Riprendo a baciare Justin con foga, le nostre labbra si scontrano esigentemente, mentre passo le mani tra i suoi capelli, tirandone le punte.
Le labbra di Justin sanno di menta e sigaretta, con una punta di gusto del vino appena bevuto.
Si separa velocemente da me e, afferrandomi la mano, mi trascina fuori dalla stanza, lontano da tutta quella gente, verso l'ascensore.
Sì, a casa di Justin c'è l'ascensore, anche se ci sono da percorrere al massimo tre piani.Attraversiamo un corridoio, largo circa quanto il salotto di casa mia e Justin preme il pulsante dell'ascensore, che si spalanca immediatamente, rivelando una cabina di medie dimensioni con le pareti a specchio.
Entriamo assieme e lui si volta verso di me, facendo scontrare di nuovo le nostre labbra.
Il corpo di Justin aderisce al mio perfettamente mentre la mia schiena tocca la parete dietro di me e le mie gambe scivolano attorno ai suoi fianchi.Le sue mani corrono a sostenermi sul fondoschiena, dove lascia una strizzatina facendomi sussultare, mentre mi aggrappo al suo collo con le braccia.
'Sei così bella' mi sussurra separando le nostre labbra per riprendere fiato e stampandomi una fila di baci dolci dalla guancia al collo, dove si sofferma alternando i baci a qualche morso delicato.Il trillo dell'ascensore mi fa sussultare, ma Justin non lascia la presa e mi tiene in braccio senza alcuna fatica, attraversando il corridoio, senza lasciare le mie labbra nemmeno per un secondo e spingendo la porta di camera sua col fianco, per poi chiuderla alle sue spalle.
Scivolo giù dalle braccia di Justin, sul letto sotto di noi, mentre lui si posiziona con le ginocchia ai lati delle mie gambe, mordendomi debolmente il labbro inferiore.
Una scossa mi attraversa dalle labbra alle punte dei piedi, le mani di Justin percorrono il mio corpo, fermandosi sui miei fianchi, che stringe delicatamente.
Sono sicura di quello che sto facendo?
Qui? Adesso? Con i suoi genitori e almeno una cinquantina di altre persone poche stanze più in là?Tantissimi dubbi mi assalgono, ma è sufficiente la sensazione delle labbra di Justin sulle mie a farmi spegnere il cervello e concentrare solo su quello che sento in quel momento.
Mi inarco dolcemente sotto al suo tocco.
Justin separa le nostre labbra e allaccia il mio sguardo al suo.
'Sei sicura?' mi domanda, puntellandosi sui gomiti ai lati del mio corpo.
Gli occhi gli brillano come caramello fuso, allungo le braccia verso il suo collo, tirandolo più vicino a me e annuisco.'Sì, adesso.' sussurro stampandogli un bacio sulla linea della mascella e passandogli le mani tra i capelli.
Percepisco le sue mani scivolare sotto la mia schiena afferrando il maglioncino e sfilandomelo dalla testa.
Mi allontano dal suo collo, dove sto posando baci dolci, quel tanto che è necessario per far passare la maglia di lana dalla testa.Le sue mani percorrono il mio corpo e un brivido mi attraversa.
Lo sento allentare un poco la presa sui miei fianchi.
Che abbia cambiato idea?
Che abbia paura di farmi male?Decido di prendere le redini della situazione e porto le mani sulla sua camicia, iniziando a sbottonarla lentamente.
Le dita mi tremano quasi impercettibilmente, mentre raggiungo l'ultimo bottone e gli sfilo la camicia, una spalla per volta, rivelando i suoi addominali scolpiti.
Poso il palmo della mano sul suo petto e, sentendo il cuore battergli a mille, sorrido.
Sono io che gli faccio provare queste sensazioni, penso mentre gli accarezzo i pettorali.Allontana le labbra dal mio collo e scorgo i suoi occhi accendersi di una luce intensa, mentre a sua volta inizia a sbottonarmi la camicetta.
Con le dita traccio dei disegni sulla sua schiena nuda, percependo i suoi muscoli irrigidirsi al mio tocco.
Mi sollevo sui gomiti, aiutandolo a sfilarmi la camicetta che poi getta sul pavimento.
I suoi occhi incendiano la mia pelle, prima che le nostre labbra si scontrino di nuovo, cariche di desiderio.
Per quanto spaventata possa essere, non riesco più ad aspettare.
STAI LEGGENDO
Non Sono Anoressica. || Justin Bieber Fanfiction
FanficLei è una ragazza con una vita difficile, circondata da persone che non attendono altro che un suo errore. Lui ha una vita perfetta, quello che ognuno sognerebbe, o almeno cosi sembra, ma la sta vivendo nel modo sbagliato. Il destino vuole dare...