Cap.31

21 0 0
                                    

Eravamo tutti e quattro in macchina, in silenzio. Un silenzio straziante, uno di quelli dove si percepisce il disagio, l'imbarazzo.

Il silenzio viene rotto da Cameron che annuncia ''Sapete ragazzi, volevo fare una festa, non so, se volete venire è sabato a casa mia.''
Sì levò un coro di si, va bene da noi tre, anche se io non ero particolarmente entusiasta di andarci. L'avrei fatto per Nat, e soprattutto per me, perché devo cominciare a dimenticarlo e andando alla sua festa gli dimostro che non mi interessa quello che fa.
Ma chi vuoi prendere in giro, ti interessa e come quello che fa.
Si lo so, ma io devo solo dimostrarglielo. Non deve sapere veramente quello che sento.

Avevo già in mente quello che dovevo mettermi.
*lo scoprirete nel prossimo capitolo*

Nash ci aveva accompagnate a casa. Nat sarebbe rimasta a dormire a casa mia.

''Ehi Nat, domani per le buste puoi fare che ti fai venire a prendere da Matt, io vengo a scuola con il tuo motorino e poi all uscita tu vai a casa tua col tuo mezzo e io mi faccio una passeggiata che mi fa bene.''
Lei disinteressata rispose ''Sì sì okay.''
Precisando si stava mettendo lo smalto oro. Ma io dico, come ti viene in mente di metterti lo smalto ORO.

Lei rispose alla mia domanda silenziosa ''Sai, non mi fa impazzire sto colore ma sta bene con il vestito che mi metterò sabato quindi...''
''Ah ecco ora ne lo spiego.'' Risposi ridacchiando.

''Dai, muoviti a chiamare quello delle pizze cogliona.''
''Ma perché io? Chiamalo tu mongoló.''
Stavamo correndo pe rasa come due sceme perché nessuna voleva chiamare il fattorino delle pizze.

''Dai vabbe lo chiamo io.''

Conversazione con la pizzeria.

''Pronto?''
''Buona sera, volevamo ordinate due pizze per le nove.''
''Sì va bene, con quali condimenti?''
''Allora una con patatine, olive, wurstel e mozzarella e un altra con prosciutto cotto e mozzarella.''
''Okay allora per le nove siamo in via?''
Gli dissi la via di casa mia e lui riattaccó.
Fine conversazione.

''Okay alle nove arrivano con le pizze.'
''Ookayyy.'' Rispose quella scema della mia amica.

MY MINUS IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora