccia ritrovandomi faccia a faccia con Niall.
I suoi occhi erano rossi, il suo respiro irregolare e i suoi capelli bagnati erano appiccicati alla sua fronte.
I miei vestiti si stavano attaccando alla mia pelle più velocemente di quanto pensassi mentre i miei occhi si perdevano in quelli del biondo.
Mi aggrappai a lui, pensando che un'abbraccio gli avrebbe fatto bene.
Rimase fermo, senza dire nulla, senza abbracciarmi.
Lo tirai fuori dalla doccia, lo asciugai e poi lo vestì.
Senza una ragione ben precisa smesse di piangere.
Lo misi a letto sotto il lenzuolo accarezzandogli la fronte mentre il suo respiro si faceva più regolare.
Tornai in bagno per cambiarmi e poi mi stesi affianco a lui.
I suoi occhi fissavano un punto vuoto, ero preoccupata, lo ammetto, ma capivo quanto poteva essere difficile sostenere tutto.
In un qualche modo sapevo che la ragione di tutto questo fosse il fatto che a volte era tutto troppo per lui.
Lo appoggiai al mio petto maccarezzandogli la testa lentamente, un po' come si fa con i bambini quando fanno gli incubi
Quando finalmente si addormentò, mi misi in una posizione più comoda per prendere un po' di sonno.

La mattina seguente Niall non c'era.
Preoccupata mi alzai di scatto, afferrai una vestaglia bianca e la indossai frettolosamente.
Corsi fuori dalla camera da letto ed entrai nella prima stanza per cercare aiuto.
Mi precipitai sul letto dove Louis dormiva beato.

"Louis! Svegliati! Andiamo!" Iniziai a scuotere il povero ragazzo assonnato mentre lui apriva gli occhi.
"Che sta succedendo?"
"Niall! È scomparso!" si buttò giù dal letto mostrandosi in mutande.
"Io mi vesto, va a chiamare gli altri e poi cambiati!" Disse serio, come già preparato ad una cosa del genere.
Corsi nelle stanze di Harry e Liam che reagirono come Louis.
Successivamente tornai in stanza per cambiarmi.
Corsi fuori dal grande palazzo trovando un'auto nera appena fuori dal portone.
Il finestrino oscurato si abbassò mostrando il volto di Harry.
"Dai! Sali!"
Con ancora il fiatone salii in auto affianco a Liam.
Harry partì a tutta velocità mentre il silenzio calava tra noi quattro.
Mi voltai verso Liam cercando di dire qualcosa, ma non ci riuscì.
Ero preoccupata e scioccata, pur avendo i ragazzi lì non riuscivo a tranquillizzarmi.
Afferrai la mano di Liam appoggiandomi alla sua spalla e chiudendo gli occhi sperando che Niall stesse bene.
Dopo una manciata di minuti la macchina si fermò.
Scendemmo dal veicolo ritrovandoci in un vicolo trasandato.
"Dove siamo?" Chiesi stringendo più forte la mano di Liam che non mi ero nemmeno sognata di lasciare.
I ragazzi mi sorrisero e mi fecero segno di seguirli.
Salimmo per delle scale antincendio scricchiolanti per poi passare per una finestra sporca.
In pochi attimi mi ritrovai il un salotto arredato per bene.
Avanzai seguendo i ragazzi, l'open space dell'appartamento portava ad una cucina moderna dove qualcosa stava cuocendo nel forno.
Capii che quello fosse il posto segreto dei ragazzi, dove si ritrovavano quando avevano bisogno di staccarsi da tutto e da tutti.

"Rimani qui..." Mi sussurò Liam.
Decisi di sedermi su una delle sedie bianche latte.
Capii che  i ragazzi erano con Niall nell'altra stanza grazie alle voci che sentivo urlare dall'altra parte del muro.
Mi alzai non volendo sentire quelle urla.
Andai nel salotto per affacciarmi ad una delle finestre.
Passarono tanti minuti, forse troppi, prima che i ragazzi tornassero da me.

"Andiamo." Disse semplicemente Louis.
"Che?!" Chiesi scioccata.
"Louis!" Urlò Harry.
"Non voglio che rimanga qui!"
"Dobbiamo prima dirglielo!" Intervenne Liam.
I tre iniziarono a discutere facendomi perdere la pazienza.
"Smettetela! Cosa dovete dirmi?" Ero preoccupata.
Harry venne verso di me sorridendomi.
"Sofi..."
Lo guardai con un'ansia assurda.
"Niall è molto arrabbiato e confuso in questo periodo, devi capirlo.
Diciamo che deve stare un po' da solo e sistemare le cose."
Sbiancai capendo al volo cosa volesse dire.
"Mi sta lasciando..." Sussurrai iniziando a fissare il vuoto.
"Mi sta lasciando!" Ripetei quasi urlando.
Guardai Harry che mi fissava dispiaciuto.
"Non ha nemmeno le palle di venirmelo a dire qua! " strattonai il mio braccio per liberarmi dalla presa di Harry.
"Non valgo niente per lui, zero.
Non mi ha nemmeno detto addio.
La nostra relazione...è stato tutto falso." Dissi incredula.
Dopo tutto quello che avevamo passato non poteva finire in questo modo...
"Sofia...non dire così!" Liam avanzò verso di me.
"No. Liam, lasciami in pace. Io...devo andare."

-  -  -

21 Agosto 2015

Quel fresco pomeriggio stavo camminando sul marciapiede di Milano accompagnata da Luke.
I miei stivaletti estivi facevano un rumore ritmico mentre passavano sull'asfalto.
Io e Niall non parlavamo da settimane mentre i ragazzi li sentivo constantemente.
Harry mi mandava tutte le mattine un messaggio per sapere come stavo.
Quotidianamente rispondevo "Bene, grazie :)" anche se non ero mai sincera.
Non mi piaceva parlare di quello che era successo, forse Perchè nemmeno io capivo cosa fosse realmente accaduto.
Luke mi strattonò all'interno di un bar all'improvviso.

"Sof! Guarda!" Mi indicò il grande televisore appeso al muro del bar.
Il mio sguardo catturò l'immagine dei ragazzi sullo schermo.
"Può alzare per favore?" Chiesi sorridendo al barista.
Era da un po' che non vedevo i volti dei ragazzi, se non nella mia mente.
Mi ero imposta di scollegarmi dai social per un po', forse pensavo che avesse aiutato a far affievolire il dolore.

"...e ora passiamo al gossip!" Disse l'intervistatrice bionda ossigenata.
Sui volti dei ragazzi si disegnarono dei falsi sorrisi, odiavano parlare delle loro vite private ai giornalisti.
"Liam, tu e Sophia vi siete lasciati un bel po' di tempo fa! Raccontaci della tua nuova fiamma!"Disse la bionda dispiaciuta.
Liam raccontò un po' della sua nuova relazione con Alessia mentre tutti prestavano molta attenzione.
"Ora passiamo a Niall!"
Mi venne un tuffo al cuore.
"Tutti parlano di te e della tua nuova amica Stephanie! Allora? Confermiamo un fidanzamento?"
Niall annuì imbarazzato.
I miei occhi si inumidirono mentre tutti facevano le congratulazioni al biondo.
La mia mente divenne un caos, non sapevo che pensare di lui.
Di noi.
Corsi fuori da quel bar seguita da Luke.
"Sofi io..."
"Tranquillo, non c'è niente da dire."

VI SCONGIURO NON UCCIDETEMI!

Skype Call.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora