Tanti auguri Sofia!

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"Mi hanno detto che domani è il tuo compleanno..." mi sussurra Niall all'orecchio provocandomi brividi in tutto il corpo.

"Ehm, si.

Ma non farò feste o cose del genere..." Dico voltandomi verso di lui e trovandomi con le mani sul suo petto e le sue braccia che mi avvicinano sempre di più al suo corpo.

"Come no?!

Compirai diciassette anni, è il tuo ultimo anno da minorenne."

"Si ma...non ho molti amici e non vedo il motivo per organizzare una festa alla quale nessuno verrebbe."

"Se è quello che vuoi." Dice per poi baciarmi più volte le labbra.

Timidamente prendo tra i denti il suo labbro inferiore e poi lo bacio più volte per poi far diventare il bacio più passionale.

Dopo alcuni minuti nuotiamo un po' e finalmente usciamo da quell'acqua dall'odore poco gradevole.

Ci asciughiamo e quando arriviamo all'auto mi siedo sui posti posteriori per infilarmi i vestiti asciutti di Niall.

"Non guardare." ricordo a Niall e lui si gira a fissare la strada.

Tolgo la maglietta e rimango in reggiseno e lo scopro a fissarmi dallo specchietto retrovisore.

"Sei un maniaco!"Dico coprendomi con un braccio e con l'altro lo colpisco sulla spalla con la maglietta che mi aveva prestato.

Con un gesto veloce mi agguanta il polso e mi fa finire sulle sue gambe.

Comincia a baciarmi con passione e io lo assecondo mettendo le mie braccia intorno al suo collo e tirando con le mie sottili dita le punte dei suoi finti capelli biondi.

Mi stacco e prendo fiato.

"Meno male che i finestrini sono oscurati." Dico per poi lasciargli un ultimo bacio e tornare dietro per finire di cambiarmi.

Dopo essermi messa i vestiti asciutti affianco Niall e lui parte veloce verso casa mia.

Gli indico la via sul navigatore e in pochi minuti arriviamo a casa.

La mia casa non è molto grande, ma nemmeno troppo piccola.

È completamente bianca, con qualche rifinitura in azzurro.

Sicuramente non sarà come le grandi ville che Niall è abituato a vedere.

Scendo dalla macchina, prendo i miei vestiti bagnati e intreccio la mia mano con quella di Niall per poi suonare il campanello.

Ci apre mia madre rimanendo a bocca aperta alla vista del biondo.

"Quindi non stavi mentendo..." Dice rimanendo immobile.

"Eh no." Dico ridacchiando e sorpassandola.

"Piacere, sono Niall." Sento dire alle mie spalle.

"Piacere, sono An."

"Cenate qui?"

Volto lo sguardo verso Niall che mi sorride e annuisce.

"Si, va bene." Rispondo gentilmente e riagguanto la mano di Niall per andare verso il piano di sopra.

Entro in camera mi.

Per fortuna è ordinata ma i pesanti libri di scuola posati sulla mia scrivania mi ricordano che devo fare i compiti.

"Pfff...devo studiare." Sbuffo verso Niall che si è timidamente seduto sul mio letto.

"Se hai inglese ti do una mano."

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