Spiaggia

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I giorni sono passati ormai e la mia relazione con Harry prosegue alla grande.Ultimamente sono più fuori con lui che a casa.Ma la cosa mi va più che bene ovviamente.Il fatto è che lui sostiene che io stia troppo tempo a casa e mai fuori,quindi mi sta facendo fare il giro di tutti i luoghi di svago della città.Cinema,bowling,spiaggia,
negozi.Tutti a parte discoteche,
pub o qualsiasi tipo di struttura in cui si tenga una festa.Ho detto a lui che non sono ancora pronta per ritornare a quelle feste e mi ha dato una risposta che mai mi sarei aspettata.Pensavo che mi avrebbero supplicato di andarci o addirittura obbligato,ma ho capito che io,fondamentalmente,Harry non lo conosco.Infatti,non ha fatto nulla di tutto ciò,anzi,ha semplicemente scrollato le spalle e ha sorriso dicendomi che non mi avrebbe messo pressione e che a lui delle feste non importa niente fin quando sta con me.
È un tesoro.Sono davvero fortunata ad avercelo come fidanzato.

-Dai,Meredith,corri che ti fa bene!-mi urla davanti a me Niall che sta correndo sul posto aspettando che io lo raggiunga.

-Scusa,eccomi.Mi sono fermata a guardare un uccellino.-dico con il fiatone.Non sono abituata a fare jogging la mattina presto ma lui mi ha praticamente buttata giù dal letto e costretta a correre per il grande parco alle sette del mattino di sabato!Il sabato e la domenica sono gli unici due giorni in cui posso riposare e invece mi tocca faticare.

-Certo,sempre a pensare agli uccellini tu,eh?-mi guarda malizioso e,dopo averlo fulminato con lo sguardo,
scoppia in una fragorosa risata che mi scalda il cuore.

-Tu sei sempre il solito maniaco!- e lo spintono scherzosamente da una spalla.

-Dai,continuiamo la nostra corsa.-mi incita ricominciando a correre con lo stesso ritmo di poco fa.

-Allora,Niall,cosa mi dici di quella ragazza?-questa volta tocca a me fare lo sguardo malizioso.Lui arrossisce subito dopo la mia domanda e rido silenziosamente per non metterlo ancor di più in imbarazzo.Mi meraviglio di come da pervertito diventi imbarazzato e timido in pochi secondi.È buffo adesso.Sono cambiate le carte in tavola.-Allora?Il gatto ti ha mangiato la lingua?-lo sprono a parlare,ma non risponde ancora.
-Dai,Nello,fino a qualche secondo fa facevi tanto il figo e ora non parli nemmeno più!Ti vergogni di parlare con me?-lo guardo stupita.

-Mere,lo sai che quando mi piace una ragazza divento timido,imbarazzato ed inizio a balbettare se me la trovo davanti.-si gratta la nuca.

-Ma non ti devi vergognare con me,
biondino.-dico,toccandogli il ciuffo.

-Lo so.E non lo sono,infatti.E solo che io divento paonazzo trovandomela davanti e non so che fare.Glie lo dico?
O continuo a far finta di niente?-

-Se aspetti che lei venga da te puoi anche morire in pace.Le ragazze vogliono che siate voi maschi a confessarvi,è normale.Quindi,in un modo o nell'altro,devi farlo tu.-continuo,ormai con il fiatone.

-Capisco.-risponde guardando a terra.

-Possiamo fermarci?Sono davvero esausta.È da un'ora di fila che corriamo e ho voglia di caffè.-di sicuro ho un'aspetto orribile dopo una corsa mattutina.Non mi sono neanche truccata perchè Niall aveva fretta di andare al parco.

-Non essere esagerata.-

-Senti,non è che io sono abituata come te a venire tutti i weekend a correre.-

Ci incamminiamo verso una piccola caffetteria nascosta dagli imponenti alberi del parco.Non è molto affollata data l'ora e l'aria calda appena entrati mi dà una sensazione di protezione.
Dopo esserci seduti prendiamo le nostre ordinazioni,ovvero latte e cappuccino accompagnato da un cornetto al cioccolato per Niall e un caffè decaffeinato insieme ad una comune brioche per me.Osservo Niall e cerco di determinare il suo stato d'animo.Tiene le sopracciglia corrucciate e la bocca serrata,tipico comportamento che tende a seguire quando è pensieroso.

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