Capitolo 9

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Dopo poco sento un presa sul mio polso, d'istinto urlo ma una mano grande mano mi tappa la bocca e vengo portata all'interno di una stanza buia.
All'inizio credevo che fosse Niall, ma lui non mi avrebbe chiusa qua.
Non sono i suoi modi questi.
Sento la presa rallentare e una chiave girare in una serratura.
Ora mi spiegate: chi cazzo può essere stato a portarmi in uno sgabuzzino buio? Ovvio, lui.
Finalmente la luce si accende e riconosco una figura altissima.
Poggia le mani sui miei fianchi mentre incastra i suoi occhi verde smeraldo nei miei, senza rompere la catena tra le due iridi.
Porca puttana, Harry.
Inizio a mordermi il labbro inferiore
per il nervoso.
Perché sono rinchiusa in un fottuto stanzino con Lui?
«Ti ho già detto di non morderti il labbro, Alex.» Sussurra con una lieve voce, come se fosse incantato.
«Perché siamo qui?» Sussurro a mia volta, mentre mi guardo intorno, cercando di riconoscere questo stanzino, ma è perfettamente sconosciuto a me.
Ho paura e non posso nasconderlo.
Ho paura che lui mi possa fare qualcosa che potrebbe ferire la mia migliore amica.
«Harry, fammi uscir-» Non finisco la frase che sento una pressione sulle mie labbra che mi fa chiudere gli occhi e ricambiare quello che è un bacio da parte sua.
Ha un sapore diverso da ieri, sa di ciliegio oggi. Ma mangia sempre frutta prima di baciarmi?
No, per capire.
Iniziamo a muovere le nostre labbra una fra l'altra creando una strana danza e strane emozioni dentro di me.
Tutto questo non deve succedere.
Io dovrei odiarlo.
Non posso stare qui a ricambiare il suo bacio che è fantastico.
Poggio le mie mani sul suo petto, e lui posa le sue sul mio fondoschiena stringendomi a lui, mentre le nostre lingue iniziano ad espolare una la bocca dell'altro. Continuo a ripetere in mente: Sbagliato.
Ma fottutamente sbagliato da essere spettacolare. Mi sento in un film.
Mi allontano dopo un istante, vorrei scappare un'altra volta, ma ricordo che la stanza è chiusa a chiave.
«Non andare.» Mi ferma, mentre
io cerco di aprire.
In questo momento fa paura.
«E come faccio se è chiusa a chiave?» Cerco di ironizzare la situazione.
Stringe delicatamente la presa del mio polso. Si sta arrabbiando?
«Harry, stiamo sbagliando di grosso, non dovremmo essere qui e quel bacio...»Lascio in sospeso la frase, non so bene come definire quel meraviglioso, ma strano bacio.
Voglio dirgli che è tutto sbagliato, che il bacio è stato schifoso e non deve permetterselo più.
Ma non ho il coraggio.
Non riesco proprio a far uscire quelle dannate parole dalla mia bocca.
È come se in questo momento le corde vocali si stessero chiudendo.
«Hai ragione.» Gira la chiave e apre la porta, mentre di nuovo la luce del sole che illumina le finestre del corridoio mi acceca la vista.
Senza voltarmi verso di lui, entro in camera e per fortuna Maggie sta dormendo nel suo comodo letto.
Mi avvicino a lei e un dolce sorriso è stampato nelle sue labbra leggermente schiuse, sembra che stia sognando qualcosa di bello.
Bello, nei suoi sogni.
Sono una stronza di migliore amica, non voglio tradirla.
Le accarezzo dolcemente i capelli, emettendo un sospiro profondo.
«Lex?» Mormora con voce roca, mentre cambia posizione verso di me, con gli occhi socchiusi.
«Hey, ben risvegliata.» Sorrido.
«Come mai sei tornata adesso? Le lezioni sono finite da un po'.»
«Beh...mi sono trattenuta al bar, ho chiaccherato con amici.» Mi siedo ai piedi del suo letto.
Ancora bugie.
«Ti va piu tardi di uscire insieme?» Chiede, mentre si mette seduta.
«Ma certo! Mi manca passare del tempo con te.» Sorrido a trentadue denti e la avvolgo in un abbraccio sincero e caloroso.

Dopo l'imbarazzo della scelta, scelgo una lunga gonna nera a pois bianchi e un top nero. Infilo le mie scarpe con il tacco alto, nei piedi coperti dal collant color carne.
Maggie esce dal bagno con una semplice maglietta nera retinata sulla schiena e un pantalone a jeans, con infine le vans.
Questa volta sono io quella vestita più elegante, ma poco importa.
Alla fine questa è un'uscita tra amiche, e nessuna delle due giudica mai l'abbigliamento dell'altra.
Anzi, l'unica cosa che facciamo sempre è riempirci di complimenti sinceri, almeno secondo me.
Prendiamo la sua macchina e dopo una decina di minuti giungiamo al centro commerciale.
Percorriamo prima vari negozi di abbigliamento: hanno tutti dei vestiti fantastici e si crea l'imbarazzo della scelta non appena se ne vede uno.
Usciamo pian piano dai negozi con tipo venti sacchetti l'uno in mano: be', essendo ragazze i soldi se ne vanno facilmente.
Mi chiedo se ci fossero stati anche i ragazzi insieme a noi.
Immagino Niall lamentarsi per la fame, Zayn perderebbe subito la pazienza, Louis morirebbe dal caldo con tutta questa folla, e Liam... forse lui è l'unico che si starebbe zitto.
Ridacchio al pensiero inutile, ma nello stesso tempo divertente.
Ci fermiamo anche al negozio della Kiko, dove io compero una matita celeste, un mascara dell'Essence e un lucidalabbra piuttosto semplice.
Tra mille risate, sorrisi, foto e divertimento, ci voleva proprio questa giornata insieme a lei.
Mi mancava davvero tanto.
Ci sediamo nei tavoli, dopo aver pagato due panini e cominciamo a mangiarli, una di fronte l'altra.
«Mh, hai trovato amici qua?» Mi domanda Maggie, con il boccone di panino tra i denti.
Mi viene da ridere, ma resisto.
In questo momento è davvero buffa.
«Be', alcuni amici di Harry, sono diventati anche i miei.» Mi stringo nelle spalle, indifferente.
«Uh, parli di Zayn, Niall, Louis e Liam per caso?» Spalanca gli occhi.
«Zayn lo conoscevo giá, gli altri no.» Scuoto la testa, e afferro un altro pezzo di panino tra i denti.
«Ed Harry?»
«Cosa lui?» Fingo di non capire.
«Non hai proprio intenzione di diventare sua amica? Davvero, è molto simpatico.» Crede lei.
Eh, cara Maggie, se tu sapessi..
«Abbiamo parlato durante la "nostra punizione" in classe, ma nulla di più.»
Maledizione, finiscila con le domande , non voglio dirti ancora bugie!
«Okay, spero che peró quella conversazione non sia stato un... litigio.» Ridacchia.
No, ci siamo solo baciati, consapevole che fosse uno sbaglio.
«Anche.» Mento ancora.
Peró precedentemente i litigi non sono mancati, assolutamente.
«Sará meglio tornare, tra poco chiudono il centro.»
Annuisco e ci alziamo, uscendo dal grande centro commerciale.
Saliamo in macchina e accendo la radio, mentre parte la mia canzone preferita. Anzi, la nostra.
Abbasso anche i finestrini, poi cominciamo a cantare a squarcia gola, scoppiando in una risata.
Che pazze, davvero.
Con lei mi diverto tantissimo!

Tornate al college, mi preparo per dormire e infine mi stendo sul letto: sono sfinita, a pezzi.
Chiudo gli occhi e pian piano mi addormento con una figura nella mia mente, non ben indefinita.

Hey ragazze.
Mi scuso in anticipo se nei giorni seguenti non aggiornerò spesso il capitolo, ma con la scuola è difficile. Ciao ciao. :-]

A Wrong Love.  ||H.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora