Capitolo 8

46 8 0
                                    

Mi sveglio di scatto tutta sudata, non riesco a capire subito dove sono ma poi vedo Andrea sotto di me e allora ricordo, mi alzo e mi affaccio al grande terrazzo per prendere un po d'aria, mi siedo per terra senza fiato e metto la testa tra le gambe con le mani sopra, sono proprio sfinita; sento dei passi dietro di me é Andrea che viene a sedersi accanto a me :"Tutto okay?" mi chiede preoccupato, annuisco leggermente e gli accarezzo la guancia dove di solito appare la mia tanto amata fossetta, lui si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla fronte, mi aiuta a rialzarmi e una volta alzati mi chiede:" Cos'era successo ? Non dirmi che nont piace dormire con me..." la tristezza nei suoi occhi mi disrrugge :"Certo che no, io amo dormire con te..."
Il sollievo é leggibile sul suo viso, mi bacia un bacio dolce lento stupendo :"Domani, cioé volevo dire oggi ho da fare ti dispiace?" vorrei dire di si..."No tranquillo" sfodero il sorriso piu falso che ho e sembra non accorgersi del mio malumore...tornammo dentro e ci addormentammo abbracciati.
Venni svegliata da un fascio di sole, cercai di sentire il corpo di Andrea, stavo morendo di freddo, lo sentii e mi accoccolai a fianco finché lui non mi diede un bacio sui capelli :"Sveglia bella addormentata!" cercavo di aprire gli occhi a fatica "Ma...ma che ore sono?" dissi con la voce impastata "Le 10:30!" al suono di quelle parole mi alzai di scatto :"Che?????" "Hai capito" disse lui ridacchiando "Ma la scuola?!" gli ricordai preoccupata "Oggi c'é sciopero, non ti ricordi piccola?" già....lo sciopero...gli saró sembrata patetica ma quel piccola mi aveva tolto ogni dubbio, tornammo davanti alla sala conferenze mano nella mano, si avvicinó per darmi il bacio prima di dividerci ma la suoneria del suo cellulare interruppe il momento, prese il cellulare e rispose...appena la chiamata terminó mi diede un bacio appassionato e mi sussurró all'orecchio "Ti amo...Dio quanto ti amo piccola" a quelle parole il mio cuore mancó di un battito e prima che mi resi conto di quello che era successo ero già da sola davanti alla mia moto con il casco in mano a guardare la mia ragione di vita allontanarsi.

Un sorriso di lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora