"Mi hanno detto che domani è il tuo compleanno..." mi sussurra Niall all'orecchio provocandomi brividi in tutto il corpo.
"Ehm, si.
Ma non farò feste o cose del genere..." Dico voltandomi verso di lui e trovandomi con le mani sul suo petto e le sue braccia che mi avvicinano sempre di più al suo corpo.
"Come no?!
Compirai diciassette anni, è il tuo ultimo anno da minorenne."
"Si ma...non ho molti amici e non vedo il motivo per organizzare una festa alla quale nessuno verrebbe."
"Se è quello che vuoi." Dice per poi baciarmi più volte le labbra.
Timidamente prendo tra i denti il suo labbro inferiore e poi lo bacio più volte per poi far diventare il bacio più passionale.
Dopo alcuni minuti nuotiamo un po' e finalmente usciamo da quell'acqua dall'odore poco gradevole.
Ci asciughiamo e quando arriviamo all'auto mi siedo sui posti posteriori per infilarmi i vestiti asciutti di Niall.
"Non guardare." ricordo a Niall e lui si gira a fissare la strada.
Tolgo la maglietta e rimango in reggiseno e lo scopro a fissarmi dallo specchietto retrovisore.
"Sei un maniaco!"Dico coprendomi con un braccio e con l'altro lo colpisco sulla spalla con la maglietta che mi aveva prestato.
Con un gesto veloce mi agguanta il polso e mi fa finire sulle sue gambe.
Comincia a baciarmi con passione e io lo assecondo mettendo le mie braccia intorno al suo collo e tirando con le mie sottili dita le punte dei suoi finti capelli biondi.
Mi stacco e prendo fiato.
"Meno male che i finestrini sono oscurati." Dico per poi lasciargli un ultimo bacio e tornare dietro per finire di cambiarmi.
Dopo essermi messa i vestiti asciutti affianco Niall e lui parte veloce verso casa mia.
Gli indico la via sul navigatore e in pochi minuti arriviamo a casa.
La mia casa non è molto grande, ma nemmeno troppo piccola.
È completamente bianca, con qualche rifinitura in azzurro.
Sicuramente non sarà come le grandi ville che Niall è abituato a vedere.
Scendo dalla macchina, prendo i miei vestiti bagnati e intreccio la mia mano con quella di Niall per poi suonare il campanello.
Ci apre mia madre rimanendo a bocca aperta alla vista del biondo.
"Quindi non stavi mentendo..." Dice rimanendo immobile.
"Eh no." Dico ridacchiando e sorpassandola.
"Piacere, sono Niall." Sento dire alle mie spalle.
"Piacere, sono An."
"Cenate qui?"
Volto lo sguardo verso Niall che mi sorride e annuisce.
"Si, va bene." Rispondo gentilmente e riagguanto la mano di Niall per andare verso il piano di sopra.
Entro in camera mi.
Per fortuna è ordinata ma i pesanti libri di scuola posati sulla mia scrivania mi ricordano che devo fare i compiti.
"Pfff...devo studiare." Sbuffo verso Niall che si è timidamente seduto sul mio letto.
"Se hai inglese ti do una mano."

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Skype Call.
Fiksyen PeminatPuò un piccolo gesto cambiare tutto? Può un piccolo gesto unire due anime da sempre destinate? Questa è la storia di Sofia e Niall.