Cap.9

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Cavolo solo io ero capace di litigare con me stessa.

Ero ancora tra le braccia di Cameron e non accennavo di staccarmi. Però purtroppo dovetti perché bussarono alla porta. Mi alzai dalla gambe di Cam e aprí la porta. Davanti a me c'era Nash. Richiusi la porta, e tornai a sedermi sul letto accanto a Cameron. In un primo momento ci fu un silenzio, ma era un silenzio piacevole, nel quale ci guardavamo e parlavamo con gli sguardi. Poi dopo parlò. ''Senti Bet, io capisco come senti. Ti senti tradita dal tuo migliore amico ma fagli almeno spiegare cosa è successo e chi è la ragazza che ha nominato. Poi ovviamente la scelta è tua e nessuno ti può costringere a fare nulla. Però almeno ascoltalo.''

Cameron pensava che dovevo parlare con Nash. Infondo aveva ragione e anche io volevo spiegazioni quindi annuì e lo abbracciai di nuovo.

Senza che nemmeno me ne accorgessi gli diedi anche un bacio sulla guancia giusto per ringraziarlo. Lui in risposta sorrise. Stavo avvampando ma cercavo di non darlo a vedere.

Quando Cameron aprí la porta Nash era ancora lì e penso che aspettasse il momento di parlarmi, e quel momento era arrivato. Con freddezza gli feci segno di entrare e lui annuì con movimenti minimi. Si appostó i nel lato buio della camera e io mi misi esattamente nella parte opposta. Il suo viso era nell'ombra ma riuscivo a vedere bene i suoi occhi color oceano, quegli occhi che da quando ero piccola mi avevamo sempre trasmesso sicurezza, quegli occhi dove trovavo una casa o un posto tranquillo dove stare, solo io e lui, quegli occhi dove mi perdevo sempre e mi consolavano quando ero triste e abbattuta. Eh si, quegli occhi che sono stati la mia seconda casa e il mio tutto.

Iniziò a balbettare qualcosa che non capì allora chiesi di ripetere.
E parlò ''Allora tanto vale partire dall'inizio'' incitai a continuare ''Prima di trasferirmi qui a Milano, vivevo, come sai a Los Angeles, lì avevo tanti amici e amiche e come qui avevo il mio gruppo. In questo gruppo c'era questa Mahogany Lox. Era affascinante e tutti le sbavavano dietro, compreso io. Però lei contava su di me come amico e io ci rimasi male.
Dopo un po' mi dovetti trasferire. All'aeroporto era venuto tutto il gruppo, tranne lei. Lei non c'era e questa cosa mi ha fatto ancora più male. Ovviamente saluti tutti e mi diressi verso il check-in, quando mi sentí chiamare, avrei riconosciuto quella voce ovunque, mi girai e mi ritrovai Lox a un passo da me, aveva gli occhi gonfi e rossi. Lei aveva pianto per me. Mi abbracciò e mi disse queste esatte parole 'Io ti ho sempre notato tra tutti, per la tua bellezza, i tuoi capelli, i tuoi occhi, la tua voce e il tuo carattere. Ho sempre ricambiato il tuo amore per me, ma sarebbe stato uno sbaglio stare insieme, vedi, se fossimo stati insieme ora entrambi staremo soffrendo più di quanto già lo siamo. Ma tu non ti preoccupare, un giorno mi riscontrerai, e quel giorno resteremo sempre insieme. Fa Buon viaggio Grier.'
Così si girò e se ne andò. Ci sentimmo i primi tempi e poi non ci sentimmo più. Alcune volte ci ripenso e oggi con quello scherzo pensavo veramente che era tornata e aveva mantenuto la promessa. Anche se mi sbagliavo.''

Avevo le lacrime agli occhi. Lui aveva lasciato l'amore della sua vita ed era venuto qui. Ma perché non me l'aveva mai detto?

'' Ma Nash perché non me l'hai mai detto?''
''Ma perché pensavo non fosse troppo importante''
''Mi dispiace così tanto.''
''Non importa.''
''Vedrai un giorno la riscontrerai''
Non disse nulla, ci avvicinammo l'uno all'altra e ci abbracciammo finalmente. Era un abbraccio sperato e che serviva ad cicatrizzare ferite che si erano riaperte dopo molto tempo.

Serviva ad entrambi questo abbraccio.

''Ti voglio bene'' sussurrò Nash sul mio collo.
''Ne ne voglio anche io'' risposi sul suo petto.

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