20. Seduzione

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Era tutta la sera che stavo dormicchiando sul pelo morbido e colorato di James, quando mi alzai a quattro zampe mi sgranchii portando il peso del corpo sulle zampe anteriori e sbadigliai, scrollai da me la terra umida che c'era sopra la mia testa e orecchie e mi incamminai verso il sentiero del bosco per ritornare a casa prima che mio padre si accorgesse che non ero il camera. Trotterellai alzando la testa al cielo chiaro, l'alba era veramente bella ed emetteva serenità, i colori erano chiari e se guardavi attentamente potevi vedere che i suoi colori si confondevano con quello del deserto, della foresta, del mare... di quel qualcosa che non riuscivi a spiegare, ma vedere e comprendere. Sentire finalmente terra asciutta sulle mie zampe mi dava conforto, da quando mi ero trasformata ed ero stata con James mi faceva sentire diversa, nuova...
Assaporai l'aria tiepida con il naso nero incominciando ad allungare il passo muovendo la coda a destra e a sinistra, fino a quando non sentii altri passi che mi raggiunsero velocemente affiancandomi.

"Stai andando a casa...giusto?" La bollente voce di Jack mi fece accaldare.

Voltai la testa verso di lui. "Mio padre. Se non sa che sono a casa prima che si svegli mi metterà in punizione." Sbuffai.

"Se ti trasformati in lupo e gli diresti di non metterti in punizione, vedi che farà di tutto..." rise divertito. "Se poi ti chiederà che cos'era successo tu gli risponderesti che aveva fatto un incubo, eh?"

"Non vorrei fare morire di infarto mio padre... non lo conosci tanto." Risposi leccandomi il muso.

"Com'è tuo padre? " chiese ma sapevo che la risposta che gli avrei dato non sarebbe stata dettagliata.

"Mio padre è un brav' uomo, simpatico. Lavora nel nuovo bar Pane & Co... fino l'altro giorno non stava bene." Affermai triste.

"Come mai?" Chiese chiaramente curioso.

"L'altra sera ha bevuto un po' troppo alcool..." spiegai. "gli mancava mia madre." Il mio tono ero serio mentre allungavo il passo e Jack mi osservò. "Che c'è?" Chiesi mentre ammiravo il suo bellissimo manto scuro muoversi ai nostri passi quasi sincronizzati.

"Mi dispiace..." rispose leccandomi con la punta della lingua.

"James... io non pensavo avesse quel potere di fare vedere le cose a lui esternamente mentre qualcuno le pensa..." obbiettai pensando.

"Non funziona con tutti i membri del branco. Solo con parenti e con chi ama." Ringhiai in segno di pretesa contro James pensando al bacio.

"Ma non io lo amo!" Urlai quasi da fargli male alla testa.

"Non ha importanza... anche se tu non lo ami e lui si, ti vuole. Credimi, gli alfa come mio fratello ottengono sempre tutto." Disse mentre cominciavamo a correre lentamente per poi avanzare si velocità... come se fossimo fatti a motori. L'aria era leggermente profumata di quel verde fresco che riempiva il luogo naturale, le foglie secche accompagnavano i cinguettii degli uccelli e lo sbattere delle piccole ali degli insetti, i nostri movimenti erano ampi e forti e l'aria ci faceva svolazzare il pelo in base alle correnti d'aria. Quando uscimmo dal bosco incominciammo a trotterellare per i marciapiedi deserti.

"Meglio mutare forma." Affermò Jack scrollando la testa e mentre il suo corpo peloso si dissoleva nell'aria, le gambe alte e il suo corpo slanciato e possente fecero presto comparsa; così mutai forma prima che qualcuno di vedesse, anche se la cosa era un po' meno preoccupante... visto che all'alba nessuna persona era sveglia.

La mia eternitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora