Capitolo 13

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Andrea POV's

Basta....ormai me lo sono dimostrato benissimo senza lei non posso vivere è un impresa persa in partenza, impossibile come resistere alla droga, be lei è l mia droga preferita, la amo e voglio lei...solo lei.
Ammesso questo a me stesso e alla mia testa di cazzo devo rimediare, mi presento sotto casa sua, suono...perchè non risponde nessuno?? Provo a girare la maniglia con mio stupore si apre la porta, entro in casa, sento dei lamenti provengono dal piano di sopra, salgo le scale lentamente arrivo al piano di sopra, apro la porta da dove provengono quelle urla smorzate, la scena mi sconvolge, Rose..la mia Rose nella vasca da bagno con una bottiglia di barbon in mano, che piange...sono io, è colpa mia se è ridotta cosi...il senso di colpa e il dolore mi pervadono il corpo accompagnati da un brivido, sembra non accorgersi di me finchè si gira verso di me, è ubriaca ma ancora sembra avere un briciolo di lucidità, si copre con le mani il corpo nudo, e smette di piangere...forse crede che io sia un sogno, vedo apparire un... sorriso ? Dovrebbe odiarmi...si sta per alzare ma ho paura di non potermi trattenere alla vista di lei senza vestiti addosso cosi corro da lei e le metto le mani sulle spalle spingendola in basso, in modo che non possa alzarsi e le tiro via la bottiglia di mano, si lamenta ma lo accetta, improvvisamente mi lancia le braccia al collo "So che sei solo un sogno -dice- ma mi sei mancato troppo" vorrei dirle che si sbaglia che non sono un sogno ma qualcosa mi impedisce di parlare cosi, la stringo a me cercando di soffocare I miei pensieri pervertiti, la amo troppo per farle questo, non me lo perdonerei mai, la solevo dalla vasca ignorando la maglietta bagnata e la scia d'acqua sul pavimento, la porto in camera sua e prima di staccarla da me prendo un lenzuolo e la copro poi la appoggio delicatamente sul letto, la guardo, guardo quel magnifico viso sfinito, con il trucco che cola, pensando che la causa di tutto quel dolore sono io, non avrei mai dovuto farlo, niente di quello che ho fatto, la sua voce mi riscuote dai miei pensieri "Non lasciarmi piu" dice stringendomi la mano sotto il suo viso, "No mai" sussurro, sapendo che passata la sbornia sarà ancora arrabbiata e non vorrà piu vedermi, ma intanto mi godo il momento, mi corico accanto a lei affondando il viso nell'ebriante profumo dei suoi capelli, di lei, Dio quanto la amo...

Un sorriso di lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora