Cap.30

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Ora mi sente sto cretino.

Ma come cazzo si permette...

Gli avevo detto che quel coglione di Cameron mi doveva stare lontano, e lui che fa? Se lo porte dietro come un cazzo di cane.
Ora lo ammazzo.

''Ehi. Shopping eh?'' Chiede ridacchiando. Si è deciso. Lo ammazzo.
''Sì shopping. Ora portaci a casa mia cretino.'' Rispondo veloce.
''Ehi Ehi calma.''
Ecco ciò che odio. La gente ti dice 'calmati' quando sei incazzato. È una cosa che mi fa rigirare le ovaia ancora di più.

''Ma calmati un cazzo Nash. Vieni qui.'' Lo porto in un posto più appartato e comincio a sbroccare.
''Ma come cavolo ti viene in mente di portartelo dietro eh? Ti avevo detto che doveva starmi lontano e tu che fai? Te lo porti dietro ovvio. Non mi ascolti mai eh? Come te lo devo dire che mi fa male dentro? Che mi si apre una voragine quando lo vedo? Come ti devo spiegare i mancamenti che ho quando vedo il suo sorriso? Come ti devo far entrare nella testa che ogni volta che vedo i suoi occhi mi ci perdo dentro? Come devo far capire a tutti che mi sento male solo a pensare che tutto questo non è mio ma è di una che non se lo merita? Non che io sia chissà cosa, ma non penso di non meritarmi un po' di pace. Anche io sono un essere umano.''

A quel punto già piangevo. Le lacrime scendevano sulle mie guance senza sosta.
Mi sono sempre detta che non avrei dovuto piangere per lui. Ma eccomi qui. Ogni volta che parlo di lui mi ritrovo a piangere come una bimba. Che scema, illusa, cogliona senza speranza.

Non mi sono mai innamorata così di una persona. Avevo sempre detto che avrei dovuto restare per i fatti miei, ma sono sempre detta che i miei amici mi bastavano, ma ora eccomi a piangere per una persona che non mi ama abbastanza e che ha dedicato la nostra canzone ad un'altra.

Senza dire una parola Nash mi abbraccia. Lo so che ha capito.
I miei singhiozzi si fanno sempre più forti e vengono attutiti dalla mia faccia sul petto del mio migliore amico.
''Shh. Va tutto bene. Stai tranquilla.''
Come se potessi veramente crederci.
No che non va tutto bene. No che non sto tranquilla, sapendo che il ragazzo che amo follemente sta commettendo il più grave errore della sua vita.
Forse un giorno rimpiangerá di averlo fatto, o forse no. Forse non ero quello che voleva. Forse non ero abbastanza. O forse semplicemente non ero quella giusta.
Capita. Vi passeremo sopra con un carro armato.

MY MINUS IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora