Stranezze

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Cazzo.Cazzo.Cazzo.Non ci posso credere a quello che ho visto.Non mi capacito di ciò.Fortuna che non si sono accorti di me e del rumore che ha fatto la porta.Vado in camera mia.Farò finta che sono sempre stata in camera e che non ho visto niente.Cerco di rielaborare il tutto.Okay,con calma.Non è niente,ho solamente visto mia sorella nuda che stava avendo rapporti con il suo ragazzo.Ragazzo che mio padre le aveva esplicitamente detto di non frequentare.Tutti noi crediamo che non sia una bella influenza su di lei,come i suoi amici del resto.Devo sbrigarmi ad avvertirli di vestirsi,
perché conoscendo papà salirà a minuti per posare la valigetta di lavoro nel suo ufficio.Dai Meredith,sbrigati cazzo.

Esco dalla mia stanza sbattendo la porta,in modo che loro mi sentano.Non so come hanno fatto a non sentire che ero in casa e a non sentire i miei.Probabilmente sono qui da poco e non hanno fatto caso a me,ma il campanello avrebbero dovuto sentirlo.La mia stanza è la quinta a sinistra mentre quella di mia sorella a inizio corridoio.La seconda porta sulla destra,precisamente.Percorro il lungo corridoio e busso.Aspetto 2 minuti fuori dalla porta.Sento i passi di papà farsi sempre più vicini.Fortuna che le scale sono ad angolo,se così si può dire,quindi non mi vede immediatamente.Ho il cuore che batte forte.Sono preoccupata per mia sorella,dopo tutto.La porta si apre è una Charlie incazzata,presumo per colpa mia,mi urla contro.

-Che cazzo vuoi?-
Le tappo la bocca.

-Shhh..fa silenzio.Papà sarà qui a momenti.E la mamma mi ha detto di chiamarti per la cena,comunque.-

-Oh,porca puttana.Che cazzo facciamo?-

Sento dei passi sempre più vicini,così decido si chiudere la porta di camera sua,non prima di aver fatto un segno a mia sorella di rimanere in silenzio.

-Scusa,dovevo bussare.Mi dispiace!-urlo fuori dalla camera di mia sorella.Guardo mio padre che mi rivolge un'occhiata.

-Tua sorella?-chiede.

-Stava dormendo ed era senza vestiti,quindi...si è arrabbiata della mia entrata-

Annuisce,abboccando,e si dirige nel suo ufficio,nel quale ci resterà almeno 10 minuti per sistemare le sue carte del lavoro.

Riapro la porta e vedo mia sorella molto agitata.

-Allora,che gli hai detto?-chiede,nervosa.

-Niente,per adesso è nel suo studio.-dico,rivolgendo un'occhiata assassina a Mike,credo si chiami.

-Che facciamo?-

-Che facciamo?Che fai,semmai.È il tuo ragazzo,non il mio,e tu stavi facendo sesso con lui,non io.-
A questo punto tanto vale dirlo.
Faccio per andarmene ma lei mi ferma per un braccio.

-Ti prego,Mere.Lo sai che non supplico la gente.Te lo chiedo per favore.-mi supplica.

Rimango sconvolta dall'uso del nomignolo.Non lo sentivo da tre anni.Deve tenerci davvero.Immagino già la faccia di papà rosso dalla rabbia e rabbrividisco.Mi arrendo.

-Va bene.Papà per adesso non è un problema quindi l'unica che resta è mamma.-dico.

-Ok,staremo attenti a lei,allora.-

-Va bene,ma scendi io per prima.-dico.

Scendiamo le scale silenziosamente.Una volta al piano sotto controllo che non ci sia nessuno.

-Avanti,sbrigati tu ad uscire.-dico,riferendomi a Mike.

-Va bene.Ciao piccola.-le lascia un bacio a stampo a Charlie.Che schifo.Alzo gli occhi al cielo.

-Ciao.-lo saluta lei.Una volta chiusa la porta di casa buttiamo fuori un sospiro di sollievo.

Sentiamo dei colpi di tosse alle nostre spalle.

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