Un sorriso di lacrime

Capitolo 3

C'era qualcuno dietro di me, non ero spaventata ma forse un po preoccupata, mi voltai e lo vidi bello come..come un miracolo, sorrisi al pensiero che lui era il mio miracolo, mi guardó e mi disse "Non dovresti stare in giro a quest'ora tutta sola" dio...la sua voce, bella come una meodia al piano un po roca per la giornata passata ma affascinante ugualmente, mi guarda sta aspettando una risposta "Emh....si.....io.....ero uscita per prendere una boccata d'aria....I miei amici sono dentro" faccio indicando la sala conferenze appena dietro di noi...i suoi occhi brillano di un azzurro tendente al verde acceso, sebbene la luce sia fioca si distinguono perfettamente I colori, mi sta guardando, mi stringo nelle spalle inbarazzata quando mi porge la mano "Comunque sono Andrea" la afferro stringendola, è calda ma sulla mi pella è come ghiaccio che scotta "Rosalin, ma chiamami pure Ros" sorrido accorgendomi di avere ancora la suo mano stretta nella mia, la lascio imbarazzata e sento le guance avvampare di un rosso accesso, spero che sotto la luce flebile del neon non si capisca, sorride..merda forse lo ha visto penso toccandomi una guancia, mi guarda "Be piacere di conscerti, Rosalin" sorrido guardando il suo viso perfetto ma purtroppo devo tornare alla realtà la favola è finita Cenerentola "Be, è stato un piacere anche per me ma devo andare mi aspettano" faccio per girarmi "Ci rivedremo ?" Mi chiede con un tono a cui è difficile dire di no, decido di fare la misteriosa "Chi lo sà, magari...." sorrido e sento vibrare il telefono è Emily chiede dove sono finita così lo saluto con un cenno della mano e mi avvio verso l'entrata della sala conferenze, guardo il display del telefono ancora acceso, sono un quarto alle undici...mi giro, un ultimo sguardo al fantastico sconsciuto ma lui non c'è piu, entro nella sala conferenze.