Fisso il mio riflesso assonnato allo specchio del bagno mentre cerco di districare tutti i nodi con la spazzola.
Una volta raggiunto il mio obiettivo, prendo il primo elastico che trovo e li raccolgo in una coda alta, per poi sciacquarmi il viso e uscire dal bagno.Mi dirigo in un cucina, dove una visione alquanto strana si precipita davanti ai miei occhi.
Fatico a credere a ciò che sto vedendo, mi pizzico più volte la guancia per risvegliarmi da questo sogno inaspettato ma mi rendo conto che tutto questo è reale.
La figura che si presenta ai miei occhi mi da le spalle, mentre è intenta a cucinare qualcosa, presumo del caffè.
Mi siedo cercando di non far rumore sulla sedia più vicina mentre osservo la scena estasiata.
Il vestito a fiori le sta a pennello e i capelli neri le scivolano giù dalle spalle, spostandosi con lei ad ogni suo movimento.È più alta di come ricordavo, o forse sono solo io che ricordo male, avendola vista seduta per così tanto tempo, mi muovo di poco sulla sedia per scrutare il suo viso, provocando però un rumore stridulo, tipico della sedia che striscia sul pavimento.
Lei si volta, un po' sorpresa, e mi rivolge un sorriso prima di aprire bocca.'Bensvegliata amore.' mi sussurra con la voce un po' roca dato il tempo infinito per cui non aveva parlato.
La mandibola mi scende e le mie labbra formano una O dallo stupore.
'Mamma?' riesco a mormorare prima che la mia vista venga annebbiata dalle lacrime. Mi alzo di scatto e le corro incontro abbracciandola, lei ricambia l'abbraccio accarezzandomi i capelli, 'Va tutto bene, shh.' continua a sussurrare contro la mia testa.Restiamo in questa posizione per alcuni minuti, beandoci dell'abbraccio dell'altra, fino a che non mi sposto un po' spostando lo sguardo verso i suoi occhi verdi.
'Mi sei mancata così tanto.' riesco a dire, mentre mi asciugo le guance dal pianto.
'Io pensavo di averti persa.' continuo, aspettando una sua risposta.
'Sono tornata.' è tutto ciò che mi riesce a dire e, sinceramente, in questo momento, non c'è niente che vorrei sentire di più.'Ho così tante cose da chiederti, da dirti..' inizio prima di essere interrotta dalla sua voce candida 'Abbiamo tutto il tempo del mondo, Summer. Adesso facciamo colazione.' mi sorride, dopo tanto tempo e non posso fare altro se non ricambiare e sedermi a tavola.
'Cosa mangi?' mi chiede mentre versa il caffè in due tazzine azzurre.
'Nulla.' Rispondo con nonchalance, mescolando lo zucchero nella tazza.
'Come nulla?' mi chiede nuovamente.
'Sono a dieta.'
'A dieta? E perché?' sto per risponderle quando la suoneria del mio cellulare riempie la stanza.Lo prendo in mano e lo sblocco per vedere un numero sconosciuto lampeggiare sullo schermo.Sono un po' indecisa ma alla fine decido di rispondere, mi alzo dal tavolo, faccio scorrere il pollice sullo schermo e mi porto il telefono all'orecchio.
'Sei Summer, vero?' domanda una voce familiare dall'altro capo della linea.
'Si, e tu sei?'
'Gordon, non so se hai presente, ci siamo visti una o due volte.'
'Oh si, sei il ragazzo di Anne, giusto?' chiedo un po' confusa dalla situazione.
Ci saremo parlati per al massimo cinque minuti in tutta la vita, che cosa vuole da me?'Si sono io, ma non ti chiamo per lei.'
'Ah e allora per chi?'
'Per Justin.'
Noto un po' di preoccupazione nella sua voce e alla menzione del suo nome il mio cuore fa una capriola nel petto.
'Che è successo?' chiedo, visibilmente agitata, mentre mi allontano, sotto lo sguardo incessante di mia mamma.'Lui ha avuto un incidente.' Mormora Gordon, quasi nella speranza che io non abbia sentito.
'Lui cosa?' chiedo sperando di aver capito male.
'Ha avuto un incidente, ora è qui in ospedale, non sembra nulla di grave ma ho pensato che fosse meglio dirtelo, anche se lui non vuole.'
'Arrivo subito, sai se passa qualche autobus per di lì?'
'Ti vengo a prendere io, tranquilla. Vestiti e aspettami lì fuori, dammi dieci minuti e arrivo.' dice prima di chiudere la telefonata, lasciandomi dall'altro capo, alquanto spaesata.
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Non Sono Anoressica. || Justin Bieber Fanfiction
FanficLei è una ragazza con una vita difficile, circondata da persone che non attendono altro che un suo errore. Lui ha una vita perfetta, quello che ognuno sognerebbe, o almeno cosi sembra, ma la sta vivendo nel modo sbagliato. Il destino vuole dare...