Capitolo 14.

1K 64 1
                                    

||Jennifer's pov||
È passata una settimana da quando è successa quella cosa con Niall, e non è cambiato nulla.
Mi ignora come prima, e ancora non sono riuscita a spiegargli che è stato tutto un malinteso. È testardo, non vuole sentire ragioni, non si ferma un attimo ad ascoltarmi.
Ariana ed Emily mi propongono di andare a fare shopping per liberarmi un pò la mente, per pensare un pò ad altro, ma proprio non mi va.
Solo a loro due gli ho detto che mi sono fatta quel taglietto sul polso; all'inizio si sono arrabbiate, dicendomi che così non risolvo i problemi e che questa cosa mi rimarrà sulla coscienza per sempre.
Si lo so, ho sbagliato, ma ne avevo bisogno.
Decido di uscire insieme a loro, dopotutto mi farà bene stare un pò all'aria aperta e stare un pò tranquilla.
I ragazzi hanno avuto 2 concerti qui vicino, e stasera ci sarà stato l'ultimo, poi saremmo dovuti andare in un hotel in Canada, precisamente a Toronto.
Mi vesto con un semplice leggins nero e una maglia larga grigia di sopra, a mezze maniche.
Infine le converse grigie abbinate alla maglia, mascara, matita e ombretto neri.
Decido poi di farmi una coda di cavallo, che arriva fino a metà spalle, una volta pronta prendo cellulare, portafogli e chiavi della stanza che infilo nella mia Pinko nera.
-Sei perfetta!- mi dice Ariana.
-Grazie, anche tu tesoro- le accarezzo una guanciotta.
Usciamo velocemente e prendiamo un taxi, che ci porta in centro.
A destra e sinistra vediamo tanti di quei negozi, che trascorriamo circa 10 minuti per decidere in quale andare per primo, infine decidiamo di andare in quello di abbigliamento.
Ci sono tante di quelle cose fighe. Top colorati, felpe con unicorni e pantaloni strappati. Sono carini, ma non sono del mio tipo.
Allora mi trasferisco nella parte più semplice.
Misuro un paio di cose e infine prendo una maglia, due pantaloni e...dei calzini con gli orsacchiotti, haha.
Entriamo in tanti altri negozi, di smalti, trucchi, altri vestiti, con un frullato in mano.
Non penso a nulla per ora, sono fortunata ad avere delle amiche così speciali, che mi fanno scomparire ogni problema, piccolo o grande.
Mentre camminiamo vediamo in lontananza Harry, Liam, Louis e Zayn. Ariana ed Emily abbracciano i loro rispettivi fidanzati, cioè Liam e Zayn ed io rimango con tutte le buste in mano da sola. Mi scende una piccola lacrimuccia. Mi manca Niall.
-Oh, scusa tesoro, non l'abbiamo fatto apposta- si scusa Emy e Ari capendo i miei pensieri al volo.
-Dai non piangere-
-Tranquille dai- Gli sorrido.
I problemi sembrano risorgere quando vedo Niall passare davanti a noi, e sfortunatamente non è da solo. Al suo fianco c'è una tizia dai capelli rossi e della mia stessa altezza, quasi quasi mi assomiglia. Divento tutta rossa in faccia e comincio a sudare quando vedo la mano di quella tizia in quella di Niall. Che cazzo ci fanno assieme?!
Mi rendo conto che lì divento davvero gelosa.
-Ragazzi andiamo?- Chiedo agli altri per non dare troppo spettacolo a quei due.
-Emh...certo, andiamo- Dice Louis, dopo che si era creato abbastanza imbarazzo fra tutti noi.
Prendiamo le buste e continuiamo a camminare, magari verso altri negozi.
Mi giro un'ultima volta verso quei due e vedo Niall che mi lancia un'occhiata, finché prende la rossa dai fianchi e se la porta alle labbra.
Lì faccio cadere le buste a terra e comincio a camminare dalla direzione opposta.
-Ragazzi io ritorno in hotel, scusate-
Non volevo che Niall fosse soddisfatto dopo avermi fatta ingelosire con il suo spettacolino del cazzo, ma non ce la faccio più, voglio stare da sola.
Lui sapeva che sarebbe andata a finire così, sapeva che me ne sarei andata via, perché sa perfettamente come sono fatta.
Vaffanculo.
-Jenni aspetta!- mi urla Emy da dietro. Ma non ho voglia di girarmi, sono in lacrime, con il cuore a pezzi e la testa che mi gira.
Il taxi arriva, mi infilo velocemente nella macchina e gli dico di sfrecciare verso l'hotel.
Lì sarei stata più tranquilla.
***
Mentre il mezzo si dirige verso la mia destinazione, vedo un negozio di musica molto carino, così gli chiedo se può fermarsi un attimo per dare una controllatina.
Sto per entrare nel negozio, quando un braccio mi afferra e l'altro si posa violentemente sulla mia bocca.
Lì non vedo più nulla.

Dopo un pò mi ritrovo in un vicolo cieco, con 3 ragazzi dallo sguardo minaccioso davanti a me.
Du palle, gli stessi che avevano cercato di rapirmi più di due settimane fa, ma fortunatamente mi aveva salvata Niall.
E ora chi mi avrebbe portata fuori di lì?!
Pensavo a qualche mossa di karate o qualcosa del genere, ma io non ero capace di fare queste cose, soprattutto con questi 3 gradassi!
-Credevi che sarebbe finita lì piccola? Eheh, no, hai pensato sbagliato- mi sussurra uno dei tre ragazzi accarezzandomi una guancia con un coltello.
Sono nei guai, sto per urlare.
-L..lasciatemi andare, che volete da me?!- cerco di dirgli.
-Vogliamo te, e stavolta senza quel biondino del cazzo di mezzo-
-Che cazzo hai detto? Prova a ripeterlo!- mi alzo di scatto rivolgendomi ad uno dei tre ragazzi che ha offeso Niall, non so con quale coraggio.
-Abbassa la cresta, ragazza!- Mi urla l'altro dandomi un pugno e facendomi cadere a terra.
Che dolore.
Quello moro si abbassa avvicinandosi a me.
-Cerca di stare calma, non ti faremo del male-
No ma dai, volete farmi del bene, perché non mi preparate un panino già che ci siete?
Poi mi tira uno schiaffo, un altro pugno, in viso e nello stomaco.
Ora sono a terra, sanguinante e distrutta.
Nessuno può salvarmi ora, nemmeno il mio biondo. Nessuno.
Quando le mie speranze stavano per terminare, vedo lui.
In lui, vedo la salvezza, vedo il mondo. In lui vedo me, lui è la ragione per cui vivo.
-Si può sapere che cazzo volete ancora, brutti stronzi?- Si rivolge con rabbia a quei 3.
Oh no Niall, così li farai arrabbiare ancora di più; penso dentro di me.
-Ma sempre tu in mezzo sei, sparisci di qui testa di cazzo- Gli dicono a Niall.
-A chi hai chiamato testa di cazzo?-
E lì cominciano a combattere.
Pugni, calci. Il mio patato contro quelle 3 teste di minchia.
Non ce la potrà mai fare.
Cerco di fare qualcosa, di chiamare aiuto, ma c'è uno dei tre ragazzi che sta vicino a me per non farmi scappare.
Devo salvarlo, devo escogitare qualcosa, o non lo lasceranno vivo.
Non ce la fa più, si accascia a terra, pieno di sangue, botte nere e dolore dappertutto.
Povero amore.
-Lasciatelo stare cazzo, lui non c'entra nulla!- urlo con tutta la forza che mi è rimasta.
Continuano a prenderlo a calci nelle costole, nello stomaco e sulla testa, ma ormai non ha più la forza di reagire.
Lo hanno finito, distrutto.
Piango, urlo, cerco di fare di tutto.
Ma possibile che nessuno mi sente?!
-Testa di cazzo, togliti dalle palle!- Dico al ragazzo di fianco a me che mi tiene ferma.
Gli tiro un pugno abbastanza forte da stenderlo.
Ma da dove la prendo ancora tutta questa forza?
Cerco di rialzarmi il più velocemente possibile e scappo dagli altri due in cerca di aiuto.
Non posso lasciarlo lì, possono fare di tutto a me, ma Niall no, non lui.
Gli tirano ancora calci, lui geme, sta soffrendo.
Porca puttana.
-aiuto!!- urlo con tutta me stessa.
Tutti se ne sono andati vedendo la situazione.
Stronzi di merda, invece di chiamare la polizia.
Non c'è nessuno in giro, e il mio cellulare è rimasto nella borsa vicino a quel tipo, non posso ritornare indietro.
Li vedo venire verso di me.

È la mia fine.

Mine||Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora